1971: la mia lunga avventura in auto!

massimo.z
00martedì 17 marzo 2015 22:16
Settembre 1971........

Sperando non mi abbandoni l'ispirazione, e debbo dire che Danilo aveva ragione quando mi disse che i ricordi riaffiorano scrivendo: ciò che in effetti mi è successo.......

Scrivere di autovetture è, naturalmente per me, parlare del mio lavoro, iniziato nel 1981, e dunque 34 anni di questo mestiere: una vita fa!

Ma tutto iniziò nel settembre del 1971, quando diciottenne, fui promosso subito sia in teoria che pratica, con poche guide all'attivo, ma tutto si spiega......... visto che già a 16 anni e mezzo guidavo, con un mio caro amico, figlio del proprietario della vicina autodemolizione, varie auto ( tra cui una 500 ed una Prinz) su per la poco frequentata strada che porta al cimitero di Sant'Alberto ed ai fortini della Faniera, località elevata e soprattutto con una ottima vista a mare ( almeno allora), tanto che i tedeschi, durante l'ultima guerra, fecero costruire appunto dei bunker e delle postazioni di artiglieria: anni prima, sui 14/15 anni, con i miei amici, salivamo da Sestri alla Faniera, per giocare alla guerra con i "cannonetti" ( pezzi di carta appuntiti che uscivano dalla cerbottana): c'era addirittura che si era inventato la quadripletta, e cioè 4 cerbottane unite con tappi di sughero.......... ingegnoso!

Naturalmente, quando formavamo le due squadre, tutti si lottava per stare con gli immortali ( cioè coloro che, benchè colpiti, negavano sino alla fine!)

Ma torniamo al settembre del 1971, quando finalmente potevo prendere la 500 di mia mamma ( cosa che facevo già a 17 anni e mezzo, prendendo le chiavi la sera ed uscendo con l'auto, benchè non avessi ancora la patente......... finchè un giorno se ne accorse, perchè la trovò posteggiata in un posto diverso dal quale l'aveva lasciata il giorno prima).......

Quell'estate del '71, uscivo con una ragazzina di Masone, così finì che per non lasciarmi in giro, ci spostammo per un solo anno, in una casa in affitto estiva di Masone ( dove ora abita Yuri) e per tutta l'estate guidai la macchina senza patente........

Era una normale 500, ma forse per le mie insistenze, papà comprò una 500 L, ( lui aveva una 1100R), che mi premurai subito a farne verniciare il cofano di nero su un colore blu, a mettere la marmitta a canna larga e l'alzo per l'aria nel cofano posteriore.............


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.......metteteci il cofano nero, le gomme più larghe.........eccola!

In quel periodo frequentavo la terza all'istituto Casaregis, all'interno di un'antica villa ottocentesca, piena di labirinti e scale ......... scuola di contabilità e tecnica commerciale, ma il mio interesse per lo studio era pari a zero, anche per il fatto che arrivare a scuola con la macchina ( a quel tempo, l'autunno del 1971), e decisamente in una scuola composta da circa 600 femmine e circa 50 maschi, spalmati su cinque classi e 8 sezioni, era per me una "figata" pazzesca, soprattutto nel divertirmi con quella ampissima scelta.............

Naturalmente fui bocciato, ma presi una borsa di studio di 50.000 lire in italiano ed una convocazione al teatro Verdi di Genova, per esporre i miei pensieri sull'inizio della II° guerra mondiale ( vi erano con me una ventina di studenti di tutti gli istituti genovesi).......

C'era un altro tipo, tra l'altro nella mia classe, credo si chiamasse Campora, ed era il figlio del proprietario del mobilificio omonimo a Pontedecimo: lui aveva una Fiat 124 sport, una sciccheria a quei tempi, che io non potevo permettermi............lui si!

Niente invidia, per carità, non rientra nei miei peccati anzi,
ci organizzavamo almeno 2/3 volte su 6 giorni di scuola settimanale, ed andavamo in riviera a prendere il sole o a vedere la neve su al passo del Turchino..............un giorno ci spingemmo sino a Limone, avendo 6 ore a disposizione: alle volte con altri amici, altre volte con 3 ragazzine a testa...............

Nell'ottobre del 1972 ripetei la terza, ed avevo sempre la mia 500 L: non avevo avuto, sino a quel momento, nessun incidente, ma ci ero andato vicino, perchè mi piaceva la velocità già da allora, e soprattutto era allora in voga, la sera del sabato, di andare a prendere il caffè a Milano: ero il più giovane del gruppo di amici della Croce Verde di Sestri Ponente, e loro avevano le Alfa GT e dunque arrivavo sempre per ultimo, con il mio solito carico di viaggiatori..........

A proposito di Croce Verde, apro una parentesi perchè ero milite da circa 2 anni ( dall'alluvione del 1970), e presa la patente chiesi al responsabile degli autisti se potevo diventare autista volontario della squadra notturna e naturalmente sempre quando ero presente in Croce..............

Mi sfugge il suo cognome, ma di nome faceva Paride: era un ex autista dell'AMT ( allora si chiamava UITE), molto serio e riflessivo........parlava poco ed in quelle poche parole mi disse che avevo appena preso la patente, ed era ancora troppo presto, consigliandomi però di andare un pò più piano con la mia macchina, perchè lui osservava tutto..............

Era palese, con il senno di questo momento mentre sto scrivendo, che al buon Paride interessavano tutti i giovani che si patentavano, ma doveva farne una cernita, e li teneva d'occhio perchè sapeva bene che tutti sarebbero andati da lui, prima o poi............

Penai, senza parola alcuna sino, non vorrei sbagliare, al giugno del 1972, ben 10 mesi dopo aver preso la patente, quando un giorno mi chiamò mentre chiaccheravo con la bella compagnia che avevamo a quei tempi, e mi disse, più o meno, di andare con lui a fare un giro con il FIAT 238: ne avevamo 6 di ambulanze, più un'Alfa 2000 berlina ( della quale vi parlerò) per i bambini..............

Bene, ai primi di luglio ero autista volontario a tutti gli effetti, ed ero entusiasta..............


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Massimo

segue...............
massimo.z
00mercoledì 18 marzo 2015 22:08
......dalla 500 alla Mini.............

Tornando per un solo attimo alla Croce Verde, fui autista volontario dal 1972 al 1981 e raramente, quando mi trovavo in Croce, anche gli anni seguenti, fur non facendo più le squadre notturne adl 1980......

Ora non so se mi farebbero guidare un'ambulanza, pur essendo ancora autista volontario, visto gli esami che si devono sostenere.........

Guidai parecchie volte l'Alfa 1750 S.W., adibita ai bambini, e solo una volta andai davvero come un pazzo, a 160 all'ora sulla sopraelevata, con un bambino con le convulsioni preso a Sestri e diretto al Gaslini: andai così forte, in piena notte, che al ritorno, il milite mi fece rapporto, e Paride mi sospese l'autorizzazione per un mese...............

Nell'autunno del 1973 avevo sempre la 500 L, ma non feci mai viaggi così lunghi come leggo dai racconti speroniani: conobbi, tra le tante, una ragazzina, tre anni meno di me, di un'altra sezione ma in terza ( non era mai stata bocciata)................sarebbe diventata poi la mia prima moglie, e...........fu bocciata anche lei a giugno 1974, come il sottoscritto del resto...........

Non ricordo particolari viaggi con la 500, ma ebbi un incidente nel maggio del 1974 ( l'unico della mia vita, sinora) scendendo il passo del Turchino e gareggiando con un mio amico ( anche lui con la 500)..........finii, dopo una curva nella corsia opposta, e presi in pieno un povero cristo che tornava da lavorare con la sua 850: macchina semidistrutta, e ringraziamo il cielo che nessuno di noi 4 e neppure quel signore ci siamo fatti nulla, salvo un grande spavento........

La riparai e la tenni fino all'autunno del 1974.............

Il mio amico Roberto ( figlio del demolitore) decise di comprarsi una 128 berlina rossa ( che un'anno dopo gli rubarono e non la trovò mai più) e mi vendette il suo Mini Minor 800, già con le gomme larghe e l'assetto per tenere meglio in curva, accessoriato per quel tempo e di color bianco/crema..............

Rimasi soddifatto di quella vetturetta, con una buona ripresa, e cominciai a macinare, stavolta si, i km.: allora erano i primi anni che seguivo il Genoa, con la mia fidanzata, anche in qualche trasferta, le più vicine soprattutto........... ma il padre di lei era piuttosto severo, e non le permetteva ne di uscire la sera ne dopo una certa ora la domenica pomeriggio: ecco anche spiegato perchè feci sempre pochi km. in quel periodo.............

Con la Mini partecipai nel 1975 ad un rallies, organizzato dalla Croce di Arenzano, con varie prove, non solo a tempo: non ricordo come arrivai, ma certamente non tra i primi!

Allora correva il tempo dell'eroina, e le autoradio non erano certo quelle comprese nell'auto come oggi, e tra l'altro costavano parecchio, dopo che si era passati dalle cassette "stereo 8" alle cassette tradizionali che tutti voi conoscete: per i tossici fruttava almeno 50..000 lire, una buona cifra per comprarsi la droga e campare un paio di giorni con la sua tragicità!

Un pomeriggio salii a casa per neppure un quarto d'ora, e quando risalii sulla Mini, feci per prendere l'autoradio che avevo nascosto sotto il sedile e non trovai più nulla: mi incazzai, ricordo, parecchio ( anche perchè l'avevo comprata da meno di un mese), poi ragionai, e frequentando la Croce Verde e l'ospedale di Sestri, conoscevo tutti i tossici della mia cittadina, ed andai a colpo sicuro............

Danilo ed i sestresi sanno dov'è, ma mi recai in Corea, un quartiere così denominato perchè forse costruito durante la guerra di Corea, e grazie ad un mio amico trovai subito il tipo con la mia autoradio: naturalmente un tossico, che conoscevo, e con le buone, regalandogli 10.000 lire, recuperai il prezioso oggetto, che tanto mi stava a cuore..............


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.....questa è verde, la mia bianco/crema, ma il modello è lo stesso...........non ho fotografie di quel tempo, o meglio non le ho sul computer ma in cascina, e dovrei scannarizzarle e poi postarle: magari lo farò ma non ora............ma la mia, al confronto di questa, era una signora Mini!

Massimo
massimo.z
00domenica 22 marzo 2015 19:26
.............dalla MIni alla Fiat 128 coupè.................

Tenni la Mini per quasi tutto il 1976, non feci viaggi particolarmente lunghi, la macchina consumava davvero poco ma, a differenza degli anni della 500, la benzina era già aumentata: non succedeva più, dire al benzinaio: "1000 lire", perchè non bastavano più certamente..........

Nell'ottobre del 1976 comprai una Fiat 128 coupè verdone, era un 1300cc con 75 cv, dal vice custode della Croce Verde, credo si chiamasse Benzi, ed era un maniaco dell'automobile: già almeno 65enne, cambiò la vettura perchè non voleva più guidare, e presi al volo questa occasione perchè la 128 coupè era davvero bella, e soprattutto aveva soltanto 32.000 km.............

La comprai con i miei soldi, senza nulla chiedere alla famiglia, anche perchè lavoravo in una impresa di demolizione di navi che si chiamava Frassinetti ( il lavoro me lo trovò mio suocero che allora era sindacalista in porto), con sede alla odierna Lega Navale di Sestri, eppoi fui spostato nell'attuale porto VTE di Voltri ( allora in costruzione) alla guida di un'autobotte per bagnare la strada sterrata percorsa da decine e decine di camion carichi di pietre e terra, che facevano una polvere incredibile, e gli abitanti di Voltri e Prà se ne erano lagnati: trovarono questo espediente, che funzionò.............

Guidavo un camion perchè nella primavera del 1975 conseguii la patente DE, il massimo, con l'intenzione di fare domanda nell'AMT per essere assunto come autista: era un Fiat 643N, proprio come quello nella fotografia, ma bianco, e sul cassone del quale era stata posta una botte molto grossa, che riempivo, mediante una pompa ad immersione, direttamente in mare..................


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Era un lavoro che mi divertiva, innanzitutto perchè eravamo in estate, e potevo fare il bagno tutto il giorno, perchè l'impegno vero e proprio per eseguire la bagnatura della strada si riduceva a circa un'ora, dopo di che dovevo nuovamente riempire la botte...............e quindi ero libero per almeno un'altra ora!

Eppoi erano soltanto le canoniche 8 ore, spalmate tra il mattino ed il pomeriggio, perchè di notte non si lavorava............

Personalizzai un poco la 128 ( non chiedetemi il prezzo perchè davvero non lo ricordo) e con questa vettura ( che già consumava un pò) percorsi quasi 150.000 km., perchè in quel periodo, con la mia fidanzata ( prossima moglie nel 1978), avevo più libertà e seguimmo per intero, le trasferte del Genoa in serie B: da Lecce a Catanzaro, da Perugia ad Udine, da Terni a San Benedetto del Tronto............

Quasi sempre, eccetto le brevi trasferte in Lombardia o Emilia o Toscana, stavamo fuori 2/3 giorni, e quindi visitammo molto l'Italia in quel periodo: la fedele 128 coupè non mi diede mai grossi guai meccanici, era capiente abbastanza per qualche valigia, molto scorrevole la guida, con il solo difetto che i sedili anteriori erano piuttosto infossati, da non permettere, neppuno ad uno con la mia altezza media, di osservare bene la strada..............

Grazie ad un mio amico carrozziere, modificai lievemente i sedili ed otteni la perfetta visone di guida...........

Dunque dall'ottobre del 1976 al marzo del 1979 ebbi questa vettura, e per i miei 23/26 anni era perfetta: nel frattempo ero stato assunto all'Italsider, come gruista ( usufruendo quindi in entrata già il 5° livello), ma sui carroponti ci stetti ben poco, perchè presentai una documentazione medica che comprovava l'impossibilità di stare in elevazione, per problemi di vertigini, e fui spostato sulla linea, facedno i turni sull'intera giornata.............

Vorrei dire che fu un periodo felice della mia vita, perchè nonostante fossi un pò birichino, l'accordo con la mia futura moglie era quasi perfetto, e stavamo molto bene insieme: in fondo la conobbi quando aveva soltanto 17 anni...........

La 128 coupè conobbe così, soprattutto dopo il matrimonio del 1978, le grandi salite ed i grandi passi valtellinesi soprattutto, ma si spinse fino alla Germania ( Norimberga e Monaco), al Liechtenstein, Svizzera, ed Austria, mai in Francia............

Nel 1977 entrò in funzione definitivamente la A26, l'autostrada dei trafori, e diveniva tutto più scorrevole salire al nord, eliminando dai tragitti la pessima A7................


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.........sulla vetta del Gavia, allora sterrato completamente, nel 1978......

Massimo
massimo.z
00lunedì 23 marzo 2015 19:43
............dalla 128 coupè all'Alfetta 1800..............

Si parla di marzo del 1979, quando per un momento peccai d'ingenuità ed impulsività, al punto che mi feci infinocchiare da un meccanico vicino alla Croce Verde e comprai la sua Alfetta 1800 con 122 cv., a metano e con 67.000 km. credendo di risparmiare e la pagai anche cara, nonostante mia moglie non fosse d'accordo............

Ed aveva ragione!

La mia vecchia 128 coupè la diedi in permuta a questo meccanico, che me la valutò ben poco, dati i km. percorsi............

Questo passaggio sarà breve, come breve fu il periodo che tenni questa Alfa Romeo, che mi diede da subito, dopo averla guidata per una settimana, tante insoddisfazioni: motore che tendeva a spegnersi od ingolfarsi alle fermate lungo i tragitti, troppo larga, macchinosa, problemi dal passaggio tra metano e benzina, frequenti problemi con le luci................insomma un disastro su tutto il campo: e siccome sono fatto a modo mio, anche allora lo ero, dopo neppure due mesi, dalla disperazione, me ne disfai: mia moglie lavorava all'Innocenti, e la imbarcai per la Sicilia grazie a lei, davvero per pochi danari..............

Da allora ho davvero poca considerazione dell'Alfa Romeo: non comprerei mai un'Alfa.......................mi è rimasta nel cuore quella pessima esperienza, e la ricordo anche bene............

Massimo


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massimo.z
00martedì 24 marzo 2015 20:21
.............dall'Alfetta alla Mini De Tomaso................

Stanco di quel cassone di cui vi ho parlato, acquistai una Mini De Tomaso, grigio argento: era una vettura già accessoriata, con cerchi in lega, sedili avvolgenti, cruscotto ben fornito per l'epoca, un 1300cc. con motore aspirato ( il turbo uscì soltanto alla fine degli anni '80) che dava delle soddisfazioni, sia in ripresa che nel traffico............

Maneggevole, veloce, forse un poco scomoda ma, in proporzione al mio fisico era perfetta...........

Con la De Tomaso entrai in un brutto periodo della mia vita: era giugno 1979, e da li ad un paio di anni mi sarei separato da mia moglie, e la macchina seguì questo percorso...........

Non ricordo di aver mai fatto lunghi viaggi con la Mini, continuai sino al 1980 a seguire in trasferta il Genoa per l'Italia ma poi, visti che i rapporti ( per esclusiva mia colpa) cominciavano ad incrinarsi con mia moglie, la macchina la usavo soltanto per brevi tragitti, quasi sempre in Liguria, tranne i miei spostamenti clandestini, che contribuirono poi alla separazione..............


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.........una vettura che mi diede soddisfazione, ma non fu la più amata in assoluto ( quella verrà più tardi)

Ed ai primi di settembre del 1981 mia moglie tornò dai suoi: era finito un rapporto che durava dal 1973, ai tempi della scuola..........

La mia indolenza di quel periodo mi portò anche a trascurare la macchina: avevo avuto frequenti piccoli incidenti di posteggio, eppoi improvvisamnete cominciò ad avere dei problemi meccanici......... prima un semiasse, poi la guarnizione della testa ed alla fine la rottura dell'albero di trasmissione ad Albisola, in autostrada: era l'ottobre del 1981............

Cominciavano, in quel periodo a scarseggiare i viveri: ora mi entrava soltanto il mio stipendio dell'Italsider, avevo l'affitto da pagare, uscivo e spendevo spesso alla sera, tutte le sere o quasi.......

Ed il difetto più grosso della Mini era quello di consumare davvero tanto, e la benzina nel frattempo era aumentata...........

Ricordo un viaggio a Lecce, nel novembre di quell'anno, con una tipa della quale mi sfugge persino il nome..............e porca miseria, ricordo invece perfettamente che arrivammo a Sestri senza una sola lira in tasca, e la spia della benzina accesa!
..............e lei prese il treno per andare a casa ad Albisola............mamma mia!


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Esco per un attimo dal mio racconto, e vorrei dire che ho sempre amato molto poco la motocicletta: sarà perchè caddi in una curva, come passeggero del mio amico sempre della demolizione, con un Garelli a Sestri, e soprattutto sarà per quel viaggio allucinante con un mio amico, a bordo di una Kavasaki 1000 cc., una bonmba per quei tempi, sentendo gli occhi, la bocca e la pelle tirare data la velocità elevata in quel tratto di autostrada tra Varazze a Sestri Ponente a 200 all'ora: quando arrivai alla Croce verde ( e quindi parlo del 1973/4 circa), mi inginocchiai e promisi che non sarei mai più salito su una moto, e così infatti accadde.....................mi limito a guidare il cinquantino di mio figlio sino ad Acquabianca od alla Vassuria..............

Pur essendo oramai separati, la mia ex moglie ( a questo punto), lavorando in Innocenti, mi aiutò e non poco alla riparazione dell'albero di trasmissione, prestandomi una altra Mini e raccomandarsi al capo officina............

Ha ragione Gianni quando afferma che una vettura, tante vetture, in fondo rappresentano un periodo della nostra vita, e come Vittorio scrisse le sue memorie di guerra da giovanotto, non vedo nulla in contrario ad abbinare, naturalmente riassumendo molto, la mia vita in relazione alla vettura che possedevo................

Non riuscivo più a mantenere la Mini, consumava troppo, aveva più di 100.000 km. e mi si venò anche il parabrezza ( che naturalmente non aggiustai).............

Per capire che fine ha fatto la mia Mini de Tomaso, debbo passare attraverso un particolare passaggio: come Danilo, più volte, in attualità fa del sarcasmo sulla mia attività lavorativa all'Italsider, ho una scusante: si è vero, negli ultimi due anni feci circa 17/18 mesi tra mutua, infortunio e ferie, al punto che non avevo più già a marzo, ma avevo un obiettivo da prefiggermi............

La separazione mi portò ad uscire tutte le sere, a frequentare assiduamente le discoteche, insomma godermi la vita con quei pochi soldi che avevo a disposizione ( dovevo anche pagare l'affitto della mia casa a Sestri), e fu una sera che conobbi il direttore della Peugeot a Genova, ed una parola tira l'altra, mi propose di divenire rivenditore autorizzato di vetture Peugeot nella filiale di Sestri e del ponente..............

Non potevo aprire un autosalone ( del quale comunque non dovevo pagare l'affitto perchè era di proprietà di Fossati, ma tutte l altre spese erano a carico mio) con 500.000 lire in banca, ed ecco l'escamotage........

Pensai: se faccio il lavativo, il cialtrone e non vado mai a lavorare, per l'azienda sono un peso, e visto che cominciavano in quegli anni alcuni tagli al personale, anche con pensioni anticipate, perchè non dovrebbe darmi una buonuscita, basta che mi licenziassi......era dura, ma ci riuscii ed ottenni dall'azienda un premio di 13 milioni e mezzo ( nel 1981) ed in più anturalmente la liquidazione.............

Fui operativo nei primi mesi del 1982, a contatto con la gente con cui amavo dialogare e parlare, ed in breve tempo, nonostante non avessi mai fatto quel lavoro, ingranai, anno dopo anno.............

E dunque conobbi altri operatori del settore, anche e soprattutto del sud Italia, ed un giorno la Mini de Tomaso partìì per destinazione Catania...........e la salutai senza un grande rammarico..............

Ora, naturalmente, essendo in possesso della targa prova ( che costava già un occhio) potevo guidare tutte le auto che volevo, che ritiravo in permuta, e quindi anche per provarle, tutte le sere e le giornate ero in giro.........................ma questa è un'altra storia

Massimo

massimo.z
00giovedì 26 marzo 2015 00:21
........dalla Mini De Tomaso alla Golf ed alla varietà di scelta.............

Mio papà non era d'accordo con questa mia scelta, e cioè abbandonare un posto fisso, con prospettive interessanti, essendo diplomato e con lui capo turno ed assistente capo reparto della sua linea all'Italsider..............

Ma avevo 28 anni, un'esperienza appena vissuta mi aveva fatto maturare, almeno in buona parte, e sapevo in cuor mio che era una scelta giusta: buonanima di mio papà non mi parlò per quasi 6 mesi!

Non posso naturalmente tediarvi con tutte le auto che ho guidato, a decine, a centinaia, ma alcune sono degne di un passaggio perchè ricordo perfettamente come erano andate le cose.............

Ritirai nel novembre dell'84 una Renault Frog, motorizzata 800cc, decappottabile, proprio dello stesso colore che ho reperito su internet.................


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La ritirai in permuta su una 205 GTI 1900 cc. nuova e la valutai 5 milioni ed 800.000 mila: era bella, graziosa, consumava poco ed anche se eravamo alle soglie dell'inverno, pensai che l'avrei venduta presto..............

Mi ritrovai nel settembre del 1985 con ancora la Frog in vetrina: una capitale fermo per un anno e la svalorizzazione della vettura..............

.............e dunque ricordo bene il giorno in cui la vendetti: l'acquistarono una coppia di ragazzi di circa 23/24 anni, un pò strani, si facevano delle canne senza ombra di dubbio e................non avevano una lira in tasca!

Eh.......mi chiederete, ed allora?

Chissà, gli dei dell'Olimpo........... ma il ragazzo lavorava ed aveva una busta paga regolare e con l'avvallo della garanzia del papà, anch'esso stipendiato, riuscii con estrema difficoltà a far passare il finanziamento in banca, per l'intero importo della vettura con inserito anche il passaggio di proprietà: mi sembra di vedermi davanti al direttore di sala della Commerciale, dottor Parenti, o dagli bancari addetti ai finanziamenti.................estroverso come ero, riuscii tra parentesi anche a vendere delle vetture ad alcuni bancari, li pregai di farmi passare quel finanziamento ............a costo della vita.............

La Renault Frog se ne andò, lentamente, un tardo pomeriggio...............e naturalmente ci rimisi sopra!

Per carità, non è un lamentela sui guadagni, semplicemente che il lavoro stesso, prevedeva alle volte, di terminare l'operazione in passivo..............fortunatamente capitava poche volte...............e sono quelle che, egoisticamente, si ricordano di più!

Un'altra perla da collezione fu il ritiro in permuta di una Alfasud Valentino: un gioiellino motorizzazione 1500 cc. a benzina, carrozzeria che in pochi anni si arrugginiva, ricco il cruscotto e bicolore: viola con il tetto nero..........una sciccheria insomma............

Ecco, nel suo splendore, l'Alfasud Valentino!


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Chissà, forse avevo battuto la testa sul pavimento il giorno che la permutai, fatto sta che per quasi 8 mesi la tenni nel piccolo piazzale all'aperto: nessuno la degnava di uno sguardo, neppure i commercianti del sud la vollero, tentai di inserirla in qualche blocco, tentai di collocarla presso altri amici di altri autosaloni periodicamente: era il 1983, precedente alla Frog, ma per carità.........

Memore dell'antico odio sviluppatomi dall'Alfetta nel precedente racconto, non la sopportavo più, oltre ad aver 3 milioni e mezzo impegnati: non so che mese fosse, presumo il marzo....la primavera dell'84, magari il mio amico Floriano ( che in pratica, essendo un ragazzo della mia età, ingegnoso elettricista, cominciò ad aiutarmi dopo pochi mesi dall'apertura dell'autosalone e con me stette sino alla fine), lavorando con le autoradio, gli antifurti, tutti artigianali, da lui inventati, si ricorderà senza il minimo dubbio l'avventura della vendita di quella maledetta Alfasud!

Guardate..........pioveva ed era già buio: quasi alla chiusura insomma............entra un tipo, un ometto ben vestito, sui 65 anni, con buoni modi ed assai estroverso, e mi chiede se si può vedere l'Alfasud: che faccio........ sotto l'acqua il tipo da un'occhiata sommaria alla vettura, rientriamo e mi chiede quanto costa: alla mia risposta, mi tirà su una paranoia, raccontandomi che lui andava sempre a ballare il liscio ( che io odiavo ed ancora odio, appassionato come sono della musica Dance anni '80), che avrebbe comprato la macchina se nel prezzo includevo l'impianto autoradio ed l'antifurto........ed insomma tergiversai ribattendo che mi piaceva il liscio anche a me, ma sul prezzo.........insomma, in cuor mio, sapevo già che gli avrei detto di si, e così fu!

Quando uscì pensai: un matto...............chi c.....o lo vede più, e ne parlai quella sera a cena con la mia bionda compagna di allora, prendendola in ridere............

O.T: ribadisco quanto abbia avuto ragione Danilo nel dirmi che, raccontando, si ricordano cose che erano ferme chissà da quanto nel proprio cervello..........

Dunque, quella sera lasciai la Golf I° serie ( ne parlerò più avanti), nel posteggio davanti all'autosalone e si andò a casa a piedi.........mi addormentai il mattino seguente, ma la presi con calma, sapendo che Floriano avrebbe aperto lui, arrivando con il treno da Sestri Levante, ove abitava, a Sestri prima delle 9.00..........

Si fece colazione, salutai la mia ragazza, ed entrai in autosalone: erano circa le 10.00........ vuoto, ma le voci che si udivano nello spazio del retro erano chiare........ Floriano era fuori con qualcuno: persi qualche minuto in telefonate ed uscii: che non sia mai!

Quel matto della sera prima era in discussione, con il baule della Valentino aperto, e con calma mi avvicinai: mi salutò con entusiasmo, e mi disse che Floriano era bravo, ed aveva capito dove mettere i woofer, gli altoparlanti, i bassi e gli alti: non chiedetemi la mia reazione perchè, in tutta sincerità, pur sforzandomi, non la ricordo..............

Quello scherzetto della discoteca viaggiante del tipo amante del liscio e l'antifurto, mi costò più di 300.000 lire...........

E per completare l'opera, dovetti ascoltare nei giorni seguenti ( ah........dimenticavo............'sto tesoro di vettura venne consegnata dopo tre giorni, per i lavori musicali da fare) le prove dell'autoradio ( naturalmente con ballo liscio): un cinema!

L'anno scorso vidi Floriano a Sestri, e mi disse come si chiamava il tipo, che per quattro giorni faceva tappa fissa, seguendone ogni lavoro...........ma mi sfugge il nome!

E l'Alfasud se ne andò, e con lei un altro incubo!

In quegli anni non vi erano gli extracomunitari che acquistavano vetture come oggi: cominciavano a girare i primi marocchini, e Salah seppe acquistare la mia fiducia e divenne un mio commerciante, del quale posso soltanto parlarne bene..........lui comprava allora le Peugeot 305 o 304, le Renault e, se riusciva a trovarle, le prede più ambite: le Golf I° serie.............

Uno scampolo lo merita anche una Fiat 124 berlina 1300 cc. del 1972............ma scriverei tutta la notte, oramai che sono partito................ma comnincio ad avere sonno..........

Alle prossime

Massimo


massimo.z
00giovedì 26 marzo 2015 20:06
............Dai Golf ai Golf, passando per qualche eccezione............

Prima di parlare della Fiat 124, apro una lunga parentesi, perchè poi, per l'appunto entrerà in scena la 124, punto nodale di quel periodo: per periodo lavorativo nel settore, oramai intendo dal 1982 al 1989............

Circa ogni due/tre anni la Peugeot Italia imponeva alle concessionarie sparse per il paese, l'acquisto di una decina di vetture o più a testa, a seconda anche dell'importanza della concessionaria in casa Peugeot, e naturalmente tutto ciò si ripercuoteva, scendendo la scala di importanza anche alla mia persona , che come rivenditore autorizzato autonomo, Fossati mi imponeva di acquistare una vettura, a scopo pubblicitario anche, insomma le antesignane delle attuali vetture a noleggio o aziendali..................e non è che potevi scegliere, perchè le 205 ( le più apprezzate e vendute) raramente venivano assegnate...........

La prima volta, verso la fine del 1984, giocai d'anticipo nei confronti degli altri 3 rivenditori autorizzati Peugeot, che avevano sede a Voltri, a Sampierdarena ed a Nervi, ed avendo avuto una soffiata, presi Fossati di petto ( colui che aveva dato il benestare affinchè iniziassi questo lavoro) e ricordo bene che, nel suo ufficio, gli dissi che cazzo di figura ci avrei fatto, andando in discoteca con una Talbot Horizon: mah, si sarà svegliato per il verso giusto quel mattino, e mi assegnò una Peugeot 205 GTI 1600cc..............

...............rimasi di sale, ed anche se costava un bel pò di più delle altre, sapevo che ne avrei tratto guadagno.........e non solo!

Perchè la 205 GTI era una vetturetta scattante, veloce, forte degli 89 cv., maneggievole, ottima da guidare e piacevole da guardare; me ne toccò una bianca, proprio come questa:


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La tenni 4 mesi, e mi divertii nel guidarla, ma nel mio posteggio avevo anche la mia Golf I° serie GTD, che usavo spesso, tranne giusto determinati periodi: fu il mio passaggio ufficiale dal benzina al diesel, un passaggio che ancor ora apprezzo maniacalmnete, al punto di trovarmi a disagio nel guidare una vettura di media cilindrata a benzina.........

La mia era rossa, ed il modello era simile a quello della fotografia: la sigla GTI indica sia un benzina, ma la forma e gli allestimenti erano gli stessi..........con la differenza che sulla mia avevo allestito la mascherina doppi fari, che diverrà poi inclusa nel prezzo nella II° serie................


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Non ho particolari ricordi legati a questa Golf rossa: stavo con una ragazza di Rapallo, e ricordo che era un periodo che si lavorava alacremente, e Floriano aveva sempre un grand'affare............

Torno per un attimo alla 205 GTI, che usavo con la targa prova, per evitare di aprire un'ulteriore polizza: bello, bello davvero fu quel GTI: lo vendetti ad un mio amico, un certo Celestino, che comprava le macchine sempre da me, e soprattutto le cambiava ogni anno...........mi dispiacque, una decina di anni fa, quando seppi che si era infilato in un brutto affaire, ed era stato ucciso a Milano.............

Il problema si ripropose l'anno dopo, il 1985, in primavera, quando il marchio Talbot cessò di esistere e andavano piazzate tutte le vetture ancora ferme sui piazzali: soprattutto Horizon ( fu eletta persino auto dell'anno dalle riviste specializzate).................mah.......

Ed ai primi di luglio, Fossati se ne usci con la lieta novella che, o si vendevano due Horizon a testa ( tra i rivenditori) o non avremmo potuto immatricolare le vetture da consegnare la I° settimana di agosto prima della chiusura per ferie: un ricatto ignobile ( che in realtà poi non si rivelò tale, perchè 3 dei rivenditori non erano riusciti a vendere le due auto, e gli fu abbonata la minaccia.............

Comunque a me frega ben poco, perchè fui un'artista ( ed anche fortunato), quando al 15 di luglio feci entrare questi due gioielli nell'autosalone, una verde LS 1118 cc ed una Exlusive azzurra, accessoriata con coppe pararuote, vetri elettrici, chiusura centralizzata, specchietti in tinta, e tutto questo ben di Dio, a fianco delle 205 e delle 405.............

Non chiedetemi le date, ma da li al 25 luglio io dormivo già tranquillamente, avendo compiuto il mio compito..............

Ma va, succede che una mattina entra un uomo sulla cinquantina, con accento siciliano, che prima osserva le vetture nuove in esposizione, ed al mio arrivo presso di lui, mi dice che vorrebbe fare un regalo al figlio, che si sarebbe congedato ad agosto dal servizio di leva: faceva un gran caldo in quel fine luglio dell'85, e lo sopportavo davvero poco....... mi annebbiava il cervello, specialmente in alcuni giorni di maccaia, con umidità al 90% e 20.0°..........

Notai un maggior interessamento per l'Horizon verde.........e partii per la direttrice giusta: un 1118 cc, poco accessoriato, comodo, spazioso, poco consumo, ma si, una vettura adatta da usare anche tutta la famiglia..............

Alabiso, ricordo il cognome, mi disse che ne avrebbe parlato con la moglie................e con la moglie arrivò un paio di giorni dopo e fece il contratto......................ma nacque un problema: la vettura era in pronta consegna, e dunque avviai subito le pratiche di immatricolazione, e..........quando oramai la vettura era targata, arrivò in licenza il figlio, e venne con il padre: piantò un quarantotto, visto che voleva la 205, e vista la sinfonia che si stava creando ( l'uomo insisteva nel cambiare il tipo di vettura, aggiungendo il dovuto)..............demandai tutto alla concessionaria alla quale avevo versato l'assegno, e me ne lavai le mani, pur mantenendo un buon rapporto con questo Alabiso............

Ed in un modo o nell'altro me ne ero levato una...............


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Per quella principessa dell'Horizon Exlusive ( che tra l'altro costava di più) serviva soltanto un colpo di fortuna, e un medico che abitava nella via parallela all'autosalone, entrò un tardo pomeriggio e rimase, per mia grande fortuna, incantato dalla bellezza della vettura in questione..............

A dopo....

Massimo


massimo.z
00venerdì 27 marzo 2015 19:49
..........dai Golf ai Golf, salvo qualche parentesi.............

Allora, eravamo rimasti all'altra perla da dover vendere a tutti i costi, eccola qua ( anche se c'è scritto Ultra è proprio l'Exlusiv)


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Motorizzata 1294 cc. da 68 cavalli, il medico di cui accenavo prima, credo si innamorò del colore, delle forme.......ma che ne so di cosa si ci poteva innamorare di una Horizon: fatto sta che, lo stesso tardo pomeriggio, venne con sua moglie ( visto che vi ho accennato che abiatava nella via parallela) e decise di comprarla, ma aveva una Fiat 124 da restituire in permuta..........

Avevo un bel margine di provvigione su quel modello, ma mi chiesi che ne avrei fatto di una 124 del 1972: dovevo venderla, costasse quel che costasse..............

.......e fu così che andammo la sera stessa nel suo garage a vederla, per poter stabilirne il prezzo..............


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Mi ritrovai una vettura come quella nella fotografia, a dir poco splendida: non un graffio, coperta con un telo, con ancora i pannelli posteriori foderati dal nylon di quando era stata comprata nuova, con soli 22.000 km e gli interni impeccabili............apprezzai quella meraviglia di vettura, e ne stabilii il prezzo: dovetti aumentarlo, quella sera oramai alle 19.30 nel mio autosalone......... ricordo perfettamente il prezzo che la valutai, senza bisogno di salire in cascina e verificare, di 3 milioni e 500 mila lire: un'enormità, ma avevo un margine talmente ampio da poterlo fare.............

Per me..............era tutto a posto, e con un sorriso ( molto probabilmente, visto che mi conosco) comunicai la vendita a Fossati il giorno dopo...............potevo pensare alle vacanze...........

E dunque, visto che ne venivo da un periodo molto positivo in fatto di vendite e guadagni, con il colpo delle due Horizon, decisi che era venuto il momento di comprarmi la Golf II° serie GTD ( ma questa è una storia che verrà più avanti)

Volete sapere, naturalmente, al fine di questo passaggio, che fine ha fatto la 124!

Riflettei sul fatto che una vettura simile ( la misi in autosalone) mi avrebbe reso la stessa cifra, sia che l'avessi venduta ad un privato, sia ad un commerciante ( e non certo ad un collezionista perchè la 124 era ancora troppo giovane).............

Ma mai avrei immaginato si scatenasse un pandemonio del genere attorno a questa 124: un paio di giorni dopo chiamai a Napoli il mio compianto commerciante Ferrllo, il caro Franco............gli descrissi la vettura come facevo sempre, (ed oramai cominciavo ad essere scaltro), e mai quando telefonavo al sud ( Catania, Palermo, Bari, Catanzaro e Napoli) dicevo che l'avevo già ritirata, ma la stavo trattando.............

"E' mia.........aggio a datte 3 milioni ...........ca nun la vendi a nisciuno...capito?"

Presi tempo, ed insomma nei giorni seguenti passò Salah, e ci mise gli occhi sopra, salii a Genova da Bari il mio caro amico Abbondanza in cerca di macchine.........e la voleva a tutti i costi, passò uno zingaro che abitava sul greto sopraelevato del Polcevera ( ed ogni tanto gli vendevo qualche rottame) e non riuscivo più a farlo andare via...........magari con altri clienti che entravano.............

..............insomma, nel mio lavoro ho sempre usato una dose di furbizia ( perchè ricordate che tutti, dico tutti, i venditori di auto sono più o meno dei banditi, e santi in questo mestiere non se ne trova), capacità ma soprattutto onestà e rispetto, verso la clientela comune, e soprattutto verso i miei commercianti, che tutto l'anno mi portavano via decine di auto che io non potevo vendere ai privati, ed anche per questione di spazio.....

Ferrillo mi chiamò, dicendomi che sarebbe salito a Genova la settimana seguente, e si raccomandò la Fiat 124: non la vendetti a nessuno, perchè era giusto che Ferrillo ( che avevo interpellato per primo) avesse la precedenza, e quando seduti al tavolo tirò fuori il libretto di assegni, ricordo perfettamente che gli dissi che se fosse stato onesto, quella 124 valeva 3 milioni e mezzo: me ne diede 3 milioni e 300.000 mila dopo risate ed una estenuante trattativa........

Che tempi Signore mio: 32 anni, libero, con discreti danari a disposizione, con una casa mia, con la grande passione e gioia che quel lavoro mi dava....................ed un mio amico di Arenzano mi dice se volevo comprare la sua Golf II° serie GTD 1600 cc., verde metallizzata, di un anno di vita e con 48.000 km: mi sarebbe costata......................ma feci il passo che si rivelò giusto...............

Massimo
massimo.z
00sabato 28 marzo 2015 22:54
.......dalle Golf alle Golf, tranne qualche eccezione.....

Ed allora apriamo lo scrigno e sveliamo quale è stata l'auto che ho amato di più, che mi ha condotto attraverso due anni difficili quanto splendidi, della quale serbo ricordi indimenticabili..............

E quindi ecco la Golf GTD II° serie con motorizzazione diesel, un 1588 cc. con 70 cv. e turbocompressore, sulla quale mi trovai subito a mio agio, la guidavo da subito con scioltezza, e soprattutto mi piaceva molto, anche se qualche difetto lo aveva, come per esempio l'impianto frenante, se sottoposto a persorso misto, aveva un surriscaldamento delle pastiglie sui dischi, e non frenava quasì più, finche il tutto si fosse raffredato, ed il cruscotto, che sembrava un nido di merli, con cinguettii continui, che vennero eliminati poi quasi definitivamente dalla Wolkswagen con la Golf IV° serie..............


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Con questa vettura percorsi circa 100.000 km, in due anni, per poi venderla ad un amico della mia compagnia..............

L'estate dell'85, oramai alle porte, con il peso sgravato dal ricatto imprenditoriale, mi portò ad un breve periodo ad Acquabianca, da mia mamma, e riposo non fu mai tanto gradito............

Mi piaceva guidare, ma avrei preferito farlo da solo, visto che in quel periodo non avevo una compagna fissa, e la tipa di turno non l'avrei certo portata con me, ed allora mi feci convincere dai mei amici nell'andare con loro in Costa Azzurra, a Juan Le Pen: il mio spirito di resistenza si ridusse ad un giorno soltanto, perchè il secondo mattino lasciai la compagnia, che già mi aveva disgustato la sera prima, e salendo sulla mia Golf già all'alba, avevo già in testa il tragitto ed il luogo ove sarei andato................

Salii a Grasse, poi a Digne les Bains eppoi a Sisteron, fino all'autorote di Grenoble, Lyon, Besancon, Nancy e via lungo il confine belga/tedesco sino ad Amsterdam: ci volle un'oretta a trovare alcuni amici che erano già in Olanda, e stetti con loro quasi 4 giorni...........

.......ma dovevo partire, perchè così il mio istinto mi diceva: guidare lungo il confine franco/tedesco, perchè non era cauto entrare in Francia provenienti dall'Olanda, con la mia musica e tranquillamente, osservando tutto ciò che mi circodava: toccai Saarbrucken, eppoi Friburgo ed entrai in Italia dalla Svizzera, o meglio non lo feci perchè attracerso la Forcola entrai a Livigno, dove avevo deciso di fermarmi un pò..........feci un poco di fatica, ma alfine trovai un ottimo 3 stelle, il Teola ( ove c'è l'attuale webcam) e, grazie anche alla conoscenza di un gruppetto di ragazzi e ragazze di Treviso, mi fermai un'intera settimana, arrivando quasi alla fine delle ferie...........

...........mancava poco alla riapertura dell'autosalone, ma riuscii a concedermi ancora 3 giorni a Gabicce mare, da un mio amico di Sestri, che li si era trasferito e sposato anni prima, un certo Luigi.........

Naturalmente non lo ricordo, ma macinai davvero tanti km., e non ebbi alcun problema, se non quello di fare gasolio, anche se il consumo, a percorsi moderati ( non sempre ho avuto il mattone) era limitato.........

La mia Golf mi fece compagnia per tutto il 1985 ed il 1986, un periodo felice della mia vita, senza soverchi problemi, se non quello di odiare la domenica e le feste durante le settimane, quando alle volte, mi recavo lo stesso in autosalone, a sistemare alcune pratiche, e ricordo che un 25 aprile vendetti una 205 ad un ragazzo che mi aveva visto dentro ed era entrato!

Alle volte non uscivo la sera, e trovavo il tempo di domandarmi come era stato possibile, in soli 5 anni, essere riuscito a cambiare radicalmente la mia vita, in meglio naturalmente: ho scritto un volume piuttosto lungo, qualche estate fa, quando mia moglie ed i bambinbi erano al mare a Varazze, che tengo conservato e racconta della mia vita, perchè oltre ai ricordi, ho sempre tenuto un diario, dal 1978 in poi!

Ricordo che andammo in primavera dell'86, con Danilo e Giuliana, ed altro amici a Grosseto, ed alle terme di Sabiano (??), ma anche in quell'occasione lasciai la compagnia con un altro amico, e quella volta spinsi davvero la Golf, in piena notte!

Maurizio Baldoni ricorderà sicuro quella notte, perchè era ancorato al sedile come un automa, o meglio tranquillo era un eufemismo.........

Una postilla, che servirà in seguito: a luglio ritirai una Suzuki SJ413 su una 205 GTI, ed all'inizio delle ferie, la misi all'interno dell'autosalone, per paura me la potessero danneggiare all'aperto....

Il luglio del 1986 la mia cara Golf divenne ancora più importante, perchè ero con essa, quando conobbi una ragazza che mi sconvolse la vita in seguito................ma siamo qui a parlare di auto, non della nostra vita, e dunque in agosto partii nuovamente da solo e tornai a trovare Luigi a Gabicce, qualche giorno e via alla volta di Roma,( passando e sostando 2 giorni a Foligno), dove andai dalla mia pro zia, sorella già ottantenne della mia nonna materna...........

Restai a Roma qualche giorno, ma il mio pensiero era a casa, alla mia lei............ed in quel viaggio di ritorno mi trovai la più grande paura, sino a questo momento, da quando ho la patente.......

A 180 all'ora, nel tratto di discesa della A12, dopo Deiva marina, tra le gallerie, con una Tempra che mi seguiva veloce già dalla Spezia, mi trovai a centinaia di metri innanzi ( non so quanti fossero), una coda ferma di auto e camion: eh si, caro Signore, quella fu una volta speciale, e va la che hai messo la tua mano sulla mia testa...........

Riuscii a fermarmi ed anche la Tempra lo fece ( erano due ragazzi di Genova) ed abbandonammo le auto, correndo verso la coda oramai ferma.........dietro di noi fu un macello: stridere di freni, vetri in frantumi, colpi di lamiere assordanti................ho ancora quel momento nel cuore e nella mia testolina malata: vi furono tre morti quel primo pomeriggio di agosto e parecchi feriti..........ricordo mi fermai con i due ragazzi genovesi della Tempra al grill di Sestri Levante ed io, che ero astemio e sempre lo ero stato, mi feci dare una grappa..........

Va bene, essendoci alcuni problemi iniziali con la mia, tornai poi a Sestri ed una sera al Thenax a Celle, parlando con alcune mie amiche, seppi che sarebbero andate lungo la costa francese sino alla Spagna.........

Ecco come finì:


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Tutto in due giorni: Golf in autosalone, fuori il Suzuki decappotabile, cambio di assicurazione ( perchè non potevo certamente usare la targa prova in un paese straniero) e davvero 10 giorni fantastici.............non voglio postare fotografie del vero Suzuki perchè le ritengo non consone al racconto, non essendo il mezzo da solo, fantastici perchè mi ritrovai a dividere le giornate e le serate con 3 ragazze, che conoscevo già da anni.............

Ma come uscì velocemente, vi rientrò, alla fine delle ferie: quella Suzuki la vendetti poi ad ottobre dell'86 ad un giovanotto di Voltri.......

Nell'intercedere dell'autunno, il rapporto con la mia piccola biondina si rafforzò, e venne a vivere con me: feci in quell'autunno parecchi viaggi Sestri Ponente/Como Canzo, e ne ricordo davvero tanti, ma mi soffermo su una notte, sulla A7 dopo il casello di Milano per Genova, una nebbia fittissima, e la mia Golf spingeva quasi a 160 all'ora: una vera pazzia, con il senno di un sessantenne come me adesso..........

Il tempo trascorse e nel maggio dell'87 terminò la mia storia, ed anche la Golf mi lasciò, visto che le vendetti ad un amico della mia compagnia.............

Due destini paralleli, ed allora ha ben donde Gianni, quando afferma che l'auto è legata alla tua vita con un doppio filo...........

Massimo

Sextum
00domenica 29 marzo 2015 19:21
E' vero!
massimo.z, 28/03/2015 22:54:


Ricordo che andammo in primavera dell'86, con Danilo e Giuliana, ed altro amici a Grosseto, ed alle terme di Sabiano (??), ma anche in quell'occasione lasciai la compagnia con un altro amico, e quella volta spinsi davvero la Golf, in piena notte!

Maurizio Baldoni ricorderà sicuro quella notte, perchè era ancorato al sedile come un automa, o meglio tranquillo era un eufemismo.........



Che fosse la primavera dell'86 mi fido ciecamente perchè non mi ricordo ma ricordo bene il viaggio.

Probabilmente si, era primavera, perchè alloggiammo a Castiglione della Pescaia nella casa del fratello di Maurizio, e quella era una casa che lui affittava ai turisti durante l'estate.

Io stavo con Giuliana da poco... forse quello era il nostro primo viaggio insieme.

Le terme erano sicuramente quelle di Saturnia (ci sono tornato altre volte) poi ricordo Siena, Pitigliano, e che mangiate! [SM=g27830]



massimo.z
00domenica 29 marzo 2015 22:29
.................dalle Golf alle Golf salvo qualche eccezione..........

Il periodo che va dal maggio del 1987 al marzo del 1990 va suddiviso in due periodi ben distinti: uno ancora scanzonato e l'altro difficile e prodomo di un cambiamento del ciclo della mia vita............

Venduto il mio caro Golf, ne comprai un altro, un GTD bianco, però con 5 porte, che tenni invero poco, visto che lo vendetti 6 mesi dopo, ed avanti con un tre porte nero, eppoi il restyling nel 1988, a dicembre, uno bianco con 5 porte ed abbellito internamente, con la stessa motorizzazione ma davvero più accattivante!


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Nell'agosto ( freddo) del 1987, partii come al solito per la mia vacanza solitaria, e mi recai in Valtellina con la Golf Bianca: nelle idee vi era spazio per un breve periodo a Bormio, eppoi via in Austria: ma finì che passai 14 giorni a Bormio, proprio un mese dopo la tragedia dell'alluvione in val di Sotto, ed andai parecchie volte a vedere come procedevamno i lavori per non fare tracimare in un colpo solo l'Adda, che nel frattempo aveva formato un lago artificiale immenso, chiuso dal cedimento del Pizzo Coppetto, una montagna di 3066 metri d'altezza.
Quaranta milioni di metri cubi di materiale precipitano a valle a una velocità di 400km/h, travolgendo e distruggendo completamente gli abitati di Sant'Antonio Morignone e Aquilone causando 35 morti..........

Diversi furono i motivi della mia decisione di soggiornare così tanto in posti a me cari e conosciuti: un pò la curiosità e l'interesse di osservare da vicino quel territorio così martoriato dalle piogge ( anche in agosto pioveva quasi sempre), un pò l'ispirazione che mi venne il secondo giorno di scrivere un libro di fantasia ( che portai a termine e conservo ancor ora in cascina), un pò la dolce conoscenza e frequentazione di una delle cameriere dell'hotel "Baita dei Pini"...........

Insomma, mi riposai, ed il tempo corse così veloce che, il giorno della partenza, beccai una bufera di neve al Gavia: l'unica via disponibile per scappare da Bormio, visto che la provinciale era interrotta in val di Sotto, lo Stelvio era chiuso per neve, e mi sarebbe rimasto il Foscagno e la Forcola, per poi aggirare il Bernina e scendere a Tirano: ma a fondovalle stavano evacuando tutta la popolazione, in vista della tracimazione controllata, che doveva avvenire il giorno seguente..........

Ed allora per evitare tutta l'Engandina e rientrare dal Brennero, tentai la carta Gavia, e debbo dire che la Golf si comportò egregiamente, anche per la strada sterrata che faceva più presa, ma era comunque neve bagnata, perchè feci da guida ad una famiglia svedese, con una Volvo, che riuscì anch'essa a salire il passo, dove invero la neve cominciava negli ultimi 3 km. di ascesa: furono talmente riconoscenti gli svedesi che, una volta a Ponte di Legno, vollero fermarsi e capendoci in uno scolastico inglese, mi offrirono uno spuntino con il caffè ad un bar...........

Seguii poi, alla TV, la tracimazione del lago, con la telecronaca del compianto Paolo Frajese...........

Non vi sono spunti interessanti sino al gennaio del 1990, o meglio preferisco non ricordare il 1989..........e dunque vedremo che succedrà dopo!

Massimo

massimo.z
00lunedì 30 marzo 2015 21:48
.............il temporaneo abbandono delle Golf: il Vitara............

Era quasi di fatto terminata la mia lunga avventura della vita che mi aveva accompagnato per 10 anni, sino ai 37, con il lavoro che tanto mi appassionava...........

Per una serie di motivi che non sto qui ad elencare, decisi di trasferrmi definitivamente ad Acquabianca, e comprai a gennaio 1990 una Vitara 1.600 a benzina: era appena stata messa in produzione e la acquistai nuova, perchè la mia contabilità lo esigeva............

Ne posso parlare bene di questo mini SUV, 4 ruote motrici non permanenti, una bella linea: la presi chiusa e bianca, e debbo dire che aveva una guida sublime..........


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Tutte le auto hanno dei difetti che più o meno riscontriamo guidandole: il Vitara, grazie anche all'uso che ne facevo su ad Urbe ( perchè dal marzo del 1990 presi un bar a San Pietro e ivi mi trasferii definitivamente ad agosto) su percorsi misti, sbandava paurosamente in curva sul bagnato: più volte mi ritrovai traverso, e via di controsterzo, pur non andassi a velocità particolarmente forti.............

La tenni sino a maggio e la cedetti al mio amico Celestino, come tante volte avevo fatto con altre auto!

Ho poco da narrare di quei 5 mesi, che mi portavano a lavorare in autosalone per tutta la settimana, ed il sabato e la domenica al bar: debbo dire che questa nuova avventura mi divertiva, mi seppi calare nelle vesti del barista ottimamente, arricchii l'arredamento e passai, come in seguito racconterò, con un'altra vettura, una bella estate!

Massimo
massimo.z
00martedì 31 marzo 2015 22:04
................il Land Rover Defender..............

Dunque, con l'agosto del 1990 inizia un nuovo ciclo della mia vita: il trasferimento ad Acquabianca diviene definitivo, ma tengo ancora sino a dicembre l'appartamento a Sestri............

Potrei dire tutto od il contrario di tutto, ma se allora presi quella decisione, non fu impulsiva, ma meditata, dovrei ora non lagnarmi, ma gli anni passano, e questa storia delle auto ha tirato fuori un lungo pezzo della mia vita: ora sto invecchiando, questa è la dura realtà!

Un mese prima di andarmene da Sestri riesco ad acquistare un Land Rover Defender 2500 cc. TD, blu chiaro da una ditta farmaceutica di Cuneo, praticamanente nuovo con soltanto 13.000 km: un gioiello, anche e soprattutto per il fatto che aveva i bloccaggi sui tre ponti, invece che soltanto sul ponte centrale, come hanno quasi tutti i Defender e, naturalmente, nulla divenne impossibile con quel mezzo tra le mulattiere dell'appennino................


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Era davvero incredibile la sua potenza nelle strade sterrate, ma che dico, nei terreni e salite o pietraie o guadi: per tutto il tempo che lo tenni, credo di averlo venduto nel 1994, prendendo in permuta un Suzuki 410 JLX, mi dedicai al fuoristrada, in tutte le stagioni: memorabili furono la puntata a Catazzè, con 20 cm. di neve o nella Mussa con altrettanti cm. sulla lunga strada sterrata, una mulattiera insomma.............avevo anche un verricello che mi aiutò parecchie volte, quando mi trovai in vera difficoltà: andavo sempre con amici di quassù, o con altri fuoristrada, ma bando allamodestia, ero io il migliore, anche perchè avevo un mezzo che era davvero di una potenza incredibile..........

Ho appese ai muri delle case delle fotografie dei fuoristrrada che feci: impareggiabile!

Grandi soddisfazioni in fuoristrada, e non ebbi certo problemi con la neve, visto che uscii dal Poggio con 60 cm. di neve farinosa il 9 dicembre del 1990: praticamnete, con le ridotte, faceva da spartineve: un mezzo fantastico, ma senza alcun dubbio piuttosto spartano e poco propenso alle autostrade o la città...........

Avevo nel frattempo venduto il bar, e mi dedicavo a lavorare nella ristrutturazione della casa, con l'aiuto di mio papà e Laura, con cui stavo da 3 anni e qualcosa in più,........lei rimase in cinta all'inizio del 1995, e quell'inverno fu tremendo: 7 metri e 62 cm., una fine gennaio/inizio febbraio da paura, con neve a metrate, farinosa e freddo, tanto freddo...............ma allora avevo 42 anni, ed a 42 anni si possono sopportare tanti disagi e fatiche, con strada sterrata e una turbina da 14 cv.........se ci penso...........

Non feci mai lunghi viaggi con il Land Rover: l'unico, in compagnia di una dolce ragazza, quando andai a Reggio Emilia a prendere Winter, cucciolo samoiedo ( come Cora) che mi fece compagnia per 13 anni: era il novembre del 1990..............

Questa lunga storia è quasi alla fine, i giorni, i mesi, gli anni corrono veloci, e noi non sappiamo apprezzarli come dovremmo, anche se qualcuno non si adopera certo per addolcire un poco la vita...........

Ora restano soltanto i Golf nella mia vita...............

Massimo

massimo.z
00domenica 5 aprile 2015 23:11
..............Golf III° serie.............

Nel 1995 rientrai nel mio mondo di lavoro, pur abitando al Poggio: allora fu difficile rientare, anzitutto perchè non potevo aprire un nuovo autosalone partendo tutte le mattine da quassù, e dunque pensai, di improvvisarmi commerciante, passare dall'altra parte della barricata, e faticai davvero tanto per riacquistare la fiducia dei miei commercianti e servirli direttamente dalla Liguria, senza che essi salissero a Genova: una fiducia reciproca, figlia di quella antica, durante la quale mai avanzai un pagamento e mai feci il furbo con loro...............

Acquistai da una ragazza di Busalla una Golf serie III°, una GTD con 75 cv. e motorizzazione 1781 cc.: ricordo che doveva disfarsene perchè aveva bisogno di danaro, e senza lucrare più di tanto, la comprai a buon prezzo..................era verde scuro metallizzata, con gli alzavetri ma ancora senza airbag, credo di ricordare...........


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Non mi trovai a mio agio, non mi sentivo appagato dalla vettura che aveva anche una scarsa presenza, e difatti non sfondò per nulla nel mercato italiano..............

Da quel 1995 al 1999 cambiai spesso vettura, ma da narrare ho davvero poco: Riccardo cresceva, avevo anche da lavorare quassù per l'inverno, o tagliare o trinciare il fieno d'estate, e fortunatamente non dovevo timbrare nessun cartellino , e quindi ero piuttosto autonomo...............

Una certa tristezza mi accompagna stasera, è forse perchè mi sto avvicinando a grandi passi al presente, che certo eclatante non è..........e gli anni che passano impietosi!

Massimo
Gianni Sperone
00lunedì 6 aprile 2015 07:47
Che fai...?

"...Una certa tristezza mi accompagna stasera, è forse perchè mi sto avvicinando a grandi passi al presente, che certo eclatante non è..........e gli anni che passano impietosi!...


Che fai amico dell'erto monte? Mi sottrai i pensieri con le parole...?

Anch'io, più procedo verso il presente cronologico nell'auto-story...più perdo la voglia di proseguire.
E temo proprio che, a differenza del circoscritto anno di leva, questa finirà con l'interrompersi. Quando io stesso non lo aspetterò.
Con anche troppi perché.

At salud!

Gianni S.
massimo.z
00lunedì 6 aprile 2015 18:26
.....................Golf IV serie......................

Nell'autunno del 1999 acquistai una Golf TDI 110 cv., rigorosamente 5 porte, con motorizzazione 1896cc.: ad una prima vista sembra che ricalchi i tratti della precedente, ma ora è più contenuta e tondeggiante, senza quei fanalini ottici orribili inseriti nei paraurti..............

Ma è soprattutto internamente che la versione IV si eleva da quella precedente: sedili in velluto, cruscotto più ampio e ben disposto, con tutte le spie necessarie, abitacolo spazioso ed elegante e soprattutto, con una ottima visuale: 6 airbag, ESP e varie versioni anche con 115 cv. e 6 marce..............


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Era grigia come questa reperita sul web, e percorsi 243.000 km., facendo oltra ai normali tagliandi, due volte la cinghia di distribuzione, un vero rompicapo per i meccanici, tanto la stessa risultava infilata in un luogo talmente scomodo da dover smontare mezzo motore..............

Andai su è giù per l'Italia in ogni stagione, e sempre dai miei commercianti di autovetture, e con l'avvento del p.c. e la conoscenza di molti forumisti, abbinavo una visita un pò a Porto San Giorgio, quando scendevo a Bari, da Vittorio, una a Castelluccio da Pasquale ed a Campobasso da Gianfranco ed Eugenio.................

Quando andavo a Napoli e Catania, passavo a trovare Fabio di Torre Alfina, Angelo e talvolta il pisanaccio Nerelli...........

Ricordo una notte lungo la Salerno/Reggio Calabria: un buio inquietante, luci di paesini arroccati su pendii o montagne, pochissimo traffico, e quelle salite e discese proprie della stessa autostrada, con lavori in corso perenni, ed una velocità tra i 140 ed i 160 all'ora, per essere al traghetto alle 8.00 del mattino...........

Si lavorava, e molto a quel tempo, ed i miei 47 anni mi confortavano: ogni tanto ero in preda allo sconforto, chissà poi perchè, ma questa è la mia malattia ( e fosse solo questa)............ed un giorno arrivai sino a Voghera, diretto a Bari......................e tornai a casa, preso da una depressione inquietante.............

In quel fine 1999 fui operato alla cistifellea ed acquistai il trattore con la turbina da 160 cm., dopo aver finalmente risolto i problemi del passaggio e dello sgombero: quindi attendevo, all'inverno, i periodi di alta pressione, e quando il Bonino mi dava il via, partivo per l'ennesimo viaggio al sud Italia.........

Alla fine del 2001 cedetti quella splendida vettura, che mi diede soltanto soddisfazioni, anzi la lasciai direttamente a Catania, e tornai a casa in aereo..........

Già, Catania: o meglio Giarre, dal mio caro ed onesto Marcello, persona squisita, galantuomo e la parola per lui valeva più di mille contratti: lo sento ogni tanto, è in pensione e passa il suo tempo facendo passeggiate o partite a tresette..............

Negli anni seguenti, e sino ad arrivare al 2005, cambiai diverse Golf, tra le quali un 101 cv. nero, che mi sfasciarono proprio al bivio di casa mia: era ferma la vettura, in attesa che arrivasse Riccardo da scuola, ed un camioncino sbandò in discesa sul ghiaccio, sbattendo imperiosamente sulla Golf..................

Insomma, ne cambiai parecchie in quell'arco di tempo..............

Massimo
massimo.z
00martedì 7 aprile 2015 19:49
.............la Golf V° serie....................

Non rientra nella hit delle Golf da me possedute, e non va neppure sul podio, questa Golf 5, che comprai nel novembre del 2005, con motore 1968 cc. e 140 cv............

Le Golf debbono piacermi, debbo riuscire ad avere una guida semplice e sicura, ed i vari scodamenti, neppure a velocità alte, lungo il passo del Faiallo, già mi arrecavano disturbo: e non mi entusiasmava neppure come linea..................

Era grigia argento, come questa:


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Nel frattempo, Laura aveva cambiato parecchie auto, tutte di piccole cilindrata, quando nel 2001 le acquistai un Land Rover defender bianco: stupendo, con pochi km., e quindi avevamo anche una vettura con 4 ruote motrici indispensabile per vivere quassù!

Lo ricordano molti del Forum, perchè una domenica vennero a trovarmi i 6 ( Fabio di Garessio, Fabrizio, Angelo, Giovanni, Stefano di Pavia ed il Bonino) e con il Land Rover andammo verso la Catazzè!

C'è un post, chissà dove, che racconta quella giornata: e la domenica successiva vennero al Poggio Gianni, Vittorio, Danilo e l'immancabile Bonino...............

Era il 2004, in ottobre..............


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Ma questo Land Rover mancava dei bloccaggi sui tre ponti, e dunque in condizioni di estrema difficoltà, non riusciva a salire strade sterrate e neppure il Fratin, con 35 cm. di neve ( vi ricordo che con l'altro ed i 3 blocchi uscii da casa con 70 cm): mi incazzai e non poco una notte di tempesta, perchè dovevo andare a prendere lo spartineve in Vara e fare la provinciale.................dovetti fare il giro da Martina, perchè non c'era stato verso di farlo salire lungo il Fratin..............


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Tornando alle Golf, la serie V la tenni soltanto 18 mesi, perchè la vendetti ad un amico ( aveva soltanto 54.000 km.) e.............

Massimo
massimo.z
00martedì 7 aprile 2015 21:55
............il periodo dal 2007 al 2011.................

E così siamo giunti al penultimo atto di questo racconto che, appena terminato, salverò sul mio hard disk portatile, affinchè, quando non ci sarò più, chi lo sa, mia figlia o mio figlio, ed i miei nipoti leggeranno, potranno dire: " il nonno, mamma, quante cose ha fatto nella sua vita?"..................ma basterà leggano la storia della mia vita ed i diari antichi ma ben conservati, ed avranno forse una risposta...........

...........se riuscirete a capirmi............

Avevo scritto che tenni la Golf V per soli 18 mesi, ed in effetti feci un passo all'indietro, acquistando una bella Golf IV serie blu metallizzata, un TDI 140 cv. 4 ruote motrici, che mi diede come quella precedente, delle grandi soddisfazioni: incollata a terra, anche per via della trazione integrale, e finalmente potevo tornare a casa un poco più tranquillo, quando il cellullare squillava e mia moglie mi avvertiva: sta nevicando...........

Con un 4 motion, sino a 10 cm. potevo salire e scendere il Fratin, che ricordo ha una pendenza max. del 15%: una salita vera..........


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Questa fotografia ve l'ho messa volontariamente così: sporca con la targa illeggibile.................chii riesce a leggerla?

Questo perchè debbo necessariamente raccontarvi un episodio vissuto con questa gran 4 motion: un mattino, nei pressi del casello di Novi Ligure mi si affianca una pattuglia della Stradale con una 147, e mi fa segno di accostare...........

...............il sovrintendente mi chiede i documenti e di scendere, seguirlo sino al posteriore della Golf: ricordo bene che mi disse se mi sembrava il modo di andare in giro con la targa in quelle condizioni ed illeggibile, ed io mi giustificai dicendo che abitavo in montagna, ed il sale, la neve ed il fango erano la normalità lassù!

Mosse la testa, mi riconsegnò i documenti e mi disse: " veda di lavare almeno la targa.............e presto.........buongiorno!"

Ehilà, mi è andata bene pensai, e non mi passò neppure per la testa lavare la targa, che mi proteggeva da eventuali autovelox nascosti, o da vigili a piedi, se nel caso commettessi qualche infrazione: ricordo che in quel periodo avevo soltanto 8 punti sulla patente...............ma facevo anche 400 km. al giorno, tra Genova ed il Basso Piemonte e la valle Scrivia..........

...........era un venerdì, febbraio credo!

Il lunedì attorno alle 13.30, dopo un'intera mattinata trascorsa negli autosaloni della val Bisagno, dopo l'ora di pranzo ( che avevo saltato ed avevo in cuore di consumare qualcosa a Busalla) entro in autostrada al casello di Genova ovest, pochi metri ed una pattuglia della Stradle mi ferma, affiancandomi..................

......................per poco non mi venne un colpo appena vidi scendere lo stesso sovrintendente del venerdì precedente............

Ricordo che oltre a chiedermi i documenti, mi fece scendere, aprire il baule, prendere uno straccio e pulire la targa: il tutto in religioso silenzio da parte mia!
Scese anche il giovane autista, e parlando, mentre controllava i documenti, accennai al fatto che da li a due giorni avrebbe nevicato, e sarebbe tutto punto e daccapo, e credo accennai qualcosa sulla meteorologia: ebbi la curiosità del giovane agente, parlando dopo dal finestrino della volante, dove i due poliziotti si sedettero per controllare sul computer la vettura, perchè doveva andare a salerno due giorni dopo, e mi chiese maggiori notizie sul tempo che avrebbe fatto.............

Non mi dilungo: il sovrintendente cercò sul suo prontuario e mi commise 49.0 eur di multa..............

Prima di salutarmi mi disse: ho notato che percorriamo sovente le stesse autostrade, vediamo se in seguito riusciamo ad evitare di tornare su questa storia!

Quel Golf IV serie 4 motion con 258.000 km. fu l'ultima vettura che vendetti al mio caro commerciante Marcello, perchè poi andò in pensione.........

Dimenticavo che con il Golf IV andammo a Roma, in Puglia, in Pusteria, Austria, Svizzera, eppoi sui laghi a nord del Po, eppoi in Valtellina ed in Germania: insomma sino all'inizio del 2008...........

Acquistai usata un'altra 4 motion, nuovamente serie V, e la stessa vettura mi diede le impressioni negative della prima che avevo avuto, eppoi i suoi viaggi principali cominciavano ad essere...............


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Massimo
massimo.z
00martedì 7 aprile 2015 22:42
.................la conclusione........................

...........già, cominciavano ad essere Poggio/Milano e ritorno: così andò sino al 2013 per la malattia di Laura...............

Dopo il 2008 non andammo più in vacanza, se non 5 giorni in centro Italia, passando da Vittorio a Porto san Giorgio...........

A Laura diedi, dopo la vendita del Land Rover, una Panda 4x4 bianca del 2001, con 60.000 km.: un drago nella neve, con le gomme chiodate saliva e sale anche questa che ho tuttora, salite impegnative anche con 25 cm. di neve, farinosa comunque...............


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Ricordo una notte, erano le 4.30 del mattino, ed ero in servizio sullo spartineve: nevicava abbondantemente e copiosamnete, quando mi diede il cambio il mio collega...... mi apprestai a tornare a casa: sebbene la provinciale fosse pulita ( o perlomeno transitabile con un 4x4), la comunale del Fratin era quasi intransitabile.......... credo che quasi 30 cm. fossero a suolo, e neppure neve farinosa!
Arrancai in salita e riuscii ad arrivare al colle della Vassuria: è fatta pensai, ora è pianura e discesa...............ma esagerai quando pretesi di fare la mia salita: ero arrivato quasi allo scollinamneto, quando la Panda mi si fermò.............forse ho sbagliato i tempi di risalita, forse era impossibile...........

Avrei potuto lasciare la Panda in fondo alla strada e salire a piedi e prendere il trattore con la turbina, con un poco più di saggezza.......

Fatto sta, che per recuperarla si alzò Laura ( con i punti al seno) e Riccardo ( che aveva 14 anni), e dopo un'ora, sotto una bufera di neve e vento, riuscimmo a tirarla fuori.......anche perchè quella nevicata continuò, e dopo aver operato ai ripetitori e sulle strade vicinali, ripartii con lo spartineve.............era l'inverno 2009/2010...........

E siamo ai giorni nostri: una Golf VI, bianca, 1600 cc. TDI: non consuma nulla, è incredibile se guidata con tranquillità...................ottima come visibilità, ben piantata in curva, ma guarda un pò anche i tedeschi fallano: la motorizzazione 1600cc. monta una centralina Continental ( si, proprio quelli delle gomme), una EGV difettosa che di solito ti annulla la turbina attorno ai 70.000 km: già sostituita purtroppo, e fuori garanzia, ma la casa tedesca ha rimborsato il pezzo del costo di 700.00 eur: tutte le Golf, Audi e Polo con motorizzazione 1600 hanno questo difetto.............


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Dunque la Golf, la Panda 4x4 di mio papà, con pochi km. del 1997, ma con tante spese fatte per il lungo tempo che è stata ferma e la Peugeot 206 di Riccardo, del 1999: tre auto, tre assicurazioni, tre bolli, tre carburanti.............direte te li puoi permettere.........oh certo, non sono alla fame, ma sapeste quanti sacrifici..........in questo bel periodo di m.....a di questo paese.........con l'arrivo delle tasse, anche ingiuste ( per quanto mi riguarda, considerare II° casa la casa di mia mamma, ove lei ha la residenza...............esisteva un comodato d'uso

E così finisce questo racconto: non voglio scrivere sensazioni che in questo momento non ho..............

Semplicemente in queste pagine se ne è andato un lungo tratto della mia vita............

Massimo
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