«Quando ho capito che era impossibile discutere non gli ho più risposto»
Eros: «Moggi voleva imporsi anche con me»
Ramazzotti a Milano per l'ultima tappa del suo tour: voleva dirmi lui cosa dire e fare in una trasmissione tv in cui si parlava di Juve
MILANO - «Moggi? Ho avuto modo di conoscerlo anch'io: voleva imporsi anche con me». Lo ha detto il cantante Eros Ramazzotti, a Milano per l'ultima tappa del suo tour primaverile, rispondendo ad alcune domande su quanto sta accadendo nel mondo del calcio.
LA TELEFONATA - Ramazzotti, oltre ad essere uno dei più popolari cantautori italiani, è anche appassionato di calcio e tifoso juventino. Proprio in qualità di fan della squadra bianconera era stato contattato qualche tempo fa, così ha raccontato, da Luciano Moggi che lo voleva ospite in una trasmissione in cui si sarebbe parlato della Juventus. «Io avevo accettato ma poi lui ha cominciato a telefonarmi per dirmi tutto quello che avrei dovuto fare durante la mia partecipazione - ha raccontato Eros Ramazzotti - Mi diceva: "prima di tutto canti l'inno della Juventus, poi fai questo e quell'altro". A quel punto, quando ho capito che con lui non era possibile discutere, ho smesso di rispondere alle sue telefonate e non ne ho più saputo nulla».
«NON SOLO ARBITRI» - Per Ramazzotti, comunque, quello che sta succedendo nel mondo del calcio può accadere ovunque («se uno ruba - ha detto - vuol dire che viene in messo in condizioni di farlo»): «ma questo non significa che tutto il mondo del calcio sia da buttare via, anzi». «È brutto che si accaduto tutto ciò - ha ammesso - ma sono sicuro che la Juventus ha vinto tanto perchè è un'ottima squadra e non solo per gli arbitri».
I MONDIALI - Ramazzotti seguirà i mondiali di calcio prendendosi anche una pausa dai suoi impegni. Non esclude di andare a vedere la finalissima. «Vedrei bene una finale Italia-Brasile - ha detto - ma anche Italia-Germania».
06 giugno 2006
(Corriere.it)