Barcelona - recensione

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BriEle.Space
00mercoledì 2 gennaio 2008 23:53
Da premettere che le mie competenze in materie di lirica non sono ancora approfondite
ma grazie al mio continuo studio giornaliero e quindi ai miei continui ascolti ed esempi sono riuscita a costruirmi un orecchio che riesce a distinguere tutte le voci e i limiti di ogni vocalità; ho capito alcuni concetti di spartito..
poi l'intonazione, cosa sono i trilli, i piani, pianissimi, le mezzevoci, il falsetto e il falsettone ecc
Mi son permessa, grazie anche all'incitazione di alcuni, di abbozzare le mie impressioni sull'album Barcelona, iniziando a scrivere sul brano con il mesimo nome!!
Vi invito come sempre ad intervenire con le vostre impressioni!!

In primis, l’introduzione di Barcelona è un pezzo di straordinaria e maestosa bellezza.
Il primo aspetto che ho notato, anzi fu la prima cosa, è l’attacco; sicuro e morbido e mi ricorda l’entrata di it’s hard life.
Immediata dunque, è la presenza e la personalità di uno straordinario cantante sin dalle prime note.
Il brano arrangiato con modi orchestrali, introducono la canzone e il soave duetto che la Montserrat Caballè affronterà con Freddie; i due trovano un’immediata intesa vocale ed artistica che li fa discutere dolcemente e personalmente questo primo episodio musicale mi fa ricordare il duetto del Flauto Magico tra Papageno e Pamina nel quale i due affrontano un inno, allo stesso tempo, una predica sull’amore.
Questa è Barcelona un inno all’amore e alla vita, i due descrivono separatamente delle sensazioni, delle emozioni che li avvolgono dentro un’atmosfera unica.
Due mondi e due linguaggi completamente diversi che finalmente hanno trovato il loro punto d’incontro e, il loro dialogo diventa improvvisamente festoso.
Freddie riesce con sicurezza e padronanza dei sui mezzi a cantare Barcelona , troviamo una Caballè quasi disarmata di fronte alla personalità geniale del cantante rock. In questi versi accenna a vere frasi di puro lirismo e di espressione tipica della sua vocalità, ma il vero protagonista di Barcelona è Freddie che essendo molto più confidenziale con la canzone, riesce a dare un corpo speciale al pezzo.
Lodevole l’accompagnamento al piano e l’arrangiamento che formano il brano.
Luminoso l’acuto finale della Montserrat, a chiusa di uno splendido numero.
Mercurina89
00giovedì 3 gennaio 2008 14:23
Brava Ele!
Bel commento!
Ti avevo già fatto i complimenti in pvt, ma scrivo anche qui, perchè sono davvero d'accordo con quello che hai scritto!

Barcelona è il tentativo di unione di due mondi musicali molto diversi ma che, a ben vedere, alla fine si scoprono simili e accomunati dalla stessa passione e amore per la vita, dalla stessa energia!
Sono d'accordo anche nel dire che nel brano il protagonista è Freddie,o almeno è colui che trascina sempre più in alto la musica in un crescendo , seguito da Montsy, fino ad una grande esplosione sensoriale, che coinvolge tutto e tutti!

[SM=g27822]
dag71
00giovedì 3 gennaio 2008 17:35
Brava!
Continua con gli altri pezzi che compongono il disco ed indica se trovi influenze o paralleli con altri brani operistici o classici!
Non credo ci siano altre persone nel Forum che conoscono questi mondi e sarebbe interessante tracciare grazie a te anche questi percorsi!
BriEle.Space
00giovedì 3 gennaio 2008 21:07
Re:
dag71, 03/01/2008 17.35:

Brava!
Continua con gli altri pezzi che compongono il disco ed indica se trovi influenze o paralleli con altri brani operistici o classici!
Non credo ci siano altre persone nel Forum che conoscono questi mondi e sarebbe interessante tracciare grazie a te anche questi percorsi!



Grazie farò il possibile per scrivere dei giusti commenti, con precise critiche musicali!!!


BriEle.Space
00giovedì 3 gennaio 2008 21:26
Re:
Mercurina89, 03/01/2008 14.23:

Brava Ele!
Bel commento!
Ti avevo già fatto i complimenti in pvt, ma scrivo anche qui, perchè sono davvero d'accordo con quello che hai scritto!

Barcelona è il tentativo di unione di due mondi musicali molto diversi ma che, a ben vedere, alla fine si scoprono simili e accomunati dalla stessa passione e amore per la vita, dalla stessa energia!
Sono d'accordo anche nel dire che nel brano il protagonista è Freddie,o almeno è colui che trascina sempre più in alto la musica in un crescendo , seguito da Montsy, fino ad una grande esplosione sensoriale, che coinvolge tutto e tutti!

[SM=g27822]



Hai come dire completato la recensione, mi è venuta in mente la questione del crescendo solo dopo averla mandata!!
Mi leggi nel pensiero...
anzi brava perchè è un'ottima osservazione degna di una vera critica!!
Evidentemente il crescendo se troviamo uno spartito per voci è scritto, non è la sensazione che trasmette..
Freddie esegue un crescendo che è stato scritto..
Se ci riflettiamo le canzoni in genere sono tutte cantate in una sola dimensione,perciò molti cantanti cercano di trovare un vezzo vocale per dare vigore al pezzo
mentre, per intenderci, uno spartito per cantante lirico ha molte sfumature che creano nel complesso un gioco tridimensionale!!
Barcelona che non è un brano lirico, riesce ad acquistare un espressione particolare che sembra quasi impercettibile proprio per questi accorgimenti sullo spartito che Freddie si è impegnato ad eseguire!
Per questo il progetto è unico nel suo genere e solo con la Caballè poteva avere un senso
se ci riflettiamo lei riesce a gestirsi la canzone in modo lodevole
e poi quella della Monsty è una voce rotonda, morbida con un timbro che si sposa con la vocalità di Freddie perfettamente!



The Millionaire
00giovedì 3 gennaio 2008 21:34
Molto brava, sono curioso di sentire il resto dell'album... soprattutto di vedere come te la cavi con un brano impegnativo come The Golden Boy...
BriEle.Space
00sabato 5 gennaio 2008 16:53
La Japonaise, è forse la perla più bella di questo album, dico forse, perché non si può fare quasi una classifica vista la sfolgorante bellezza che ogni brano possiede.
L’energia e la forza creativa dell'album Barcelona sono frutto di un ispirazione particolare che la distingue da altri progetti, oltre che di una competenza musicale unica nel suo genere.
Grazie anche all’aiuto e il supporto del grande Mike Moran, la felicità compositiva di La Japainaise è tra le più geniali della carriera di Mercury.
Quando si parla di opera, lieder, è scontato che la composizione segue le sue regole predefinite, lo stile e il periodo oltre che il gusto del musicista formatosi in un ambiente musicale esclusivamente classico.
In questo caso si parla di un progetto ambizioso fuori da qualsiasi regola fin allora dettata, un progetto uscito dalla mente di un istintivo e geniale Mercury, dove lirica e leggera si fondono armoniosamente.
Un terreno nuovo, mai solcato da nessun altro.
L’attacco è uno squisito andante di una dolcezza tale da far rimanere chiunque senza parole; sicuramente la lezione della Caballè è servita molto a Freddie perché tutto è studiato con intelligenza e gusto.
Il brano è affrontato con vocalità morbida e con una resa vocale sempre uguale degna di plauso.
Freddie segue egregiamente e musicalmente la Caballè, che d’altronde lo agevola con le sue mezze voci, i piani, i pianissimi e i suoi famosi ed eleganti filati.
La Japanaise è il racconto di un incanto vissuto in Giappone fatto di mattini limpidi, e di affascinanti incontri surreali, dunque la vocalità seguita da alcuni effetti orientaleggianti, nonché da un testo per metà in Giapponese, devono creare l’atmosfera.
Tutto il pezzo non si sbilancia in cambiamenti repentini di tempo e di tonalità, ed infatti l’intento è quello di immaginare un racconto di un sogno avvolgente fatto musica.
La Caballè ci delizia con un delicato trillo e un filato, a chiusa del secondo brano.

Mercurina89
00sabato 5 gennaio 2008 17:10
Complimenti Ele! Bellissima recensione!

Sto risentendo ora la canzone...credo sia dire poco nell'estimarla come bellissima..è di più!
La voce di Freddie è di una dolcezza unica,ma ciò che colpisce è appunto l'originalità del pezzo, che intreccia suoni orientali a richiami lirici..a me ha sempre fatto pensare molto a Puccini con la sua Madama Butterfly, in chiave però moderna..
e infatti è dolce e melodrammatica come l'opera..

Tecnicamente parlando, cos'è un filato?
MercuryMayDeaconTaylor
00sabato 5 gennaio 2008 17:31
un filato è la capacità di un cantante nel saper gestire l'equilibrio tra appoggio e sostegno respiratorio durante un'intera frase musicale....
Mercurina89
00sabato 5 gennaio 2008 17:40
Re:
MercuryMayDeaconTaylor, 05/01/2008 17.31:

un filato è la capacità di un cantante nel saper gestire l'equilibrio tra appoggio e sostegno respiratorio durante un'intera frase musicale....




grazie mille [SM=g27822]
che tradotto sarebbe? [SM=g27824]
ho più meno capito cosa si intende, mi sono messa a sentire gli ultimi secondi della canzone per capire bene..praticamente Montserrat riesce a tenere per due volte alla fine del brano una nota molto lunga,concludendola poi progressivamente scendendo verso note più basse..Eleonora si riferiva forse a quello?
MercuryMayDeaconTaylor
00sabato 5 gennaio 2008 17:42
Re: Re:
Mercurina89, 05/01/2008 17.40:




grazie mille [SM=g27822]
che tradotto sarebbe? [SM=g27824]
ho più meno capito cosa si intende, mi sono messa a sentire gli ultimi secondi della canzone per capire bene..praticamente Montserrat riesce a tenere per due volte alla fine del brano una nota molto lunga,concludendola poi progressivamente scendendo verso note più basse..Eleonora si riferiva forse a quello?



si penso si riferisse a quello....scusa se non te l'ho spiegato bene...

credo si riferisse al fatto,che montsy riuscisse a concludere quella frase senza far sentire il cambio di respirazione x poter affrontare due parti molto diverse tra loro....

BriEle.Space
00sabato 5 gennaio 2008 20:38
Soprattutto ci riescono le voci con i fiati lunghi.

Il filato è un caratteristica della voce lirico leggera.
Nel caso della Monsty anche se si tratta diciamo di un liricone pieno
riesce abilmente a piegare la voce in suoni, come dire ridimensionati;
i filati sono suoni anche rischiosi.

La Caballè(come anche la Gencer) ha usato il colpo di Glottide per creare un effetto drammatico come il pianto, o per creare dei filati più espressivi, in pianissimo ed efficaci!
BriEle.Space
00domenica 6 gennaio 2008 20:27
Per farti capire ancora meglio cara Serena..
la Caballè ha cantato nella Turandot entrambi i ruoli, dunque sia Liù che Turandot..
rispettivamente
Liù è ruolo adatto ad un lirico leggero
La principessa Turandot è un ruolo che può affrontare solo un soprano drammatico!!

La nostra Monsty ha una duttilità vocale prodigiosa!!!
Mercurina89
00domenica 6 gennaio 2008 23:26
Re:
BriEle.Space, 06/01/2008 20.27:

Per farti capire ancora meglio cara Serena..
la Caballè ha cantato nella Turandot entrambi i ruoli, dunque sia Liù che Turandot..
rispettivamente
Liù è ruolo adatto ad un lirico leggero
La principessa Turandot è un ruolo che può affrontare solo un soprano drammatico!!

La nostra Monsty ha una duttilità vocale prodigiosa!!!




Ho inteso!
Davvero grandissima, Montserrat è sempre stata una delle mie cantanti d'opera preferite,e pensare che la conoscevo ancora prima dei Queen (assurdo eh? [SM=g27827] )...quando infatti seppi della sua collaborazione con Freddie, mi prese un colpo!
BriEle.Space
00lunedì 14 gennaio 2008 13:04
L’entrata in fortissimo del pezzo The fallen priest, personalmente la paragono anche se in chiave del tutto nuova e dunque moderna, ad un concerto pianoforte/orchestra, che possiede la pomposità e l’immediatezza in forte dell’impatto sonoro, dove il pianoforte risponde come solista ad un’intera orchestra.
La Caballè con frase lirica modulata introduce Freddie che, con la sua entrata, placa con eleganza e stile espressivo l’introduzione.
La Caballè con liberta stilistica sfoggia alcuni giochi lirici in più occasioni ; per esempio nella sua prima entrata ci sono tre vibrati in tre battute con tenuta moderata, prosegue rafforzando leggermente nella strofa “We are mortal” .
Freddie nel ritornello regala un momento musicale maestoso, segue con maestria e con perfezionismo la Caballè giocando sull’espressione e legando le frasi.
La musica continua con il da capo e Freddie attacca con un progressivo crescendo in “but I promised I would serve”, mentre la Caballè risponde con facilità e con più calma.
Emozionante quando cantano all’unisono “to yourself be true” anche se, sono evidenti gli echi di voce sovrapposti in studio per creare un effetto più marcato; ci sono altri punti dove si gioca con alcuni effetti artificiali, come nella frase Why do I believe in you you’re destroying my world ecc
Ci tengo a sottolineare una frase molto bella ed efficace
” I’am a man of God” qui Freddie dà prova di grande personalità.
Inoltre, in questo numero musicale è prodigioso ascoltare portamenti, giochi di chiaro scuro, di colori anche se in maniera attenuata rispetto ad un cantante lirico.
Mercurina89
00lunedì 14 gennaio 2008 13:54
Complimenti Ele, bellissimi commenti per un brano a mio avviso unico...ascoltarlo dà i brividi, vero?
Come ha detto Montsy, questo è forse il brano più lirico di tutto l'album : lo considero il mio preferito dopo Guide Me Home, ma sicuramente credo sia il migliore da un punto di vista tecnico e di composizione.

Non a caso il titolo nomina anche un "certo" Rachmaninoff...^_^

a questo proposito, Ele, ne sai qualcosa in più? Nel senso, c'è qualche pezzo di Rach che suona proprio come l'intro di questo brano? Io ho provato a cercarlo, ma non l'ho ancora trovato...è evidente comunque che richiami molto il grande compositore russo..
BriEle.Space
00lunedì 14 gennaio 2008 15:03
Re:
Mercurina89, 14/01/2008 13.54:

Complimenti Ele, bellissimi commenti per un brano a mio avviso unico...ascoltarlo dà i brividi, vero?
Come ha detto Montsy, questo è forse il brano più lirico di tutto l'album : lo considero il mio preferito dopo Guide Me Home, ma sicuramente credo sia il migliore da un punto di vista tecnico e di composizione.

Non a caso il titolo nomina anche un "certo" Rachmaninoff...^_^

a questo proposito, Ele, ne sai qualcosa in più? Nel senso, c'è qualche pezzo di Rach che suona proprio come l'intro di questo brano? Io ho provato a cercarlo, ma non l'ho ancora trovato...è evidente comunque che richiami molto il grande compositore russo..



E' impressionante questo brano per l'intensità espressiva che entrambi, soprattutto Freddie, riescono a regalare.
Il suono è pulito, di vocalità morbida, la dizione della Caballè è buonissima!!

Anch'io penso che The fallen Priest sia il più complesso nella composizione.
Devo vedere... non sapevo in verità [SM=g27829] del riferimento di Rachmaninoff [SM=g27811]

Ho pensato per una recensione più corretta, sicuramente più della mia;
cosa ne pensi se la passo ad un musicista direttore opp a Stinchelli stesso?
Rivista e corretta(potrebbe anche andare bene)si potrebbe pubblicare su Queenheaven e poi, si potrebbe tradurre in inglese,
avere così le due versioni!! [SM=g27811]

BriEle.Space
00mercoledì 16 gennaio 2008 15:02
Come volevasi dimostrare, anche se ho postato commenti di 3canzoni di Barcelona a nessuno importa!!
A nessuno importa della proposta, ho pure chiesto ad un musicista!!
A nessuno importa di questo argomento a parte Serena, quindi è inutile che mi spremo per almeno 1 ora alla volta se poi devo essere completamente ignorata!!!

Ma tanto sono sempre e solo io in torto, sempre e solo io che sbaglio e mi merito anche i worn!!!
Grazie tante!!!
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