Il primo degli albi presi a Lucca che sono riuscita a finire può essere definito in poche parole come "un inizio decisamente buono"
Ma andiamo a incominciare...
Uno strano incontro
Il numero si apre con un editoriale in cui si spiega, per chi ancora non lo sapesse, che Luna segue solo cronologicamente un certo genere di fumetto italiano in voga di questi tempi (gruppo di amici, qualcosa di "magico", ma anche formato, quantità di pagine e presunto target) mentre ne precede molti, se non tutti, per la genesi dell'idea e la prima realizzazione.
Dopo la descrizione del mondo ancestrale in cui ha avuto origine la leggenda del Concilio dei Djinn (10 gatti che sopperiscono alla non utilità pratica di tutti i loro colleghi esaudendo i desideri più profondi degli esseri umani) la storia inizia nella quotidianità di una mattina piovosa a Rocca Felina: attraverso i piccoli battibecchi che seguono il recupero di Chiara e Giada (disperse sotto la pioggia causa distrazione e miopia) da parte di Gabriele e Davide, entriamo nel mondo dei nostri protagonisti, un gruppo di ragazzi di varie età che vivono nella casa di nonna Giulia e vediamo come un avvenimento niente affatto inconsueto, il recupero di un gattino infreddolito, finirà per movimentare le loro vite.
La gatta che nonna Giulia ha portato in casa (e che in precedenza aveva graffiato Gabriele) si rivela fortuitamente essere un Djinn, una creatura di cui si narra nelle leggende di Rocca Felina, che dovrà esaudire il desiderio più profondo di colui che l'ha risvegliata; ma non è neanche un Djinn come tutti gli altri: Luna lo è, da umana che era, quando Inverno l'ha fatta diventare tale, gettando lo scompiglio nel Concilio e costringendo anche Aria (altra Djinn) a tenerla segretamente sotto controllo, visti i problemi di adattamento alla vita del genio felino.
Per fortuna Luna, che finisce per vivere con gli altri ragazzi, trova conforto in nonna Giulia, che sa dei Djinn più di quel che si crede...
La sceneggiatura sembra prendersela un po' comoda all'inizio per poi farsi più incalzante nella seconda parte... credo sia "dovuto" in quanto primo numero: c'è la necessità di entrare pian piano in un mondo nuovo e di presentarne i protagonisti incuriosendo contemporaneamente il lettore: questo viene fatto da un lato grazie ai dialoghi brillanti e decisamente realistici (che sembrano quasi saltar fuori dalle vignette) dai quali emergono i rapporti tra i personaggi come pure le caratteristiche degli stessi e dall'altro con l'inserimento di stacchi sul secondo punto di vista, quello dei djinn, che contribuiscono a rivelare parzialmente ciò che ha preceduto gli avvenimenti attuali (*)
Quanto alla parte grafica, qui lo stile di Elena, mediato da una colorazione che non pretende di stupire ma di introdurre chi legge nel quotidiano dei protagonisti (*), mette da parte un po' della connotazione "oscura" tipica rigelliana senza però perdere le proprie caratteristiche... se proprio devo trovare qualcosa che mi sconfinfera poco, è la sparizione di alcuni sfondi a favore di effetti di colorazione, ma trattasi di scelte stilistiche quindi pazienza
Quello che spero venga rivisto è la resa dei colori in stampa: tanto per dirne una, la giacca presunta blu-quasi-oltremare-ecc a me sembra grigia...
Ah, un'altra cosa di cui ho notato la mancanza: nella colonna dei credits (non so se solo per questo numero) non ci sono le tipiche definizioni "soggetto/sceneggiatura di... disegni di... colori di..."
Certo, la Star poteva essere un po' meno esosa ma, se non altro, gli editoriali non rompono e non sono ripieni di inutilità... e ho rifilato la matita acclusa a mia nipote
Infine mi sorge un dubbio: com'è che se nella scheda di Luna c'è scritto che "di ciò che aveva vissuto fino a quel momento (quello in cui è stata trasformata in Djinn) Luna non ha più alcun ricordo" nella preview del prossimo numero nella terza di copertina si annuncia che "[...] Luna pensa all'ultimo Natale trascorso in famiglia prima di diventare un essere sovrannaturale"? Ovvero, costei ha o non ha memoria di ciò era prima di diventare un felino magico?
(*)
o almeno, è quel che io credo si voglia fare: non è improbabile che abbia letto tutto e capito nulla
[Modificato da LK 02/11/2004 12.02]