Addio

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
-Guardiani-
00lunedì 22 luglio 2013 03:04




E' sempre difficile scrivere un finale.

Quando un'era finisce, inevitabilmente ci si guarda indietro, cose belle, cose brutte, cose che potevano andare diversamente.
Qualsiasi stupido può mettere insieme uno straccio di inizio, ma i finali sono davvero complicati. Cerchi di definire le cose in sospeso, ma non ci riesci.
Chi ti ha seguito si lamenterà comunque e ci saranno sempre lacune, scriverlo è davvero una spina nel fianco, poiché un finale presuppone anche la fine di alcuni di coloro che ne hanno abitato la storia e soprattutto la fine di chi lo sta scrivendo.
Non importa.
Chiudere un Era è importante e chi ne ha fatto parte, chi l'ha caratterizzata, è giusto che muoia con essa, sarebbe un affronto sopravviverle.
A questo punto tiriamo le somme?
Difficile.

Ogni parte di me ogni fibra del mio essere vorrebbe trovare un modo per cambiare le cose, per riportarle indietro i miei fratelli, ma non posso, perchè ho fatto una promessa.

Avrei voluto che le cose fossero andate diversamente...
Avrei voluto che i miei fratelli fossero ancora vivi.
Avrei voluto che fossimo riusciti a guidarvi lungo la strada maestra, ad indicarvi il cammino e consolidare i vostri gruppi così da portarli al massimo della loro potenzialità.
Avrei voluto che insieme, noi quattro e voi, fossimo riusciti a camminare nella luce verso lo sfavillante destino che giustamente vi attendeva.
Avrei voluto che le crepe nell'universo, create dall'immane pressione degli esseri dell'altrove fossero state sanate per tempo... che aveste capito prima come fare... che una volta capito... l'aveste fatto.
Purtroppo questo è un mondo di stolti, vivete sul piano materiale, il luogo fulcro di ogni cosa e nonostante questo restate sconfitti, sottomessi dalla vostra boria.
L'equilibrio era stato ristabilito. Con grande fatica, con dolorosi sacrifici, con la perdita di amici cari. Le Quattro Gilde erano di nuovo presenti. Due fazioni, come contrappesi sul piatto di una bilancia ne garantivano la stabilità.
Quattro dei erano stati mandati ad indicarvi la strada.
Ma voi no...
Colmi di boria ed inebriati dal vostro effimero senso di onnipotenza vi siete ostinati e avete lottato contro i miei fratelli e contro di me.
Troverete di certo il modo di dare la colpa di tutto questo a qualcun altro, ma come spesso accade, se davvero volete trovare un colpevole a questa tragedia, non vi serve altro che guardarvi allo specchio.

Avrei voluto che i Maghi avessero utilizzato meglio il loro tempo. Loro, i detentori e custodi delle più alte sfere del potere, Loro che con la sola conoscenza e dedizione potrebbero mutare ogni cosa, sono stati i primi a cadere e, piegati dalle loro stesse paure, a sancire la morte di mio fratello.
Avrei voluto che gli Armorieri avessero sfruttato a fondo le capacità del loro guardiano, che avessero forgiato il proprio corpo e la propria volontà riuscendo a gestire i momenti di calca frenetica tra ferro e sangue, così come le occasioni di riflessione e diplomazia. Così come l'acciaio bollente si tempra nell'acqua gelida, l'atto finale di un grande guerriero, ciò che lo completa, è l'intelligenza, un'intelligenza che evidentemente è inutile cercare al vostro indirizzo.

Avrei voluto che i Bardi passassero più tempo col mio fratello e che imparassero l'importanza di tenere alta l'attenzione, così come quella di utilizzare al meglio le informazioni, sia nel riceverle che nel darle, che nel manipolarle, che nel cancellarle. Lui poi diventato Guardiano dei Leoni, non ha mai avuto modo di sfruttare appieno le proprie potenzialità ne di trasferirle completamente ai suoi protetti.
Ed in fine io, l'ultimo rimasto, colui che non ha più nome, colui che è diventato il Guardiano di tutti, sta morendo da solo, nell'oblio.
Mai nessuno mi ha mai cercato, mai nessuno mi ha posto una domanda, io l'ultimo dei miei fratelli, colui che ha raccolto la responsabilità di tutte e quattro le Gilde, che ne ha portato sulle spalle il fardello, non è mai stato consultato per alcun motivo da nessuno di loro.
Mai una parola dagli Armorieri o dai Bardi o dai Maghi.
Gli unici che hanno continuato ad alimentare le mie energie sono stati gli Incantatori, una sola Gilda su quattro. L'universo non poteva avere speranza e le larve hanno cominciato a sciamare.
Le regole sono regole ed ora, essiccato delle mie ultime forze, quelle che ormai mi vincolavano all'unico compito possibile, il più importante, devo a mia volta morire.

Avreste potuto vivere sereni sotto la mia guida e quella dei miei fratelli, ma ditemi, cosa preferite? Pace, o libertà?

Avrei voluto che foste pronti, avrei voluto vedervi più forti, più organizzati, più uniti. Ora debbo lasciarvi, così, senza un suggerimento, senza un ultimo aiuto e con una speranza che è più paragonabile alla disperazione che ad una reale possibilità di successo.

Io non vedrò l'alba delle nuova era, non so se sarà bella o sarà brutta, non so se l'eredità che vi sto lasciando verrà apprezzata da voi e dalle generazioni future, se i vostri figli giocheranno insieme o imbracceranno le armi e sceglieranno la via della guerra. Il mio compito finisce qui.
Non sarò qui ad assistere all'ultimo atto, spero che ce la facciate.




Il Guardiano.



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:55.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com