{..Piccola insolente..} {OK} §

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alepappa
00lunedì 18 ottobre 2010 18:11
Personaggi: Tabhita-Senara-Melkor

Luogo: Bosco dei misteri

Riassunto: Mentre tabhita riposa nei pressi della radura, arriva la piccola Senara che dopo essersi accomodata sopra un sassolino inizia a scrivere delle frasi rivolte alla luna sul suo taccuino. Quando Tabhita le si avvicina le due iniziano a conversare, ed il tutto si conclude con una proposta della caporazza accettata da Senara in cambio di un qualcosa che le dirà a tempo debito. Intanto arriva anche Melkor che però non si trattiene molto, quando Tabhita va via, Senara ed il demone conversano per un pò stuzzicandosi come al solito, ma il tutto dura poco perchè poi ognuno va per la propria strada.

Commento: Mi è piaciuto molto ruolare con entrambi devo dire.. soprattutto perchè la player di Tabhita secondo me è folle (anche sorda [SM=g2208136] ) vabbè a parte gli scherzi è stata una giocata secondo me piacevole ed abbastanza scorrevole grazie ai partecipanti [SM=g2208114]

REGISTRAZIONE:

15:41 Tabhita: [[bocciolo]] Apparentemente dormiente, sembra abbandonata in un sonno profondo,un sonno che solo all'apparenza sembra tale. Sempre sveglia e attenta......le palpebre chiuse,ma sempre attente le iridi a scrutar l'intorno se ce ne fosse bisogno. Fruscio assente, nulla si muove , solo la cenere danza sospinta dal vento che coraggioso si addentra in quel loco ormai abbandonato al suo oscuro destino. Il silenzio danza su un requiem di dolore, quel bocciolo di una pianta ormai morta farebbe da giaciglio, una piccola luce azzurra pulsa in quell'oscuro ambiente. Solo chi conosce la minuscola razza potrà capire quale sentimento aleggia in lei, la sovrana regina del faerico popolo. Silenzio, dolore e l'acre odore della terra bruciata, nulla che riporta alla felicità, nulla che condurebbe verso una luce di dolcezza e allegria.

15:43 Senara: [Bosco/pressi Radura] {..Svolazza la fatina senza pensieri nei meandri del bosco spento, gli occhietti grigiastri si mirano attorno, questo luogo par fatto proprio per lei, poichè l'aria che vige ed i colori li rendono molto simili. Le alette sbattono veloci in modo da mantener in equilibrio a mezz'aria l'esile corpicino avvolto da un vestitino di lino nero. La spalla sorregge la bisaccia, ove all'interno non può mancare il taccuino che racchiude i suoi pensieri. Avanzerebbe spedita, per il momento non scorge altre presenze, e questo per lei è un bene, visto che non ama la compagnia, e se proprio deve averla deve scegliersela da sola. Sul volto non vi è un sorriso, al contrario, il faccino esprime assoluta serietà. Par una palletta di luce che sfreccia in questo bosco spento colmo di nubi, per fortuna non riesce la palla infuocata a baciare la perlacea pelle della piccola Senara, visto che l'unica luce che le piace è quella lunare... Non si accorge della presenza di Tabitha, dunque silente continua a svolazzare... }

15:51 Tabhita: [[bocciolo]] Grigio e nero accerchia il loco, un colore che permane da protagonista in quel loco abbandonato, solo qualche crepitio di fiamme voraci che si cibano di sterpaglie secche e resti di quelli che un tempo erano verdi e rigogliosi figli di Madre Natura. una lacrima, una stilla preziosa per coloro che hanno distrutto la sua famiglia, il suo antico popolo. Una sottile lacrima righerebbe ora il delicato visino, da tempo immemore ormai non vede più i suoi simili...sono lontani anche i giorni ilari a caccia di ossomanti.......i ricordi affiorano minacciosi come una fiera che attende silente la sua preda, ed ecco l'aura pulsare di un azzurro vivo, la tristezza comincerebbe ad avere il sopravvento sul piccolo essere faerico.

15:56 Senara: [Bosco/pressi Radura] {...Procede silenzioso il suo cammino, le alette imperterrite non smettono di sbattere, ondeggia a destra e a manca a mezz'aria, l'alone che la circonda è un poco più scuro della sua pelle perlata. Dalle labbra proviene il respiro molto più caldo dell'aria pungente del bosco. Silenziosamente, quasi fosse impercettibile, andrebbe ad accomodarsi sopra un sasso molto piccolo, che ovviamente a lei giungerà molto grande. Non impiega molto tempo per raggiungerlo, per stare più comoda porta poi la gamba sx ad incrociarsi sopra la dx. Entrambe le gemelle s'apprestano a prendere il taccuino all'interno della bisaccia, e poi anche la piuma intinta nell'inchiostro. Non si accorge che proprio dinanzi a lei vi è l'altra fata, non percepisce alcun rumore. Apre indi il libricino colmo di pagine ingiallite, per poi tornare pensierosa, cerca un qualcosa da scrivere, un qualcosa di cupo e spento come il suo animo. Respiri profondi compie la fatina, l'energia che pulsa nel suo petto è color grigio scuro, il piccolo torace si alza e si abbassa lentamente ad ogni respiro, per il momento la situazione non muta..}

16:04 Tabhita: [[bocciolo]] Rumori, che non sono propri di quel morente loco, rumori impercettibili, ma che la piccola Tabhita scorge, un leggero colpo d'alucce per librarsi nell'are, pulsa ancora quella lucina azzura (aura emozionale liv.3 - azzurro->tristezza) Eccola a due passi da lei una piccola parirazza, pulsa normale la sua aura, bianca luce che la circonda, alcun pensiero, alcun sentimento intacca quel piccolo essere, almeno questo par essere. Sbatte le alucce portandosi di fronte ad ella , concentrandosi e mutando a proprio piacimento l'aura che la circonda, ora parrebbe una piccola luce color magenta ( aura emozionale liv.3 - magenta -> allegira) ormai scafata la regina, non mostra i reali sentimenti, ma con abile mossa e conoscenza delle proprie potenzialità, muterebbe a piacimento il proprio stato d'animo, così da non intristire la parirazza che pare essere tranquilla.

16:18 Senara: [Bosco/pressi Radura] {... Per il momento il silenzio rimane padrone, nel mentre dei suoi pensieri si morde il labbro inferiore, e tenta di cercare qualche cosa da scrivere. La luce che avvolge il suo corpo ora sembrerebbe tendente al verde (aura emozionale liv 1 --> calma) non è nervosa quest'oggi, par rilassata anche se molto seria...} La tua luce illumina il mio cammino buio... {.. ciò proviene dalle sue labbra, si riferisce alla luna, ultimamente ogni suo pensiero è per lei. Un qualcosa improvvisamente però attira la sua attenzione, alza il capo e con stupore si accorge della presenza della parirazza proprio dinanzi a se. Deve essere tipico di questo luogo essere interrotta nel bel mezzo di una specie di meditazione da un'altra fata, visto che lune addietro è accaduto proprio lo stesso. Istintivamente la mandritta chiude il taccuino con un gesto secco e breve. La luce dal verde passa al viola.. (aura emozionale liv 1- viola--> sospetto) ciò che prova è puro sospetto, che si guarda quella? Odia sentirsi osservata, per il momento non dice nulla, si limita a non distogliere il guardo dall'altra..}

16:24 Tabhita: [[bocciolo]] Sgrana le minuscole iridi la regina, sserva quell'aura mutar con una velocità strana, mai aveva pensato a come i sentimenti altrui potessero mutare sittanto velocemente. Batterebbe le alucce portandosi proprio di fronte ad ella, mantenendo viva l'aura magenta che l'avvolge (aura emozionale liv.3 - allegria) falsa colorazione, ma d'altronde ormai è scafata, e nulla saprebbe distinguere i suoi reali sentimenti da quelli che col pulsar della sua vitale luce mostrerebbe agli occhi altrui. "Hei.........tu perchè sei sopsettosa? cosa non ti convince di me???" Ancora non si mostra per chi realmente sia, attende che sia ella a dimandar e a scrutar il suo essere faerico.

16:30 Senara: [Bosco/pressi Radura] {.. La quiete del bosco viene interrotta dal verbo dell'altra fata, che imperterrita non smette di osservare la piccola Senara, e ciò un pò la infastidisce possedendo un tale carattere. Decide anche la faerica di reggere lo scambio di sguardi, l'aura per il momento si mantiene viola, il sopracciglio dx istintivamente si inarca. Le giunge strano ricevere quel quesito, solitamente la buona educazione porta le creature prima a salutare e poi a presentarsi. Bah, vabbè, tanto vale rispondere..} Sinceramente ciò che mi insospettisce è vederti davanti a me che mi osservi in quel modo..... {.. afferma senza esitare e senza vergogna, ama dire ciò che pensa in faccia. Il capo torna basso, per il momento decide di non degnare di molte attenzioni la fata, di tanto in tanto le lancia qualche occhiata, giusto per controllare le sue movenze, non le sembra una tipa pericolosa, almeno non come lei, quando sa esserlo..}

16:36 Tabhita: [[dinanzi Senara]] Rimane impietrita, un espressione stucchevole si dipingerebbe sul volto della Regina.......una fragorosa risata si spanderebbe nell'are portando gioia e allegria in quel morente loco, la luce aurica si farebbe più intensa ad ogni risata. Comincerebbe a svolazzar intorno alla piccola Senara seduta su quel sasso impegnata nelle sue scritture. Non se la prende Tabhita, meglio una fata indisponente come suddita ,che una fata morta....."ahahahahah vi prendete la libertà di rispondere caustica e in modo strafottente......e questo solo perchè non mi conoscete......altrimenti non fareste così......" null'altro aggiungerebbe , continuando a volere e librar fragorosa la sua risata nell'are, la luce magente pulserebbe sempre più intensa (aura emozionale liv.3 - allegria).

16:42 Senara: [Bosco/pressi Radura] {...Si inarca ancora una volta il sopracciglio dx quando le parole con esattezza giungono all'oto, gli occhietti mirano poi il fare di Tabhita, che sia impazzita? Bah.. fa spallucce senza per il momento trovare una risposta a ciò che accade. SI stanca ora Senara di osservare, non vuole di certo farsi venire il mal di testa a causa di una fata impazzita, dunque lo sguardo si distoglie. RIapre il libro, e gli occhietti grigiastri tornano a mirare la riga scritta in precedenza. Nel mentre s'accinge a recare rimando...} Se non vi conosco un motivo c'è.... forse non siete così importante come dite... {...risposta secca e maggiormente pungente di quella precedente, si limita a favellar ciò per il momento, per poi aggiungere una frase ulteriore " La via che mi consigli senza dubbio è quella retta..." }

16:50 Tabhita: [[dinanzi Senara]] Comincerebbe a seccarsi della favella della parirazza, l'aura muterebbe tutti i colori, senza soffermarsi mai su di un unico colore......La risata cesserebbe ed ora il tono diverrebbe serio e tosto comincerebbe ad uscir la favella, non più ridanciana come in precedenza, ma seria ed autoritaria......"Or bene......non mi conoscete? Indi devo intendere che non conoscete nessun essere faerico oltre a voi?? non conoscete chi regna la vostra razza e chi serve colei che da sempre porta alto il nome della Regina Maab colei che diede vita alla nostra stirpe, colei che insegnò alla nostra Regina come porsi e come tener viva la nostra raz
16:55 Senara: [Bosco/pressi Radura] {... Una raffica di parole favellate da Tabitha assalgono l'udito un pò fragile della fatina, che dunque ora è costretta a tirar nuovamente verso l'alto il faccino...} Frena frena frenaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!! {... urlerebbe, ancor più infastidita, non vuole il mal di testa!..} Se non conosco altre fate e chi dite voi vuol dire solamente che non provo molto interesse nel farlo!!!!! Questa è la soluzione al tuo enigma così drammatico!!! {... ne approfitta per riprendere fiato, aggiunge poi..} E tu puoi essere tutto quello che vuoi, ma ciò non ti autorizza di chimarmi "piccola insolente"... {... si sente un pò insultata, quasi ferita, il colore dell'aura muta, diviene azzurra (aura emozionale liv 1-- tristezza) non aggiunge altro Senara per poi tornare con lo sguardo sulla pagina ingiallita che sorreggono le gambine, la penna aggiunge altre parole " Luna menomale che ci sei tu a capirmi in questo mondo..."..}

17:02 Tabhita: [[dinanzi Senara]] L'aura muta, ora le alucce assumono un colore verde (aura emozionale liv.3 - > calma) "perdonami........" calmo e pacato ora diverrebbe il tono della Regina, "non volevo intimorirti o farti arrabbiare, ma non siamo molte in questa terra....." il crepitio di braci che divorano senza sosta quella poca vita che tenta di sopravvivere in quel loco di morte, interrompe il suo dire, ma decise ne riafferrerebbe le redini per proseguir il suo dire " forse è giunto il momento delle presentazioni......Il mio nome è Tabhita.....e sono la Regina del nostro piccolo popolo....e il tuo nome? eh? eh ?" curiosa come un bimbo dimanderebbe ora alla piccola Senara.

17:06 Melkor: [[Bosco|F.U]] La figura del falso umano completamete ammantata si aggira per il bosco in cerca di alcune piante che il maestro alchimista gli ha incaricato di recpurare. Veste lunga tunica color nero sino ai piedi senza che questa tocchi il terreno per evitare che inciampi, stivali del medesimo colore che ricoprono sino alle ginocchia, una semplice cintura in cuoio è allacciata in vita da cui penzolano su entrambi i fianchi due pugnali affilati e alcuni piccoli sacchetti con dentro ingredienti vegetali e animali. Un lungo manto cela la figura del demone, inoltre il viso è dal mento sino al naso celato da un drappo anch'esso nero lasciando soltanto visibile le rubie rosse, il cappuccio è tenuto sul capo in modo che i capelli argento siano nascosti alla vista altrui poichè non è una caratteristica tipica di un umano. Dunque con passo lento il demone si aggira fra la vegetazione del bosco scrutandola attentamente cercando di capire di che piante si trattaserò, serra lievemente le palpebre poichè la luce lo infastidiva ma per fortuna nel bosco ve ne è ben poca dato anche il clima nuvoloso.

17:16 Senara: [Bosco/pressi Radura] {...Riceve delle scuse e ciò un pò l'acciglia rammentato il precedente comportamento dell'altra. Ogni parola viene ben memorizzata nella sua mente, ha dunque dinanzi la regina delle fate, eppure non riesce ad essere felice, di certo non avrebbe alcun motivo per esserlo...} Senara {.. solitamente stenta a rivelare la sua vera indentità, ma quella fata sembra tutto fuorchè un pericolo, troppo sprizzante ed allegra, l'opposto indi di Senara che taciturna non smette di ossevarla. Si mantiene triste il suo animo, solo l'imbrunire della volta e dunque il giunger della luna potranno placare i suoi dispiaceri e far tornare quell'aura verde. Ancora non si accorge della presenza del demone, di tanto in tanto lancerebbe occhiate a Tabhita... per poi aggiungere..} Ma se puoi tienitelo per te questo nome... {.. oltre ad avere un carattere un pò scotroso tende ad essere anche molto riservata, senza dire altro attenderà un'eventuale risposta..}

17:22 Tabhita: [[dinanzi Senara]] Scruta la piccola fata, quel velo che opacizza il suo volto, quella tristezza che avvolge il piccolo essere donandole quella luce azzurrastra, muoverebbe rapida il capino per meglio cercar di capire da dove provengono quei sinistri rumori. Rumori ben differenti dal crepitio delle braci che indisturbate continuano a divorar l'ormai dormiente radura......Una figura austera poco dinanzi.....Si porterebbe dinanzi la la parirazza....."Devi dirmi il tuo nome.....devo conoscerlo......è mio compito proteggeti e aver cura di te, sono la tua regina e questo mi impone determinate cose a cui ne io e nemmeno tu possiamo sottrarci......la strada della calma vita è lunga e il suo sentiero inerpicato e difficile da percorerre ma insieme riusciremo.......

17:24 Melkor: [[Bosco|F.U]] Continua a perlustrare la zona fermandosi di tanto in tanto ad esaminare le piante di quel luogo, ma nulla trova che possa essergli utile al momento soltanto erbacce, funghi e muschi. Lungo sbuffo emana il falso umano mentre la destra mano si gratta il capo. "Neanche oggi è giornata" verbia fra se. Prosegue il suo cammino senza prestare attenzione a chi si troverebbe davanti, poco gli interessa in effetti, mentre si incammina afferra con la destra il suo piccolo diario da una delle tasche interne del nero manto e va cosi a leggerlo accuratamente. "Dunque dovrebbe essre cosi uhm" ecco che ricomincia a parlare da solo mentre sfoglia le pagine del suo diario Dovrebbe avvertire delle voci grazie al suo fine udito [Sensi sviluppati:Udito] ma ne da poco conto.

17:29 Senara: [Bosco/pressi Radura] {... Eh si, la fata che ha dinanzi è senza dubbio impazzita, e forse anche sorda...} SENARAAAAA... {.. questa volta favella con tono di voce più alto e marcato..} mi chiamo così, e comunque sia non permetto a nessuno di proteggermi visto che mi considero autonoma e capace di farlo.. La mia vita non ha regole.. sia ben chiaro.. {.. afferma, mentre parla non distoglie lo sguardo dalla fatina. L'aura torna verde, possiede una calma apparente, è un poco infastidita, voleva rimanere da sola, ma per il momento non ha nulla da temere, ha la regina del popolo fatato davanti, non è pericolosa. Un qualcosa poi attira la sua attenzione, oltre la sagoma di Tabhita gli occhietti scorgono una figura avanzante tutta incappuciata. Non impiega molto tempo a riconoscerla una volta vicina, si tratta del demone, quello curioso ed invadente, ciò porta la fatina a sussurrare..} Ci sono proprio tutti oggi eh... {.. tornerebbe poi con lo sguardo sul taccuino, silenziosa attende altre parole da parte della regina, leggendo a bassa voce ciò che la sua penna avea scritto sul libricino..}

17:36 Tabhita: [[dinanzi Senara]] "Hey......piccola insolente.....non urlare......questo loco non è sicuro, tutto ciò che ci circonda è morto o quasi, non vorrei che per colpa tua ora a noi toccasse la stessa sorte......" l'aura cambierebbe ora nuovamente colore, come se fosse impazzita, per poi tornar a pulsare di quel candido bianco, come se non stesse provando emozione alcuna (aura emozionale liv.3 - controllo totale) ""ora voglio che tu ti metta a prestare attenzione, nessuno mai oserà darti ordini e nessuno mai vorrà insegnarti a vivere, ma ci sono regole e compiti che vanno rispettati e portati a termine.....Ho una missione da assegnarti........" la lingua porterebbe a carezzar le labbra, per permettere alla favella di uscir nuovamente " Devi cercare altre fate.....sento e so che non siamo le sole.....le dovrai trovare, scriverne i loro nomi e poi portarle da me......ti senti pronta???" silente attenderebbe il dire della parirazza......Percependo il giungere di colui che ha incontrato in locanda.......
17:40 Melkor: [[Bosco|F.U]] Continua mantenendo un passo lento verso le due fate ed ecco che sente senara gridare il suo nome, di scatto il demone alza lo sguardo rossastro puntandolo sulla piccola fata. Le pupille si ritraggono al massimo mentre le iridi assumono una tonalità rosso fuoco, quanto odiava la voce acuta e guizzante di quella fata, lo mandava fuori di giri, comunque ora intravede una seconda fata di cui non ne conosce chi sia, ma non ha alcuna intenzione di avvicinarsi cercando di sopportare le loro grida, di pazienza oggi ne ha poca. Un ruggito seppure lieve volge alle due mentre il capo trema leggermente, l'unica cosa che desidera e stritolarle fra le sue mani per puro gusto, ma qualcosa fa svanire questo desiderio dalla mente del demone che ora nota qualcosa sulla destra, forse qualche genere di pianta che cerca. Le pupille si dilatano e quindi si distanzia dalle due di poco per poi inchinarsi verso una piantina minuta, sotto una piccola roccia.

17:45 Senara: [Bosco/pressi Radura] {.. Il quesito che giunge al suo udito è parecchio insolito, ma forse Senara potrà sfruttare tale occasione..} Lo farò, ma quando ti consegnerò ciò che chiedi, dovrai ascoltare una mia proposta.. {.. sembra che l'altra sia a favore della proprosta della fatina, quest'ultima poi mira l'altra allontanarsi in fretta per poi svanire in lontananza. Fa spallucce la faerica, possibile che sia l'unica fata normale in queste terre?? L'attenzione torna sul demone che sembra stare sulle sue, questo è un bene, almeno potrà continuare la sua contemplazione. Improvvisamente un verso, che ad ea giunge molto alto e marcato, colpisce il suo udito. Proviene dalle labbra dell'incappucciato, ciò fa nuovamente alzare la testolina della fata, che imbronciata torna ad osservarlo. Non ha paura, non prova nulla al momento, è solo un poco imbronciata, ciò spinge la sua aurea a divenire neutrale, di un bianco molto leggero (aura emozionale liv 1-- controllo totale) Non smette di osservare il gigante che ormai è prossimo alla sua postazione, vorrebbe dirgli qualcosa, ma decide ancora di restare taciturna..}

17:52 Melkor: [[Bosco|F.U]] Si china dunque accarezzando dolcemente le foglie lunghe della pianta studiandone accuratamente l'aspetto, ma gli bastano pochi secondi per capire che non era quello che cercava e per perdere del tutto la pazienza [Conoscenze naturali liv 2 ] strappa la pianta e con violenza la getta via "maledizione!!" ripete più volte battendo con forza i piedi sul terreno. come quando era ancora un piccolo demonietto e il fratello maggiore gli rubava le ampolle con cui si divertiva a preparare infusi. Ora si volta nuovamente verso senara ma nulla verbia anzi avanza con passo leggermente elevato verso di lei e se questa non si sposta il demone comunque avanza in sua direzione senza fermarsi.

17:56 Senara: [Bosco/pressi Radura] {.. Tenta la piccola di concentrarsi nuovamente, ma gli incontri che oggi pitturano la sua giornata sembrano un ostacolo per la sua attenzione. Sospira infastidita, il volto rimane serio, anche l'aura che avvolge il suo esile corpo rimane tale. I passi che rimbombano tutt'intorno attirano lo sguardo della faerica che scruta la figura avanzante, sbuffa, ma che vuole ancora? ..} Potresti urlare più piano? Sai com'è,le tue per me sono grida assordanti.. {.. si sforza per favellare, quello è un gigante e percepirà a fatica il verbo della fatina. Decide dunque di chiudere il taccuino con un altro gesto secco e breve, e con attenzione insieme alla penna riporlo all'interno della bisaccia: decide di rinunciare oggi alla scrittura, non è aria. Lo sguardo poi si disperde nella radura del bosco, oltre ad ea e al demone non vi sono altri presenti: facciamo passi avanti...}


18:03 Melkor: [[Bosco|F.U]] Dunque avanza senza badare alla piccola fatina e si ferma ad una breve distanza da ella, poggia lo sguardo rossastro su ella e seppure prova una grande rabbia verso senara riesce a mascherarlo mantenendo un volto impassibile e privo di significato che la fata non vedrà poichè celato dal drappo. Dopo che la fata termina il dire il demone la guarda per lunghi istanti senza muovere un muscolo "bhe potreste come dire.." porta entrambe le mani a coprirsi le orecchie, "uh? si non si sente" breve pausa mentre assume una espressione nuovamente seria intrecciando le braccia sul petto "ovviamente sono certo che troverete diversi modi, usate un pò di fantasia su" e sbadigliando il demone passa dietro le spalle della piccola fata allontanandosi da li per ritornare alla sua dimora.

18:08 Senara: [Bosco/pressi Radura] {... SI acciglia ancora l'espressione del faccino, Senara è confusa, troppi insoliti incontri ultimamente, e pensare che aveva una ferma convinzione di essere lei quella fuori dal mondo. Fa spallucce, osservando con la coda dell'occhio l'allontanamento del demone... } Boooohhh... {.. ciò fuoriesce dalle labbra carnose, non riesce a capire, è confusa, ma l'aura si mantiene neutra, sul bianco. Andrebbe con delicatezza a sostenere nuovamente la bisaccia a lei cara con la spalla dx, per poi ricominciare a sbattere le alette velocemente in modo da trovare l'equilibrio a mezz'aria. Un'ultima occhiata dedica alla radura ora deserta, forse tornerà di rado in questo luogo, pur essendo spento è abbastanza popolato e lei ama la quiete, il silenzio e la solitudine. Forse questa sera andrà altrove, chissà, per il momento si affida al suo istinto, e barcollando a destra e amanca, inizierebbe ad avanzare taciturna.. }


Senara, la fata della Notte... [SM=g2274308]
Tabhita
00lunedì 18 ottobre 2010 23:13
Role molto bella ^^ grazie a Senara per la giocata.....chiedo scusa a Melkor per la fuga, problemi Off.........non ho paura di lui [SM=g2208917]

Chiedo che la missione di Senara sia ufficiale così che possa postare le eventuali role [SM=g2208989]

ciaooooooooooooooooooooooo [SM=g2208992]

DEOARIS
00lunedì 25 ottobre 2010 18:21
Role Approvata

Punteggi:

Melkor: 6 PE
Senara: 8 PE
Tabhita: 8 PE

Annotazioni:
Nessuna

-Punti aggiornati in scheda-


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