Saturday - October 11, 2008
Mind the gap tour 2008
Premessa: questo report non riguarda solo il concerto. Riguarda tutto il nostro viaggio. Dall’arrivo, alla partenza. Quindi i posti Queen-related ma non solo. A voi la scelta di leggere il tutto.
Buona lettura.
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La annunciata trasferta inglese inizia con un colpo di scena. L’amico GSTQ deve dare forfait per motivi familiari. Ci spiace molto e gli siamo vicini.
Si aggiunge alla truppa Luca Queenobsession, entusiasta come un ragazzino! Ma con una terribile paura di volare.
L’avanscoperta della truppa, o la testa di ponte se preferite un termine più militare, sbarca a Londra nel primissimo pomeriggio dopo un tranquillissimo viaggio. Inutile nascondere che c’era un po’ di ansia per il volo da parte mia ma che dopo pochi minuti era passata.. anzi, volare è proprio bello.
Anche luca e Cinzia, la terza componente della truppa d’invasione, hanno volato senza problemi ma la paura del volo non li ha abbandonati… ci faranno l’abitudine.
Arrivati a Stansted (che pare essere vicino a Knebworth Park…utile per la prossima trasferta) decidiamo di fare uno spuntino e mi accorgo che il mio inglese è ancora a livelli accettabili, tanto che riesco a capire cosa mi dicono i sudditi di Enrico VIII (il re, chi più re di me…seconda strofa tale e quale alla prima…).
Tre panini, due coke e soprattutto una bottiglia di aranciata che tornerà buona in seguito.
Usciti dal terminal prendiamo il bus per londra (non fate lo stesso errore, usate il treno) che causa traffico impiega quasi due ore.
Però permette di avere un primo impatto con Londra, passando dall’aperta campagna, dove dimorano centinaia di ruminanti pecore, la periferia con le prime case, i primi parchi, i primi palazzi.. si passa nel centro, attraversando Oxford street gremita di persone e si arriva a Victoria Station, a pochissimi passi da Duckingam, ops, Buckingam Palace… si scende e ampiamente soddisfatti della zona in cui abbiamo trovato l’ostello, ci rechiamo a quello che sarà il nostro quartier generale nei tre giorni Londinesi.
Il tutto non prima di aver scoperto che la nostra Cinzia, ha la buona abitudine, come tutti gli abitanti di Cepagatti di non usare i tappi delle bottiglie. E cosi, pensa bene di mettere la bottiglia di aranciata di cui sopra nella borsa metà aperta.
e di festeggiare l'arrivo in inghilterra innaffiando giubbino, cellulare e chi più ne ha, più ne metta, di delicata Fanta d'annata.
Capiamo subito che Cinzia non ci farà dormire sonni tranquilli..
Torniamo a noi e al nostro ostello. Si parlava dei festeggiamenti per la zona centralissima.
Non l’avessimo mai fatto!!!
Con un ingresso in pieno stile inglese, l’Astoria hostell si dimostra essere un posto decisamente al di sotto delle nostre aspettative. Una recepition scarna e misera, divani dimora di acari, ragazzini ubriachi che strimpellano una chitarra… ci consegnano le chiavi e andiamo a vedere le camere.
Di queste nessuna sorpresa… anzi, una piacevole… due pseudo lesbiche nella camera di Cinzia… invidia!!!
I bagni sono il vero schifo dell’ostello, di ridotte dimensioni ed uno per piano cosi come le docce.
Insomma, l’ostello è una topaia.
Anzi, Topaia è un complimento… un topo se avesse un briciolo di dignità non ci andrebbe nemmeno per morire.
Ma tanto, lo si usa solo per dormire. E costa pochissimo, quindi va bene cosi!
Sorte migliore per Luca, in un hotel dall’altra parte della strada.. ma a prezzi per me eccessivi.
Raccolte le nostre carabattole iniziamo il nostro tour. Decidiamo di aspettare Fiammy, Roberta, il milionario e rogerina84 per andare a Garden Lodge.
Si parte della stazione con un nome che è diventato il tormentone del viaggio.. Pimlico..o Pimlaico, o Paimlico..o Paimlaico..
Decidiamo di andare in centro ed esattamente a Leicester Square dove, a detta dell’Ossesionato dai Queen, dovremmo trovate i ticket per la manifestazione di carattare culturale a cui abbiamo deciso di assistere in serata. Il musical We Will Rock You.
Acquistiamo I ticket alla spropositata cifra di 35 UK Pounds.. e meno male che pare siano scontati.
Ma si è a Londra, c’è il Musical che regna da anni, che fa sold out dal 2002.. un fan dei Queen non può non andare a vederlo.
Dopo pochi metri da Leicester Square, arriviamo a Piccadilly Circus che dal vivo non fa l’effetto che fa di sera con tutte le insegne illuminate. Certo che è affollatissima, trafficatissima.. un bel luogo, pullante di vita.
Sicuramente da vedere.
Pensiamo di andare a vedere Carnaby street, ma poi l’esigenza di Cinzia di recuperare qualche sterlina (infatti aveva ben pensato di venire in UK senza) ci porta fuori strada, lungo Waterloo Road (gli inglesi, a differenza dei franchi, ricordano, pure con enfasi, quella battaglia).
Percorriamo quindi questa strada che ci conduce in un altro luogo famoso di Londra. S. James Park, uno dei grandi e magnificamente tenuti parchi della capitale.
Attraversiamo The Mall (su cui torneremo in seguito) e attraversiamo questo polmone verde.
Rimaniamo impressionati dal fatto che nel pieno centro di una città da oltre sette milioni, a pochi metri dal palazzo reale, vi siano spazi del genere, abitati da scoiattoli, anatre, cigni.
Un luogo dove i Londinesi si recano per riposarsi nelle pause lavoro o nel week end.
Continuando la nostra camminata attraversiamo un complesso di edifici governativi, infatti non incontriamo turisti. Ma dopo pochi metri svoltato l’angolo ci troviamo di fronte ad uno dei panorami più famosi del mondo. Il monte Rushmond!
Ah no, questo è un altro racconto.
Di fronte a noi si staglia imperioso il profilo del Big Ben e del palazzo del Parlamento. E un paio di cabine telefoniche rosse che non fanno mai male.
Ci avviciniamo al complesso. Ovviamente non entriamo, non ne avremmo il tempo. Ed i soldi.
Ma l’impressione esterna è di grande maestosità. Per chi è appassionato di storia britannica o è comunque affascinato dall’impero britannico o semplicemente incuriosito da questa grande nazione, il palazzo del parlamento rappresenta degnamente il tutto.
Il big ben, la camera dei Lord, il governo ombra (non il surrogato farlocco che si sono inventati in Italia).. Ladies and Gentleman.. il Parlamento!
Per ora mi/ci basta semplicemente una visita esterna. Per l’interno ci regoleremo in futuro. E ne approfittiamo per qualche foto, tra cui questa artistica..
Nel frattempo, si sono fatte le sei.. il Big Ben se lo ricorda intonando la famosa melodia.
Che mi ricorda seduta stante il cartone animato Lovely Sara, dove questa sfigatissima bambina, in origine ricchissima e iscritta ad un college rimane orfana e viene tiranneggiata dalla temibile Miss Mincy.
Il cartone iniziava con il Big Ben. E ricordandocelo, iniziamo a canticchiarne la sigla d’apertura...
fino a giungere all’Abbazia di Westmister, uno dei luoghi a cui i Londinesi pare siano piu’ affezionati. Dopo i pub, a mio avviso.
Anche la visita di Westmister è solo esterna ed è un peccato.
Ma anche da fuori il tutto appare maestoso.
Nel frattempo Luca e Cinzia, non abituati al passo svelto ed incessante del Cosmic Director (ribattezzato cosi all’arrivo nel regno unito) iniziano ad accusare un po’ di stanchezza.
Si riposeranno da li a poco.
E' infatti ora di recarci al Dominion Theatre.. scendiamo nella metropolitana e sbuchiamo fuori a Tottenham Court. Appena messa la testa in superficie veniamo accolti dalla mega statua di freddie che da il benvenuto al teatro.
E decidiamo di fare una foto di gruppo...
sarà questa infatti una delle prime location queen related che vedremo.
Il Dominion Theatre è molto bello, elegante e grande.
al piano superiore una mostra fotografica di freddie.
Lo spettacolo è piacevole ma troppo lungo a mio avviso. con l'intervallo dura tre ore.
L'impressione che ho avuto non è stata troppo entusiasta.
Spettacolo piacevole, buona musica e buona scenografia.
ma per il resto, non lo trovo nulla di che.
Non mi spiego il successo clamoroso che ha avuto.
evidentemente da ricercare nell'amore per i Queen da parte degli inglesi e da parte degli stranieri, per quest'ultima mista ad una buona dose di curiosità.
finisce lo spettacolo, parliamo qualche minuto con due addetti al teatro (uno dei quali pare abbia visto il concerto di budapest) e stravolti ci dirigiamo verso la tube per tornare all'ostello/hotel per la nostra prima notte Londinese.
Avviso i compagni di viaggio che il giorno seguente si sarebbe camminato parecchio. Uomo e donna avvisati, mezzi salvati!