.......dalle Golf alle Golf, tranne qualche eccezione.....
Ed allora apriamo lo scrigno e sveliamo quale è stata l'auto che ho amato di più, che mi ha condotto attraverso due anni difficili quanto splendidi, della quale serbo ricordi indimenticabili..............
E quindi ecco la Golf GTD II° serie con motorizzazione diesel, un 1588 cc. con 70 cv. e turbocompressore, sulla quale mi trovai subito a mio agio, la guidavo da subito con scioltezza, e soprattutto mi piaceva molto, anche se qualche difetto lo aveva, come per esempio l'impianto frenante, se sottoposto a persorso misto, aveva un surriscaldamento delle pastiglie sui dischi, e non frenava quasì più, finche il tutto si fosse raffredato, ed il cruscotto, che sembrava un nido di merli, con cinguettii continui, che vennero eliminati poi quasi definitivamente dalla Wolkswagen con la Golf IV° serie..............
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Con questa vettura percorsi circa 100.000 km, in due anni, per poi venderla ad un amico della mia compagnia..............
L'estate dell'85, oramai alle porte, con il peso sgravato dal ricatto imprenditoriale, mi portò ad un breve periodo ad Acquabianca, da mia mamma, e riposo non fu mai tanto gradito............
Mi piaceva guidare, ma avrei preferito farlo da solo, visto che in quel periodo non avevo una compagna fissa, e la tipa di turno non l'avrei certo portata con me, ed allora mi feci convincere dai mei amici nell'andare con loro in Costa Azzurra, a Juan Le Pen: il mio spirito di resistenza si ridusse ad un giorno soltanto, perchè il secondo mattino lasciai la compagnia, che già mi aveva disgustato la sera prima, e salendo sulla mia Golf già all'alba, avevo già in testa il tragitto ed il luogo ove sarei andato................
Salii a Grasse, poi a Digne les Bains eppoi a Sisteron, fino all'autorote di Grenoble, Lyon, Besancon, Nancy e via lungo il confine belga/tedesco sino ad Amsterdam: ci volle un'oretta a trovare alcuni amici che erano già in Olanda, e stetti con loro quasi 4 giorni...........
.......ma dovevo partire, perchè così il mio istinto mi diceva: guidare lungo il confine franco/tedesco, perchè non era cauto entrare in Francia provenienti dall'Olanda, con la mia musica e tranquillamente, osservando tutto ciò che mi circodava: toccai Saarbrucken, eppoi Friburgo ed entrai in Italia dalla Svizzera, o meglio non lo feci perchè attracerso la Forcola entrai a Livigno, dove avevo deciso di fermarmi un pò..........feci un poco di fatica, ma alfine trovai un ottimo 3 stelle, il Teola ( ove c'è l'attuale webcam) e, grazie anche alla conoscenza di un gruppetto di ragazzi e ragazze di Treviso, mi fermai un'intera settimana, arrivando quasi alla fine delle ferie...........
...........mancava poco alla riapertura dell'autosalone, ma riuscii a concedermi ancora 3 giorni a Gabicce mare, da un mio amico di Sestri, che li si era trasferito e sposato anni prima, un certo Luigi.........
Naturalmente non lo ricordo, ma macinai davvero tanti km., e non ebbi alcun problema, se non quello di fare gasolio, anche se il consumo, a percorsi moderati ( non sempre ho avuto il mattone) era limitato.........
La mia Golf mi fece compagnia per tutto il 1985 ed il 1986, un periodo felice della mia vita, senza soverchi problemi, se non quello di odiare la domenica e le feste durante le settimane, quando alle volte, mi recavo lo stesso in autosalone, a sistemare alcune pratiche, e ricordo che un 25 aprile vendetti una 205 ad un ragazzo che mi aveva visto dentro ed era entrato!
Alle volte non uscivo la sera, e trovavo il tempo di domandarmi come era stato possibile, in soli 5 anni, essere riuscito a cambiare radicalmente la mia vita, in meglio naturalmente: ho scritto un volume piuttosto lungo, qualche estate fa, quando mia moglie ed i bambinbi erano al mare a Varazze, che tengo conservato e racconta della mia vita, perchè oltre ai ricordi, ho sempre tenuto un diario, dal 1978 in poi!
Ricordo che andammo in primavera dell'86, con Danilo e Giuliana, ed altro amici a Grosseto, ed alle terme di Sabiano (??), ma anche in quell'occasione lasciai la compagnia con un altro amico, e quella volta spinsi davvero la Golf, in piena notte!
Maurizio Baldoni ricorderà sicuro quella notte, perchè era ancorato al sedile come un automa, o meglio tranquillo era un eufemismo.........
Una postilla, che servirà in seguito: a luglio ritirai una Suzuki SJ413 su una 205 GTI, ed all'inizio delle ferie, la misi all'interno dell'autosalone, per paura me la potessero danneggiare all'aperto....
Il luglio del 1986 la mia cara Golf divenne ancora più importante, perchè ero con essa, quando conobbi una ragazza che mi sconvolse la vita in seguito................ma siamo qui a parlare di auto, non della nostra vita, e dunque in agosto partii nuovamente da solo e tornai a trovare Luigi a Gabicce, qualche giorno e via alla volta di Roma,( passando e sostando 2 giorni a Foligno), dove andai dalla mia pro zia, sorella già ottantenne della mia nonna materna...........
Restai a Roma qualche giorno, ma il mio pensiero era a casa, alla mia lei............ed in quel viaggio di ritorno mi trovai la più grande paura, sino a questo momento, da quando ho la patente.......
A 180 all'ora, nel tratto di discesa della A12, dopo Deiva marina, tra le gallerie, con una Tempra che mi seguiva veloce già dalla Spezia, mi trovai a centinaia di metri innanzi ( non so quanti fossero), una coda ferma di auto e camion: eh si, caro Signore, quella fu una volta speciale, e va la che hai messo la tua mano sulla mia testa...........
Riuscii a fermarmi ed anche la Tempra lo fece ( erano due ragazzi di Genova) ed abbandonammo le auto, correndo verso la coda oramai ferma.........dietro di noi fu un macello: stridere di freni, vetri in frantumi, colpi di lamiere assordanti................ho ancora quel momento nel cuore e nella mia testolina malata: vi furono tre morti quel primo pomeriggio di agosto e parecchi feriti..........ricordo mi fermai con i due ragazzi genovesi della Tempra al grill di Sestri Levante ed io, che ero astemio e sempre lo ero stato, mi feci dare una grappa..........
Va bene, essendoci alcuni problemi iniziali con la mia, tornai poi a Sestri ed una sera al Thenax a Celle, parlando con alcune mie amiche, seppi che sarebbero andate lungo la costa francese sino alla Spagna.........
Ecco come finì:
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Tutto in due giorni: Golf in autosalone, fuori il Suzuki decappotabile, cambio di assicurazione ( perchè non potevo certamente usare la targa prova in un paese straniero) e davvero 10 giorni fantastici.............non voglio postare fotografie del vero Suzuki perchè le ritengo non consone al racconto, non essendo il mezzo da solo, fantastici perchè mi ritrovai a dividere le giornate e le serate con 3 ragazze, che conoscevo già da anni.............
Ma come uscì velocemente, vi rientrò, alla fine delle ferie: quella Suzuki la vendetti poi ad ottobre dell'86 ad un giovanotto di Voltri.......
Nell'intercedere dell'autunno, il rapporto con la mia piccola biondina si rafforzò, e venne a vivere con me: feci in quell'autunno parecchi viaggi Sestri Ponente/Como Canzo, e ne ricordo davvero tanti, ma mi soffermo su una notte, sulla A7 dopo il casello di Milano per Genova, una nebbia fittissima, e la mia Golf spingeva quasi a 160 all'ora: una vera pazzia, con il senno di un sessantenne come me adesso..........
Il tempo trascorse e nel maggio dell'87 terminò la mia storia, ed anche la Golf mi lasciò, visto che le vendetti ad un amico della mia compagnia.............
Due destini paralleli, ed allora ha ben donde Gianni, quando afferma che l'auto è legata alla tua vita con un doppio filo...........
Massimo