In ogni caso...
Ecco ora, spiegata come meglio posso, la storia sui cartoni.
Tra una domanda e l'altra, mi e' capitato di chiedere, mentre la maggior parte della gente era distratta, se era vera la storia dei Cartoni Animati.
In quel momento Sergio Ambrosio e' caduto dalle nuvole e mi ha chiesto come diavolo facevo a saperlo. Gli ho risposto che manco io lo sapevo, ed e' vero. Chi ha sparso la voce in internet?
A prescindere da tuttio cio': circa un anno e mezzo fa, ancora prima della facenda PK2, la Disney Inglese, che si occupa delle serie TV a cartoni animati, manda a Milano alcuni lavori da fare per un futuro cartone animato di Pikappa. Vengono coinvolti nella sua realizzazione qua in italia alcuni giovani disegnatori alle prime armi, tra i quali Roberta Migheli. Il lavoro procede piuttosto in fretta e presto e' disponibile una breve anteprima gia' sonorizzata, tratta dal numero 0. Sia Roberta Migheli che Stefano Ambrosio sono stati a vederla.
Entrambi hanno notato che il problema principale era quello della voce e anche coloro che si occupavano piu' direttamente della cosa erano assai indecisi in materia. Dare a PK la voce di Paperino o dargli una voce "normale"? Entrambe le alternative sembravano abbastanza ridicole.
Tuttavia, mentre in Inghilterra si lavora alacremente per la realizzazione di questi cartoni, qua in Italia si comincia a parlare di PK2. Nel giro di qualche mese, dei cartoni non se ne parla piu' e non se ne sa piu' niente. Attualmente, dicono, non se ne sa piu' di quanto se ne sapeva un anno fa. <
>ma questo probabilmente suonava piu' come un "e' pressoche' impossibile che" <>. Ma alla mia domanda se non c'era per caso un legame tra l'approdo di PK in TV e la nascita di PK2, che sembra adattarsi cosi' bene ai teleschermi, Stefano Ambrosio non ha praticamente risposto <>.
In ogni caso, quello che mi e' stato spiegato chiaramente e' che un'ipotetica serie TV di PK *in Inglese* sarebbe qualcosa di davvero importante. Infatti, la Disney si e' ripartita il mondo in tre "Sfere d'Influenza": l'Europa spetta all'Italia, il Sudamerica al Brasile e il resto del globo agli USA. Da sempre i "traffici" di personaggi e trame avvengono pressoche' a senso unico: USA-Europa, USA-SudAmerica. Importare un personaggio Italiano negli Stati Uniti e' da sempre stato moooolto difficile. Ma se i cartoni di PK venissero realizzati in Inghilterra, per cui in Inglese, allora verrebbe da se' l'approdo sul mercato americano, il che sarebbe decisamente una grossa modifica degli equilibri geo-politici della Disney.
Da come la metteva Stefano Ambrosio, pare che da qualche tempo legemonia Americana si stia affievolendo anche in campo fumettistico e i cartoni di PK potrebbero essere l'arma decisiva per modificare gli equilibri fra le tre Disney in favore dell'Italia.
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Wago, wago@iol.it, www.eclypse.f2s.com
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