1976
Elvis si esibisce all'
Hilton Hotel di Las Vegas alle ore 20 ed alle ore 1.
DINNER SHOW. Ore 20.
Durata del concerto: 60 minuti.
Abito indossato:
White Inca Gold Leaf.
Ad oggi esiste una registrazione amatoriale edita dalla
"Rainbow Records" nel CD del 2012
VEGAS VARIETY, VOLUME 9.
«Elvis arrivò in scena con venti minuti di ritardo. Scherzando, spiegò al pubblico che ci erano volute cinque persone per aiutarlo ad infilarsi nell'abito. Una donna gli urlò di spogliarsi. "Stai scherzando? Ci ho messo un'ora ad entrare dentro a questo vestito..."
Prima di cantare "My way" presentò al pubblico il padre Vernon e l'ex-moglie Priscilla, che era in compagnia dei suoi genitori».
MIDNIGHT SHOW. Ore 1.
Durata del concerto: 80 minuti.
Abito indossato:
White Suit With Red Phoenix.
Una registrazione amatoriale è stata pubblicata in
VEGAS VARIETY, VOLUME 2 (
"Rainbow Records", 2008).
«Di notevole interesse c'è da segnalare l'esecuzione di "Until then", un brano Gospel molto amato da Elvis, che in questa forma ha probabilmente conosciuto la sua unica esecuzione.
Qualcuno gli chiese di cantare "Moody blue", ma scherzò ancora dicendo di non avere mai sentito quella canzone. In compenso si esibì in una strepitosa versione di "Reconsider baby".
Quella sera erano in sala la sua ex-moglie Priscilla insieme ai suoi genitori, cui Elvis dedicò "My way". Elvis chiese loro di alzarsi per farsi vedere dal pubblico, ma dovette ripetere due volte l'invito all'ex moglie che alla fine si voltò verso di lui e lo salutò alla maniera araba. Salutò anche altri due ospiti: l'attrice Kay Stevens e la cantante Lola Falana. Le luci non trovarono le due artiste, cosicche, giusto per accentuare la sua acredine verso le attrezzature dell'Hilton, Elvis disse: "Hanno speso tre milioni per costruire questa sala ed un dollaro e mezzo per l'impianto audio e luci..."
Prima di concludere lo show, con grande umiltà, Elvis salutò il suo pubblico: "Non saremmo qui se non fosse per voi. Speriamo di avervi divertiti. Vi aspetto la prossima volta. Con la benedizione di Dio"».
Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".