[Morgana] La prima trilogia

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LK
00martedì 28 giugno 2005 19:32
Se qualcuno crede che la scelta di descrivere tre volumi (usciti rispettivamente a marzo 2003, gennaio 2004 e giugno 2005) in una volta sola sia frutto di scelte ponderate e non di colpevole pigrizia triennale, mi contatti: ho una fontana in quel di Roma da vendergli.

Vero è, però, che i fatti narrati nei tre volumi sono strettamente collegati, tanto che se il primo lasciava con molte domande e il secondo chiariva qualcosa, aprendo nel contempo altri interrogativi, col terzo (e soprattutto con la successiva rilettura della trilogia) si ha l'impressione di aver conquistato non tutte le certezze, ma i mezzi per poter capire meglio quanto successo in passato e quel che potrebbe riservare il futuro.
Ciò non toglie che ci siano ottime probabilità che nella seconda trilogia (o già nel prossimo volume) le cose vadano esattamente al contrario di come ci si aspetta.

The story so far:
(ovviamente, quanto segue è [SPOILER] per chi dovesse ancora leggere i volumi)

[vol. 1 - Tra cielo e terra]



In breve:
Morgana e Rosso devono rubare un aggeggio, ma lei si perde in scrupoli e sboronate, ergo quello che potevano fare in 5 pagine non riescono a farlo in 56 e, per di più, il coso finisce in mano a Voort, ex fidanzatino di una gioventù di cui lei ricorda ben poco.

In lungo:
Anno 1311 dopo Dario, Naar, scuola imperiale: due bambini, Thor e Alix progettano il loro futuro sul trono di Dario con la tranquilla certezza che deriva dall'ignorare inganni e intrighi di potere, quegli stessi intrighi che porteranno ben presto alla distruzione della scuola e al fortunoso salvataggio di Alix da parte di un robot dal design caratteristico...
Quindici anni dopo: durante l'assedio di Deneth Skaag, due cavalieri sfuggono ad un inseguimento e arrivano all'accesso al fiume sotterraneo che porta alla città.
Si tratta di una donna, Morgana, e di un krritt (una specie di topo antropomorfo quadrumane), Rosso che, guidati da un misterioso personaggio, Merlino, si appostano appena fuori dalla barriera magica che protegge la città e attendono che venga levata (per permettere una sortita dei cavalieri Sieth) per introdurvisi.
Una piccola digressione sull'assedio in corso: Deneth Skaag una volta si chiamava Kranak ed era abitata da quelli che ora cercano di riconquistarla, i Tromak, mentre i Sieth, che vivevano sotto terra dai tempi di una non meglio specificata guerra dei cent'anni, l'hanno conquistata per farne un avamposto nella loro risalita in superficie e la proteggono grazie al vaso di Kan Xian, un artefatto magico al cui contenuto sono molto interessati i nostri protagonisti.
Tornando a loro, dopo aver risalito uno dei pozzi della città, vengono presi per spie e rinchiusi in carcere senza sentir ragioni, soprattutto dopo che Morgana ha umiliato il capitano Angelo, un "pezzo grosso della guardia".
Non ci restano per molto: vengono liberati da Merlino, che si scopre essere una sorta di androide capace di manipolare il tempo (e per di più, lo stesso essere che aveva portato via la piccola Alix dalla scuola in fiamme), e invitati a finire il lavoro per cui sono arrivati in città, ovvero rubare l'arcano contenuto nel vaso di KX.
Morgana, spinta dalla sua educazione ai valori della casta dei guerrieri e dal sapere che "il loro nemico" è nei pressi della città, ottiene ancora un giorno per procurarsi quanto deve senza compiere un furto, recupera le proprie armi e si presenta al principe della città, offrendogli la propria collaborazione per forzare l'assedio e raggiungere gli altri clan Sieth, in modo da scatenare una guerra santa, a patto che porti con se la reliquia.
Mentre il capitano Angelo e i sacerdoti custodi del vaso reagiscono in modo non proprio composto all'idea di lasciare la città senza protezione, arriva una delegazione Tromak, guidata da Voort, ovvero il nemico di cui si parlava prima.
Altra digressione: anche lui molto interessato all'arcano (che fisicamente è un coso grande abbastanza da stare agevolmente in una mano, dall'aspetto piramidale), Voort s'è intromesso nell'assedio fornendo tecologie belliche ai Tromak, nonostante l'embargo imperiale... ci sarebbe anche un'altra cosa: come si intuisce dalla cura con cui tratta la stessa treccia di capelli che Alix aveva donato al suo amico prima dell'incendio della scuola, Voort è il piccolo Thor, non defunto come si credeva, ma cresciuto e diventato un negromante.
Una volta al cospetto del principe dei Sieth, Voort sfodera un gas, letale solo per il suo seguito di Tromak, e lo offre in cambio del vaso.
Mentre il principe ci pensa sopra e Morgana e Rosso fanno il punto della situazione, concludendo che è l'ora di rubare l'arcano "perchè l'intento lo vuole", Merlino fa rapporto da un'astronave in orbita nei pressi del pianeta a una certa Sophia, che sembra saperla lunga un po' su tutto (ad esempio, tiene a ribadire che Morgana è l'unica scampata all'eccidio della scuola e capace di pedroneggiare le armi nere e l'eredità di Dario) però ignora la questione di Thor-Voort.
Intanto Morgana e Rosso sono penetrati nella torre dov'è custodito l'arcano e hanno convinto il principe a seguire il piano proposto in precedenza; così la cavalleria Sieth esce dalla città e attacca una delle batterie di cannoni Tromak, Voort manda al diavolo l'ambargo e si precipita alla torre, trovandola vuota mentre, coperto dai fumogeni, il gruppo di Morgana si impadronisce dell'altra batteria di cannoni ed elimina sia la prima che il comando nemico, per poi raggiungere un terzo gruppo oltre il perimetro della città.
Lì s'incontrano col principe ma vengono interrotti dall'arrivo aereo di Voort, che si mette a battagliare con Morgana, perdendo la treccia di capelli che teneva al collo.
Distratta da ciò che vede, quest'ultima viene salvata dagli arthag (robot dalla forma insettoidale) da Merlino (cascato lì da chissà dove) e spedita a inseguire Voort che inseguiva il principe che portava via il talismano... troppo tardi, però: Voort ha già preso l'arcano, lasciandosi alle spalle i Sieth morti.
Perso l'arcano, quasi persa la città (senza l'arcano sarà impossibile usare ancora il talismano, per quanto i custodi ci preghino sopra), ai nostri non resta che andarsene... non troppo lontano, visto che un'astronave imperiale incombe già su di loro.


[vol. 2 - Le acque immobili]



In breve:
I nostri eroi stavolta riescono a raccattare l'arcano, però ci tocca il documentario su krrittlandia e non riescono nemmeno a surgelare Voort. In compenso Sophia viene invitata a Forum.

In lungo:
L'Arianna viene fermata dall'incrociatore dell'impero deputato a mantenere l'embargo; appena attraccati, trovano Voort ad aspettarli e ai nostri, di nuovo sotto attacco degli arthag, non resta altro da fare che tentare nuovamente la fuga, superando gli scudi grazie a una distorsione temporale in cui Merlino ha avvolto la nave.
Mentre aprono e agganciano un "nodo" (una delle alterazioni spaziali che vengono sfruttate per collegare e viaggiare rapidamente tra i pianeti, grazie alla tecnologia dei Piloti) che li riporterà alla grande biblioteca, fanno il punto della situazione: Voort, che ha usato il suo rango all'interno delle forze imperiali per ordinare la loro cattura, possiede 5 arcani (e il potere che loro conferiscono) e, grazie alla configurazione di questi, potrà individuare dove sono custoditi gli altri, in particolare quello andato perduto.
A questo punto, interviene Rosso, che afferma di conoscere qualcuno su Krritt che può indicare loro dov'è l'arcano mancante; ogni discussione andrà però rimandata a dopo, dao che l'Arianna è appena arrivata a...
Europa, satellite di Giove e sede della Grande Biblioteca, ove Sophia li accoglie e li porta alla sala del solido (ovvero la sala in cui i 4 arcani in loro possesso vengono mostrati nel posto che dovrebbero occupare nella configurazione del solido) e chiede lumi a Rosso.
L'azione si sposta a Naar, il pianeta capitale dell'impero e sede della cattedrale celeste che ospita il consiglio dei presbiteri, il primo presbitero e l'imperatore Brom... insomma, il luogo ove si decidono le sorti dell'impero e in cui entriamo assieme a Voort, interrompendo il primo presbitero che sta rassicurando Brom riguardo alla saldezza del suo trono, in quanto è certo che non esistano pretendenti al trono sopravvissuti all'incendio.
Inoltre, il potere dell'imperatore verrà reso inattaccabile quando tutti gli arcani saranno in mano sua, cosa della quale si sta occupando Voort, che qui viene lodato per la sua dedizione alla causa dal primo presbitero.
L'unica forza ancora in grado di impedire la configurazione del solido a beneficio dell'imperatore è rappresentata dai bibliotecari, che il presbitero conta di stroncare presto con un'accusa di eresia nei confronti di Sophia.
Su Europa, Morgana va a trovare Merlino e, dal dialogo tra i due, si capisce come hanno acquistato questi nomi e, per caso, lei gli mostra la treccia di capelli presa a Voort, venendo a sapere che si tratta dei suoi capelli, di quando aveva 6 anni.
L'indomani, lui riferisce l'accaduto a Sophia che si preoccupa più che altro per la probabile vera identità di Voort e decide di andare a controllare di persona, rispondendo alla convocazione del consiglio dei presbiteri... ma prima passa a convincere (non che riesca completamente) Morgana che quella in possesso di Voort può essere una reliquia acquistata o regalatagli dal primo presbitero.
C'è ancora da andare su Krritt prima che ci arrivino le forze dell'impero: Merlino rimane in orbita per fermare eventuali nemici e gli altri due scendono sulla superficie gelata del pianeta.
Dal racconto del maestro di Rosso, veniamo a sapere qualcosa di più della storia del pianeta: piccoli e deboli, i Krritt vivevano in simbiosi con un'altra specie vivente, che dava loro il kith (una sostanza capace di vincere il freddo e la fatica) in cambio dei morti e di licheni... questo finchè non arrivò sul pianeta Dario e, col potere dell'arcano che portava, li rese più forti e resistenti, facendone il suo esercito per la guerra di conquista ma costringendoli a sterminare l'altra razza per appropriarsi del segreto del kith.
Dario usò l'arcano una seconda volta per sciogliere i ghiacci del pianeta e una terza per legare l'arcano stesso ai Krritt, poi scomparve, lasciando che l'impero venisse smembrato da lotte intestine (e poi dalla guerra dei cent'anni). I Krritt si sono trasformati in mercenari e si sono perse (almeno in teoria le tracce dell'arcano).
Mentre Morgana riposa, Rosso, anzi Krr Kapila, partecipa a un rito che, alla morte del suo maestro, gli conferisce il ruolo di guida dei Krritt e, il giorno seguente, porta Morgana alle le acque immobili, le gallerie che si sono formate durante l'ultima glaciazione del pianeta, da cui si può a raggiungere il tempio di ghiaccio.
Nel frattempo il nodo vicino al pianeta si attiva e ne esce la nave di Voort, insieme a un drago di fuoco, un mostruoso animale (?) che tiene occupato Merlino mentre l'altro scende sul pianeta.
Grazie alle sue abilità di negromante, Voort raggiunge in poco tempo le viscere ghiacciate del pianeta e ingaggia una lotta con Morgana, finalizzata, più che a prendere l'arcano, a recuperare l'ormai famigerata treccia di capelli.
Tra una cosa e l'altra, Merlino chiede di riattivare l'arcano, facendo sciogliere quasi istantaneamente le gallerie in cui si trovano i nostri, protetti da una distorsione temporale (mentre Voort sparisce tra i flutti) e poi di disattivarlo nuovamente.
Morgana e Rosso, ancora imprigionati sotto la superficie, vengono salvati dall'esplosione (calcolata al millimetro) derivata dal precipitare del drago di fuoco sul pianeta, così possono andarsene e rimandare le questioni ancora in sospeso al prossimo volume.


[vol. 3 - Le due fenici]



In breve:
Morgana gira mezza (o del tutto) nuda per gran parte del volume e, dopo che Voort l'ha legata, picchiata e le ha smontato il giocattolone, capisce chi è davvero e se lo sbaciucchia... quest'ultimo completa il puzzle ma non ha tempo di goderselo, visto che casca in una stella (cose che capitano).

In lungo:
Neanche il tempo di tornare su Europa, che arriva un messaggio di Voort, dal quale si nota che questo è vivo e vegeto (e la cosa stranamente non sembra spiacere a Morgana) e presenzierà al processo a Sophia.
Quest'ultima porta con se Merlino a Naar, ben decisa a rispedirlo indietro una volta accertata l'identità di Voort, Rosso ha da fare a Krritt e Morgana rimane a far la guardia agli arcani della biblioteca.
Nella sede del consiglio, i due incontrano Montego, uno dei presbiteri sul cui voto conta Sophia ma non colui che dovrebbe essere il primo inquisitore: intuito che si tratta di una trappola, Merlino torna indietro (anche nel tempo) ma non abbastanza per fermare Voort, già sceso sul pianeta, portandosi dietro, oltre all'esercito e agli arthag, anche i 5 arcani già in suo possesso.
A proposito, Morgana dov'è finita? Per una volta che si stava prendendo qualche ora di pausa su una specie di windsurf (ma neanche, sembra più una classe Laser, con due vele, però) le tocca piantare tutto, prendere a calcioni un po' di soldati e correre a recuperare spada e armatura... ma anche lei arriva troppo tardi e trova Merlino prigioniero del campo di forza emanato dai 5 arcani del suo acerrimo nemico.
Tornando al processo, già si sa che è una farsa... quel che non si sa e che viene in parte rivelato è l'uso effettivo che si può fare del solido costruito con gli arcani: ottenere il potere di Dario, l'ubiquità, e dare alla flotta imperiale il completo controllo dell'ecumene (che presumo sia un modo per definire l'universo abitato o comunque fin dove si estendeva il dominio di Dario prima della guerra dei cent'anni), cosa contro la quale Sophia mette in guardia il consiglio.
Il potere degli arcani è troppo grande e può portare alla corruzone: lo stesso Dario, dopo averlo usato, lo capì e, grazie alla tradizione dei piloti, forgiò le armi nere e disperse gli arcani... secondo il primo presbitero però, il sapere dei piloti è eretico e non va utilizzato.
Insomma, mentre i presbiteri si lanciano in dispute filosofiche, arriva la notizia che Voort ha messo le mani su tutti gli arcani e si procede al voto: con l'improvviso voltafaccia di Montego, il consiglio va in parità e la decisione passa al primo presbitero.
Quando Morgana si risveglia, ben legata e appesa a mo di crocifisso alla parete della sala dell'armatura, vede Merlino smontato e Voort con il "cuore del meccanismo" ancora in mano e, durante la tutt'altro che amichevole discussione che segue gli dice ancora una volta che i famosi capelli sono i suoi, scatenandone la rabbia (abbastanza da farsi strapazzare, ma non uccidere)
In un altro luogo, Rosso, in qualità di maestro dei Krritt, incontra il "primo fratello" dell'ordine dei custodi del testamento di Dario, che sembra in possesso di un quadro ben più ampio riguardo a ciò che avviene (o dovrà avvenire) nell'ecumene: si intuisce che costoro hanno "iniziato" Thor per prepararlo a diventare l'unico, ma lui s'era impadronito dell'arcano di Alessandra ed era fuggito nell'esercito imperiale... ora, tolta di mezzo Sophia, intendono iniziare Morgana, facendola diventare la nuova imperatrice-ombra (o uccidendola)
Nell'ultimo quadro del testamento è raffigurato Dario, in procinto di affidare la spada nera ai presbiteri e l'armatura alla sorella Alessandra (prima imperatrice-ombra e fondatrice della setta), sormontato da due fenici che si affrontano: secondo la profezia, questo significa che due guerrieri "che sono uno" si affronteranno prima del ritorno dell'unico. Infine, Montego (eh, sì: è lui il primo fratello) mostra a Krr Kapila l'arcano bianco, che funge da memoria di ciò che è stato e ciò che sarà.
Intermezzo: a vederlo, l'arcano bianco è molto, molto simile al'oggetto che fungeva da cuore di Merlino - che però era nero.
Proprio questo, si risveglia improvvisamente e, in un tripudio di stringhe energetiche, libera Morgana dalle funi grazie al collegamento con l'orecchino di quest'ultima, che può così indossare le proprie armi nere, rubare una nave e fuggire verso Krritt, dove Rosso le offre l'aiuto del suo popolo per recuperare gli arcani, a patto che diventi sua allieva.
Con Sophia relegata nella biblioteca e Merlino distrutto, lei accetta e insieme si dirigono verso la rocca di Voort, situata sulla stella da cui lui trae energia per tentare di configurare gli arcani.
Il piccolo esercito di Krritt riesce a tenere impegnati gli arthag ma, ancora una volta, Morgana arriva troppo tardi: Voort configura il solido, la cui energia lo colpisce in fronte... ma colpisce anche lei, che si ritrova senza spada, nuda e con l'armatura "tatuata" addosso, ed agisce a distanza sull'arcano di Merlino, che viene riassemblato a tempo di record e con intenzioni non particolarmente benigne.
Gli eventi precipitano, e mica solo loro: la rocca inizia a collassare, Morgana prende la prima arma che le capita a tiro (l'ascia di Voort) e si lancia contro di lui, ma mezza piattaforma le crolla sotto i piedi, riproducendo così l'evento traumatico che ne bloccava i ricordi d'infanzia.
Voort-Thor la salva e, dopo un brevissimo intermezzo romantico, piantano lì il solido e cercano di mettersi in salvo, senza troppo successo: Rosso interviene, prima sparando e poi pugnalando il neo unico, lasciandolo cadere verso la stella prossima al collasso e portando via Morgana.
La stella implode, la nave s'infila nel primo nodo disponibile e ne esce chissà dove e piuttosto malridotta, concludendo così la prima trilogia.


(seguiranno commenti, ma non oggi, 'che ho già scritto fin troppo)


[Modificato da LK 28/06/2005 19.51]

LK
00mercoledì 29 giugno 2005 19:10
Domande generate dalla lettura:
(e tentativi di risposta alle stesse)

#Chi è tutta 'sta gente?

L'odierna Morgana è Alix, ovvero una dei bambini tra cui sarebbe stato scelto il futuro imperatore (che invero sembra essere più una carica onorifica che decisionale)
La notte dell'incendio di Antigone, mentre fuggiva col il suo amico Thor, è stata salvata dal droide poi ribattezzato Merlino: gli eventi traumatici hanno inibito i ricordi del suo passato, che si manifestavano in modo confuso durante i sogni.
Portata alla grande Biblioteca, è stata istruita con lungimiranza ai valori (e con le abilità) di membro della casta dei guerrieri, in quanto unica persona nell'ecumene capace di utilizzare le armi nere di Dario.
Infine, le è stato affidato il recupero di alcuni degli arcani non ancora in possesso della biblioteca, assistita in questo da Rosso, un krritt che nasconde diversi segreti e l'ha recentemente presa come allieva.
Attualmente, dopo aver riconosciuto nel suo avversario nella cerca degli arcani l'amico d'infanzia perduto e aver assistito prima alla configurazione del solido e poi al precipitare di Voort nella stella collassante nella cui orbita si trovavano, risulta dispersa non si sa bene dove, in precarie condizioni vitali.
Morgana è probabilmente l'unica del "parco protagonisti" senza secondi fini, il che la rende piuttosto manovrabile...

L'attuale Voort è la versione riveduta, corretta & piena di rabbia di Thor, anche lui probabile candidato al ruolo di imperatore, anche lui presunto deceduto nell'incendio (in cui aveva visto precipitare Alix, non avendo avuto la forza per trattenerla) e anche lui salvato, portato via ed istruito da qualcuno.
Questo qualcuno, però, era l'Ordine dei custodi del testamento di Dario che voleva trasformarlo nell'Unico e da cui è fuggito dopo esser stato iniziato ai misteri degli arcani, rubandone uno.
Dopo la fuga, Voort è entrato nell'esercito e, in qualche modo, anche in contatto con il primo presbitero, al cui servizio si è messo per portare a termine la cerca degli arcani dispersi, ben intenzionato però a configurarli da se e farne l'uso che più gli aggrada: convinto fin da piccolo di poter essere l'imperatore, ri-convinto dall'Ordine di poter essere l'Unico, guidato dalla ricerca della vendetta per la notte di Antigone, forse è meglio non sapere cos'avesse intenzione di farci coi poteri del solido.
Riuscito a configurare i 10 arcani, ha dovuto fare i conti con la distruzione della rocca in cui stava lavorando, ha riconosciuto in Morgana la perduta Alix, ha subito degli spari, un accoltellamento ed è stato visto finire nella stella vicino cui si trovavano... teoricamente dovrebbe essere morto, ma dato che era appena diventato titolare dei poteri dell'Unico, ci sono legittimi dubbi sul suo trapasso.

Rosso, o Krr Kapila o anche "infido ratto", dopo aver salvato Morgana dall'assideramento sul suo pianeta d'origine, si è unito a lei nella caccia agli arcani, rintracciandone uno di cui nessuno sapeva nulla, ma che se ne stava da secoli su Krritt.
All'inizio non sembra, ma poi si rivela molto attaccato alle credenze del suo popolo (dovere, tradizione, necessità) e, durante la missione per il recupero dell'arcano sul suo pianeta, diviene il nuovo maestro dei Krritt, con gli onori e gli oneri che ne derivano: se da un lato può convocare tutti i suoi guerrieri e portarli all'assalto della rocca di Voort, dall'altro gli tocca condividere segreti e scopi dell'Ordine dei custodi ecc. e prendere Morgana come sua allieva per portarla a diventare imperatrice-ombra o ucciderla.
Ritrovatosi anche lui a fare i conti col processo di configurazione degli arcani, elimina Voort ignorando chi sia veramente (o più probabilmente non ignorandolo, che è peggio), trascina via Morgana sull'astronave che s'infila nel primo nodo che capita, finendo in luogo ignoto.

Merlino, droide ricaricato ad arcani e, a quanto pare alimentato da uno di essi, ha salvato la piccola Alix e ha contribuito alla successiva educazione di Morgana, convincendola a portare sempre un orecchino che la collegasse a lui, permettendogli di comunicare durante il recupero degli arcani e rendendola quasi fisicamente dipendente da questo (quando Merlino non è in zona, la salute di lei ne risente)
Smontato da Voort dopo essere stato immobilizzato da 5 arcani, il suo "cuore" s'è risvegliato abbastanza da liberare Morgana e poi, al momento della configurazione del solido, ha rimesso insieme i pezzi del droide... ma non sembra averlo fatto con buone intenzioni.

Sophia, membro del consiglio dei presbiteri e responsabile della grande biblioteca su Europa, fa salvare e poi educa per anni Morgana, convinta che lei sia l'unica in grado di utilizzare le armi nere di Dario.
Successivamente, inizia a riunire arcani nella biblioteca, per impedire che il primo presbitero li usi per legittimare l'attuale imperatore. Perseguendo gli scopi dell'antica casta dei piloti (beata lei che sa quali sono), viene accusata di eresia e, giudicata colpevole, relegata nella biblioteca in attesa di decisioni successive.

Il primo presbitero è l'effettivo responsabile della distruzione della scuola imperiale del 1311, allo scopo di eliminare quasi tutti i futuri candidati a imperatore e porre sul trono Brom, poco più di un fantoccio che gli permette di approfittare del suo ruolo e praticamente governare lui l'impero.
Data la fantocciaggine di Brom e la quantità sterminata di gente che si presenta nella capitale pretendendo d'essere uno dei bambini perduti, il pp ha la brillante idea (che a questo punto non si sa se è completamente sua o gli sia stata in qualche modo suggerita da Voort), di ordinare il recupero di tutti gli arcani sparsi per l'ecumene allo scopo di configurarli nel solido e conferire all'imperatore legittimità e i poteri di Dario (e usarli lui, ma questo non si dice)
Visto che la metà degli arcani sono nella biblioteca, istruisce un processo per eresia contro Sophia in modo da sgombrare il campo per Voort.
Non si sa molto altro di lui, ma immagino non sia stato felice di scoprire cos'ha combinato il suo braccio armato con gli arcani...

Montego, presbitero e "primo fratello" dell'ordine dei custodi del testamento di Dario, persegue i suoi scopi prima fingendo di appoggiare Sophia nel processo, poi, al momento del voto, tirandosi indietro e lasciando il parere finale al primo presbitero.
Tolte di mezzo Sophia e la sua influenza su Morgana, progetta l'ascesa di quest'ultima al ruolo di imperatrice-ombra (che non s'è ancora capito a che serva, ma tant'è...) convincendo Rosso a prenderla come allieva e, nell'immediato, ad aiutarla ad impedire la configurazione degli arcani.
Ora che quest'ultima parte è andata leggermente a rotoli, sarà costretto a rivedere i suoi piani.



#Cosa sono i nodi?

A vederli, i nodi non sembrano altro che dei tunnel spaziali, infilandosi nei quali si può raggiungere in poco tempo un luogo molto distante nello spazio. Una volta attivato dalle "ruote di preghiera", il nodo si manifesta come un'esplosione di luce bianca e stringhe d'energia, il "filo", che vengono agganciate per entrarvi ed effettuare lo spostamento. La tecnologia (e/o la magia) per sfruttare i nodi è stata ereditata dalla casta dei piloti (anche se attualmente gli insegnamenti dei piloti - e quelli che li seguono - vengono considerati eretici)



#Chi è Dario e cos'ha fatto?

Boh!
Ok, si può fare di più... mettendo insieme i racconti tradizionali dei Krritt e quello che viene detto qua e là, Dario era un pilota, o comunque uno che aveva studiato i misteri della casta dei piloti: grazie a questi insegnamenti era riuscito a trovare tutti gli arcani e a configurarli nel solido, da cui trasse l'ubiquità, ovvero la capacità di muoversi per l'ecumene al di fuori del filo e dei nodi.
Sfruttando questa abilità - e l'esercito di Krritt guerrieri, forti, resistenti e fedeli che aveva creato - aveva unificato l'ecumene, trasformandolo in impero.
Inoltre, aveva distrutto la casta dei piloti e dichiarato eretiche le loro tradizioni.
Alla fine, resosi conto dell'enormità del potere degli arcani (e della concreta possibilità di esserne corrotti) secondo alcuni e per qualche ignoto motivo secondo altri, sfruttò il loro potere per creare la spada e l'armatura nere, disfece il solido grazie ad esse e ne sparse i componenti (gli arcani) per tutto l'ecumene.
Poi sparì, non prima di aver affidato la corazza alla sorella Alessandra e la spada ai presbiteri; dato che, secondo l'Apocalisse apocrifa di Dario, "le due fenici custodiranno la loro potenza" e che nel bassorilievo che lo raffigura sul trono Dario è sormontato da due fenici che si affrontano, è stato profetizzato che due guerrieri che sono uno e in cui si compirà il destino dell'impero si affronteranno prima del ritorno dell'unico.
Una volta sparito Dario, l'impero divenne il teatro di faide locali che sfociarono nella guerra dei cent'anni.



#Cosa sono gli arcani? Che poteri hanno?

Fisicamente sembrano delle piccole piramidi, scolpite in un non meglio precisato materiale che, a seguito di ancor meno precisate invocazioni mistiche, emanano luce, energia e compiono mirabolanti magie.
10 di essi, opportunamente configurati, formano il solido, una sorta di rombo tridimensionale, capace di conferire enormi poteri a chi lo controlla, facendolo diventare l'unico e l'ubiquo.
Non si sa con certezza se tutti hanno lo stesso tipo di "potere" che si manifesta a seguito di diverse invocazioni o se ogni arcano può fare $cose (io propenderei per la prima ipotesi): quel che è certo è che l'arcano venerato come reliquia dai Sieth può estendere una barriera mortale attorno alla città, che quello dei Krritt è servito a rendere la razza più forte, a legare se stesso ai krritt, a sciogliere e solidificare i ghiacci del pianeta, che Voort ne usa 5 per individuarne uno mancante e per immobilizzare Merlino e 10 per configurare il solido e esserne trasformato in Unico, che uno definito "bianco"* e custodito dall'ordine del testamento ecc. funge da "memoria di ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà" e che uno che dall'aspetto sembra nero* funge da cuore per il droide Merlino e sembra dotato di volontà propria.
Si dice he Dario ne abbia usato il potere, oltre che per diventare l'unico, per fabbricare le armi nere con cui sciogliere il solido e disperdere gli arcani stessi.

*questi due vedono la forma piramidale inscritta in una sfera



#Cos'è l'intento?

Se ne parla come se fosse uno scopo da perseguire, contenuto negli arcani ("molte vie, un solo intento" "l'intento è forte tra i membri del consiglio") solo che non si capisce esattamente di che si tratta.



#Sono 56 pagine per volume... com'è che ci si mette tanto a finirne uno e tocca rileggerlo più volte?

Da un lato c'è la storia, che non è esattamente lineare e semplice: molte cose non vengono spiegate chiaramente, ma fatte intuire attraverso i dialoghi, mentre l'architettura generale rimane sfuggente e alcuni fatti si capiscono meglio col senno di poi.
Dall'altro, le tavole molto curate, spesso maestose, con prospettive inconsuete e una sceneggiatura piuttosto movimentata, che meritano certamente d'essere guardate con attenzione, anche per cogliere quei particolari che sfuggono alla prima occhiata.



Ah, quanto scritto sopra, lungi dal pretendere d'essere La Verità Rivelata™, è la mia interpretazione dei fatti finora narrati, ovvero ci sono buone probabilità che lì in mezzo siano sparsi non pochi errori.

[Modificato da LK 29/06/2005 20.58]

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