Virus polli: primo caso in Grecia
Segnalato caso su isola di Inunes
Dopo la Turchia e la Romania, il virus dei polli è arrivato anche in Grecia. L'emittente radiofonica Skai ha reso noto che è stato individuato il primo caso di virus dei polli nell'isolotto di Inunes, nei pressi dell'isola di Chio. Il caso, ha aggiunto la radio, è stato segnalato da un allevatore di tacchini dopo la morte di uno dei suoi animali. Successivi test hanno confermato la presenza del virus dei polli.
"C'è il forte sospetto che il virus dei polli individuato in Grecia sia lo stesso già registrato in Romania", vale a dire l'H5N1, ha affermato la portavoce della Commissione Ue Francoise Le Bail. "Siamo in stretto contatto con le autorità greche e siamo pronti ad agire appena conosceremo l'esito dei test biologici", ha aggiunto Le Bail.
"Le autorità greche ci hanno comunicato che sono stati fatti esami su nove tacchini morti e uno è risultato positivo", ha spiegato la portavoce. "Ora, i dati vengono passati ai test biologici. Ci sono forti sospetti che sia una situazione analoga a quella già riscontrata in Romania e che il virus scoperto appartenga al ceppo più virulento". Bruxelles segue con grande attenzione la situazione, "pronta a prendere tutte le misure necessarie". La settimana scorsa, ai primi segni di comparsa dell'influenza aviaria, la Commissione aveva deciso di sospendere le importazioni di pollame e piume da Turchia e Romania, prima ancora di attendere l'esito dei successivi test biologici eseguiti nel centro londinese. I test hanno confermato l'esistenza di H5N1, il virus che nell'Asia del sudest ha attaccato anche l'uomo, provocando una sessantina di vittime.
Ora la stessa misura è stata adottata nei confronti della Grecia: la Ue ha chiesto di sospendere le proprie esportazioni di pollame vivo, prodotti avicoli e piume verso gli altri paesi dell'Unione europea.
Intanto dalla Germania arriva la notizia che un prototipo di vaccino contro l'influenza aviaria sta per essere messo a punto da ricercatori tedeschi. Lo ha comunicato il ministro della Sanità Ulla Schmidt, precisando che sarà pronto entro la fine dell'anno. Per realizzare il vaccino il governo tedesco ha stanziato 20 milioni di euro, ha aggiunto il ministro.
Il ceppo virale H5N1 dell'influenza aviaria, che la settimana scorsa è stato scoperto in Romania e in Turchia, ha già provocato gravissimi danni economici in Asia, dove per contenere l'epidemia sono stati eliminati oltre cento milioni di capi di pollame. Sono state inoltre infettate circa duecento di persone, 61 delle quali sono morte.
Il virus è estremamente contagioso tra i pennuti, ma all'uomo si trasmette con difficoltà, e soltanto attraverso il contatto con uccelli infetti. Si teme tuttavia che, entrato in un ospite umano, il virus possa mutare adattandosi al nuovo ambiente biologico e divenendo contagioso anche da uomo a uomo. In tal caso potrebbe scatenare una pandemia estremamente pericolosa perche' il suo tasso di mortalità si è rivelato molto alto.