[Approdo] "I primi tempi, sarò io a starle costantemente accanto."

Lucrezia Shirokokoro Ciccolella
00sabato 3 settembre 2016 00:46
Draugceleb - Inwe - Seahorn
RIASSUNTO

Dunque, la regina cammina tranquilla con una mancia ormai pronunciata, l'elfo osserva la terra ferma pensando agli ultimi eventi e l'umano è di ronda a cavallo. Le prime chiacchiere riguardano proprio la gravidanza, e da lì si muovono verso una proposta per riunire razze e congreghe, verso le informazioni da raccogliere sulla terra ferma e verso i prossimi giorni dei nuovi nascituri con una proposta che verrà presa in considerazione.

COMMENTO

Della serie controlla se manca il talco o il pannolino. XD A parte gli scherzi grazie ad entrambi per la role, credo ci siano spunti interessanti per il gioco in futuro. A parte l'incontro programmato tra congreghe e quant'altro, c'è anche la questione di sapere che è successo dall'altra parte e dei piccoli in arrivo. Il fatto è che non sapendo cosa e come sia stata rapita la principessa, l'elfo credo voglia scongiurarlo già in anticipo diventando questa sorta di figura mitologica di areldar-cavaliere-ninja e altro che però è ancora nascosto. Alla prossima e ancora grazie.

REGISTRAZIONE

DRAUGCELEB [riva] Sta ripensando alla sera precedente l'areldar, alle sue idee, a quelle del supremo e intanto scruta l'altra parte del lago, dove dovrà raggiungere Hellenia per parlare con Rastal. Ha un progetto da seguire, ma servirà parlare anche con il tempio e con la dama del lago a tal proposito e lo farà a titolo personale perchè effettivamente, in parte è così. La mente è persa nei pensieri, ma la sua figura è calma e placida, una statua perfetta d'alabastro che sembra guardare verso il vuoto, con abiti blu, di fattura elfica che sembrano fatti di scaglie. Sembra avvero uno degli antichi, un re elfico senza dimora e senza popolo, e la lunga riposa sul fianco sinistro, con Morgor poco lontano, senza sella, senza briglie, perchè così è uscito dalla magione, senza dotarlo dei finimenti. Il respiro è leggero, le cicatrici distese,un lieve vento giunge da sud, freddo, l'inverno comincia a prendere il posto dell'estate sulla terra ferma. E' fermo e aspetta, sulla spiaggia, lontano dalle tende di cavalieri e guardiani, per il momento, tranquillo.

INWE [Battigia ] C'è solo una sottilissima falce di luna a risplendere in cielo, circondata però da una folla di stelle che oggi appare perfino più numerosa del solito. Colei che porta un simile astro sulla fronte – rosso come il sangue che sgorga da una ferita appena inferta – passeggia sulla rena della piccola insenatura che per ogni viandante costituisce l'ingresso ad Avalon. La frescura delle acque del lago dona sollievo ai piedi che vi sono immersi, affaticati dall'impegno di aver sostenuto per tante ore un peso che si fa di giorno in giorno maggiore, concretizzato nel ventre prominente che tende senza pietà la stoffa dell'abito sacerdotale. Ha i capelli sciolti, la Regina, e dal collo sottile pende il Medaglione del Drago. Cammina senza fretta in direzione dell'approdo, godendo dell'abbraccio rigenerante dell'acqua e del vento serale, con il viso atteggiato in un'espressione serena.

DRAUGCELEB [riva] L'eterno mai si discosta dalla realtà, mai lascia che si areni da qualche parte della sua mente senza possibilità di ritorno e l'udito, sente passi che si susseguono sollevando onde e spruzzi, in maniera ritmica e costante. (senso sviluppato) Eppure in quel passo che ha imparato a conoscere, c'è qualcosa di diverso, è più pesante del solito, il respiro forse più provato e pesante, in maniera impercettibile forse, ma lo è e lo sguardo, si sposta verso la direzione di questo suono, intravedendo la figura della regina e con lei il suo ventre. Un qualcosa a cui ha cominciato a rinunciare, i figli, sono la vera ricchezza degli eldar, ma chi occupa parte dei suoi pensieri, ha la stessa natura della regina e a meno di un aiuto, e del cambio di idee dell'altra, non potrebbe mai accadere che lui possa godere di quella felicità. Ma riesce a trovare del bene anche in questo frangente, lasciando che le cose facciano il loro corso e non opponendovi la ragione per quanto sia possibile. I passi si dirigono tranquillamente verso la regina, con un sorriso appena pronunciato, gioendo per la vita che scorre nel suo corpo e la destra viene portata sul cuore per un inchino verso la mezza. [E' fonte di gioia vedere voi e la vostra creatura in salute Inwe.] Un augurio per il momento più difficile, per quando ci sarà il parto, per gli elfi forse più difficile che per altre stirpi.

INWE [Battigia] L'orlo dell'abito è ormai zuppo ma la Magistra non sembra farci caso, impegnata com'è ad incedere senza sprofondare lì dove la rena sembra farsi più friabile a causa dell'acqua. Incede con lentezza – sono lontani i giorni in cui poteva vantarsi dell'elasticità del proprio passo – persa nei propri pensieri. Fra tutti, quello che in assoluto ha la precedenza riguarda la creatura che porta in grembo, la sua bambina che, in qualche modo, ha già il destino segnato. Un'altra vita dedicata al Tempio, come da volere divino. Non si può dire che Inwe abbia definitivamente accettato l'idea di vedere la propria piccola affrontare i sacrifici della vita sacerdotale, ma di certo ha cominciato a farci i conti: se questo sarà il volere della Trina non potrà far nulla per evitarlo. È assorta in riflessioni di questa natura quando viene raggiunta dalla voce dell'eldar: alza gli occhi dalla sabbia per cercarne l'origine, sorridendo nel trovare l'alta figura del Cavaliere. [Posso dire lo stesso, ser Draugceleb] ricambia il saluto, fermandosi a circa un metro di distanza. [Siete di guardia, questa notte?] domanda, accennando con il capo alle tende dietro di lui. Sa che Cavalieri e Guardiani non lasciano mai sguarnito l'approdo, neppure in tempi di pace.

SEAHORN_PEGASON [ Approdo ] Squarcia il cielo e abbatte ogni barriera tra l'umano ed il divino, la luna. Un cavallo scalpita e dalla foresta di luce i suoi zoccoli sono rumorosi, si fanno sentire. Un'armatura su di un cavallo, due spade ai foderi, dei gradi sul petto ed un colore dorato che non è visibile a chi lo vede perché la luce è poca. Ha l'elmo sul viso, potrebbe essere chiunque, e l'andaluso bianco che cavalca è fiero ed in perfetta forma, non c'è da sorprendersi, lo cura neanche fosse suo figlio. Tiene strette le briglie in un pugno d'acciaio, ha dei guanti d'arme che riprendono la forma dei sandali d'Hermes, il messaggero degli Dei, un ricamo dorato, lungo, che dal polso s'allunga, a forma di nuvola, verso l'avambraccio. I metri vengono inghiottiti da un veloce trotto. Il silenzio prodotto dalle tiepide e calme acque del lago, la pace nell'anima. Avalon è fonte di gioia, d'amore e felicità. Vive per preservarla. Una scarsella vuota nelle tasche, ha da poco pagato i propri inservienti, e si dirige per una ronda all'approdo che è sempre il punto più delicato dell'intera isola. Delle voci lontane, piccole, ovattate ed indistinte prima che, dopo gli ennesimi metri battuti giungano anche i corpi di chi parla, vicino alla riva, vicino all'acqua. Il petto infuori, la staffa destra stretta al fianco dell'animale, la sinistra più larga, la postura perfetta, ed è un piacere per gli occhi vederlo cavalcare. (skill: Cavalcatura)

DRAUGCELEB [riva] [Un eldar è sempre in guardia. Le ere del mondo si susseguono con elementi a volte comuni, noi non facciamo altro che cercare di muovere gli eventi secondo ciò che è più giusto.] Una natura quella appena descritta, che si interseca e si fonde ogni volta che è areldar e cavaliere assieme, senza che l'una prevalga sull'altra. [Se nascesse prima del ballo, l'isola esulterebbe per la seconda volta in una. Procede tutto bene?] Si assicura di come le cose si stiano svolgendo, ne ha sentito l'animo molto tempo addietro, quando ancora era poco più che un cuore che batteva violentemente e una coscienza strettamente legata a quella della madre come probabilmente sarà adesso. Morgor, lontano, sembra nitrire, scuotere la lunga e complessa criniera e sa chi arriva, conosce ormai la sua scia, il suo respiro, il rumore che emette tutta la sua corazza, tutto il suo armamento. (senso sviluppato) Ma è ancora lontano per il momento, quindi rimane sereno, come sempre, nobile ed elegante nella postura. La caverna al monte Calvo ha nascosto i suoi pensieri e sa quale nome potrebbe darle. Vi porterà Herualdar, incrementando la fiducia reciproca, il legame di sangue che li lega, perchè nell'isola si possa contare su Aglarond, per gli immortali. (La Caverna Scintillante) Ma molto altro per i figli d'Iluvatar è all'opera e lo tiene per se.

INWE [battigia] Percepisce il trotto di un cavallo in avvicinamento, ma per il momento vi dedica poca attenzione, concentrandosi maggiormente sul elfo. Sorride amabilmente al sentire la risposta che egli le rivolge, percependo quel pizzico di superbia che difficilmente gli eterni abbandonano e che tuttavia nella persona di Draugceleb non la disturba. [Vedremo se amerà ritrovarsi al centro dell'attenzione] commenta, la voce istintivamente addolcita dal solo pensiero della bambina finalmente fra le sue braccia. [Per il meglio, assolutamente. Stiamo bene entrambe, la Somma Stella se ne è assicurata solo pochi giorni orsono] risponde ancora, passando la destra sul ventre. L'arrivo di Seahorn ormai dovrebbe essere imminente, e se così fosse la Magistra si volterebbe per cercare con gli occhi la cavalcatura che sente prossima, soffermandosi anche sul cavaliere che tuttavia non riconosce, bardato com'è. [Un vostro confratello?] chiederebbe quindi sottovoce a Draugceleb, senza distogliere lo sguardo dal Supremo che sembrerebbe essere in tutto e per tutto l'eroe senza macchia e senza paura di un racconto per bambini.

SEAHORN_PEGASON [ Approdo ] Neanche il tempo che possano accorgersi del suo arrivo, che possano riconoscerlo che Seahorn giunge. Le briglie strette nel pugno vengono tirate con forza verso il petto, deciso e secco lo scatto del braccio per ritrarsi. [ Sid et Gloria. ] Solo il cerchio ristretto saluta così, e il Supremo ama salutare così soprattutto la propria Regina. [ E gloria in voi, Draugceleb. ] Lo guarda dall'alto dell'Andaluso, nonostante Draug sia molto alto di per sé, peculiarità degli elfi alti. Nota la pancia di Inwe, adesso più vistosa dell'ultima volta in cui si videro. E' rinfrancato dal fatto che stia al fianco di Draug e non l'abbia trovata da sola. [ Durante il periodo della gestazione potete stare da noi se vi facesse questo sentire più sicura. ] Le rivolge un invito cordiale togliendosi l'elmo che gli copre il viso. [ Ma in ogni caso i miei più sinceri auguri. ] Sorride dolcemente al suo indirizzo notando le sue belle forme. La guarda scevro da malizia, lui che ha abbandonato l'eros per fare spazio all'amore agape, quello più sincero, più buono, più totale e privo di scorie orribili come le gelosie e le frustrazioni. Se ne sta sul suo cavallo, tranquillamente, in quella posa statuaria che nulla ha di borioso ma che tanto sa d'autoritario. Li guarda, un po' per uno, con uno sguardo che discerne il momento propizio per parlare, la sua ronda serale anche stasera all'approdo, il suo compito.

DRAUGCELEB [riva] Sorride, distendendo le cicatrici al sentire quelle parole, come mezz'elfa le potrebbe risultare difficile e quando sente che è una femmina, il sorriso stempera le caratteristiche affilate dell'eterno per lasciare che anche i denti bianchi e perfetti siano visibili. [L'isola avrà la sua principessa...e con l'aiuto di sua madre, saprà far fronte alle difficoltà. Inwe, se dovesse essere utile, considerate l'idea di un uomo per voi e per vostra figlia così che non accada quello che è successo per la principessa Haynes.] E' una raccomandazione, un consiglio, ma in effetti cosa sia successo in quel frangente gli è oscuro e sarebbe bene non ripetere gli stessi errori. Il cavallo si avvicina e l'elfo sussurra la risposta così che Inwe possa udirlo. [E' il supremo.] Il cavallo, il respiro, e molti altri elementi hanno tolto l'elmo per l'areldar prima che potesse avvicinarsi, lo conosce bene per non poterlo fare. Sente le redini stridere in bocca al cavallo, cozzare contro i denti per qualche attimo e chiude gli occhi per pochi ma brevi istanti. (malus) Con un cenno del capo lo saluta dopo che quel rumore è entrato nelle sue orecchie. Anche il supremo propone il suo appoggio. [Potrebbe seguirvi qualcuna delle vostre sorelle, o io per primo potrei trasferirmi per qualche tempo.] Lo dice all'indirizzo del supremo per poi spiegare il perchè di questo suo parlare. [Per quanto sicura, nessuno in magione ha esperienza di ostetricia e al momento del parto il tempo sarà prezioso e con esso le energia della partoriente.] Adesso si rivolge di nuovo verso Inwe, altalenando ora un discorso con l'uno, ora con l'altra.

INWE [Battigia] I colori dell'armatura che ora riesce ad intravedere le suggeriscono di avere a che fare con il Supremo del Cavalieri, ipotesi confermata dalla viva voce di quest'ultimo e di Draugceleb. Ricambia il sorriso con sincero piacere, alzando il volto per poterlo guardare: [Rispectae aveas, Supremo. La vostra proposta è molto generosa, ma in questi giorni più che mai ho il desiderio di essere circondata dalle mie sorelle. Diserto perfino il Palazzo, per quel che mi è possibile ] spiega con semplicità. Dice il vero, in effetti: nelle ultime settimane ha preferito gestire il Regno dal Tempio, lasciando il Palazzo nelle mani degli inservienti. Tornerà dopo il parto, quando ogni cosa riprenderà i propri normali ritmi. [Il Tempio è al sicuro in questi giorni di pace, non temete. Sono più che tranquilla nel sapere voi, i vostri confratelli ed i Guardiani impegnati nel vigilare sull'Isola]. L'espressione si fa più seria al sentire nominare la figlia di Roseline: [Ciò che è accaduto ad Haynes non si ripeterà con mia figlia, me ne assicurerò personalmente. Vedrò in futuro se affiancarle qualcuno, ma, almeno per i primi tempi, sarò io a starle costantemente accanto] parla a voce più bassa, quasi minacciosa, come ad invitare chiunque possa desiderare far del male alla bambina a farsi avanti: l'istinto di protezione è già acceso da tempo in lei. [Avete notizie dalla terraferma?] domanda quindi, spostando lo sguardo dall'uno all'altro.

SEAHORN_PEGASON [ Approdo ] Palleggia da una parte all'altra con la testa, assecondando il ritmo delle parole che si susseguono. Scivolano via rapide fino alla domanda finale che, a modesto parere di Seahorn non è certamente la parte focale del discorso. [ Faremo ronde più dettagliate a palazzo adesso che non siete là. ] Le dice con totale calma e convinto di fare una cosa a lei gradita. [ Sulla Terraferma abbiamo lo stesso strano silenzio di tempo fa. Draugceleb ed Hellenia si recheranno lì per trarre informazioni e gestire situazioni personali. Attenderemo il loro rientro affinché ci possano dare ragguagli al riguardo. Ho intenzione, dopo aver discusso questa decisione con la mia tavola rotonda, di chiamare a noi un concilio di tutti i maggiori esponenti delle gilde Avalonesi. Come già s'era discusso a suo tempo avere un collettivo pronto a cooperare per l'isola non può ch'essere un bene. ] Non sta chiedendo di poterlo fare, gli sembra una buona idea e ne parleranno, se Inwe vorrà. [ In quanto a te, Draugceleb, sei assolutamente libero di seguire Inwe, per quanto mi riguarda, se questa lo riterrà opportuno di averti al suo fianco. Non escludi certo la presenza delle sue sorelle. ] Ma Inwe potrebbe benissimo avere piacere di starsene per i fatti suoi. Rimane lì, con l'elmo sottobraccio mentre leva i guanti d'arme e le mani nodose escono allo scoperto, scrocchiando le nocche e dando un'occhiata al cielo.

DRAUGCELEB [riva] Come aveva immaginato, Inwe non avrebbe lasciato il tempio in questi frangenti particolari e il tono che usa quando parla della protezione della bambina, porta l'elfo ad aggiungere un'altra idea positiva a quella che già possiede della regina. [Come dicono gli edain, (uomini) quattro occhi, sono meglio di due. Se ho l'autorizzazione di entrambi, da cavaliere, vi affiancherò per il tempo che manca e i primi, perchè la carezza di sua madre le giunga con sicurezza maggiore e possa sentirsi protetta.] Andrà a specificare il suo intento, con calma e cognizione di causa. [Il valore delle sacerdotesse del tempio è noto, so che sarebbero capaci di proteggervi quanto serve, ma l'ombra di un cavaliere silenzioso, è una semplice precauzione ulteriore. Se vorrete per i primi tempi sarò l'ombra di vostra figlia e la vostra. E se Beltane ha portato altri frutti, per i primi tempi, in cui saranno più indifesi, mi occuperò anche di loro. Che dite?] Seahorn appoggia, ha anche intavolato il collettivo come gli aveva suggerito. Parla seguendo oltre la natura di cavaliere anche quella di areldar, ma non aggiunge nulla sulla terra ferma, non potrebbe in ogni caso. [Questa sera raggiungerò la terra ferma, Hellenia mi aspetta.] Ragguaglia anche su questo fatto il supremo.

INWE [Battigia] Ascolta in silenzio le osservazioni prima di Seahorn, poi di Draugceleb. Per primo risponde al Supremo, seria in viso. [Ben venga] approva l'idea d'intensificare le ronde nei dintorni del Palazzo durante la sua assenza, cosa che probabilmente comporterà maggiori controlli anche nella cittadina. [Mi sembra un ottimo proposito. Come potete immaginare gradirei molto essere informata di qualsiasi sviluppo, e ritengo che anche gli altri capicongrega – e perché no, anche le guide delle razze che abitano Avalon - la pensino come me. Potremmo incontrarci tutti a Palazzo, se lo gradite, non appena i vostri confratelli siano rientrati sull'Isola, così da confrontare le informazioni a disposizione di ognuno.] Torna a sorridere al Supremo, come a sottolineare la bontà delle proprie intenzioni, prima di spostare l'attenzione sull'Esploratore. Sospira al sentirne l'offerta: le pesa ammetterlo, ma la presenza del Cavaliere potrebbe davvero conferire una sicurezza ulteriore a tutte loro, soprattutto nel momento in cui sia lei che Elysiane sono impegnate con il gravoso termine delle rispettive gravidanze. [Mi consulterò con la Somma Stella: spetta a lei la decisione in merito, specie considerato il fatto che anche lei è in procinto di diventare madre. Vi scriverò non appena avrò il suo benestare; nel mentre, avete la mia riconoscenza e la benedizione della Guerriera per il viaggio che aspetta voi e lady Hellenia].

SEAHORN_PEGASON [Battigia, direzione Avalon ] In ultimo sospira dopo l'apprezzamento che mostra Inwe nei confronti delle loro offerte e proposte. [ Ritengo sia opportuno iniziare ad allineare ognuno i propri impegni. Non è facile mettere d'accordo tutte queste teste. ] Sorride, ma è certo di poterci riuscire. [ Me ne occuperò personalmente, voi sembrate parecchio indaffarata in questo periodo. ] Si rimette il guanto destro, e con questo accenna alla sua pancia. [ Abbiamo una torre adibita a ciò su Avalon, che sia lì o a Palazzo per me non fa alcuna differenza. Contatterò personalmente ogni figura di responsabilità della cittadina. ] Se ne prende cura di tutto ciò. Draugceleb ha condiviso assolutamente una sua idea molto chiara, era solo da cogliere al balzo il momento. Infila anche il secondo guanto. Quindi prende con entrambe le mani le briglie, non più solo con una. [ Draugceleb, hai come sempre massima libertà di movimento, solo, solo sta attento dall'altra parte, non si scherza con l'oscurità. ] Sa che sbufferà l'elfo ma alla fine lui sente una potente responsabilità sulle sue spalle. Una frustata con la staffa al fianco dell'andaluso che si impenna, si volta e si incammina verso Avalon.

DRAUGCELEB [riva] Se verranno convocati i rappresentanti delle razze, elfi e nani si troveranno a confronto, sarebbe quanto meno interessante assistervi. Con Darlin, deve ammettere che si sarebbe divertito, ma Rastal, come cavaliere è tutt'altro discorso. Ascolta le parole finali, lasciando un messaggio ma rimanendo turbato nel profondo per il suo ruolo e il legame dei cavalieri con il tempio, senza però modificare il proprio stato di quiete. (vol +1) Ascolta i due prendere gli ultimi accordi come è giusto e il consiglio di Seahorn, sorridendo con le labbra e a se stesso. Chi ha visto l'orrore del nero cancello, sa qual'è la vera entità del male e gli fa cenno di si con il capo. Quando sarà andato via l'umano, prima di prendere il traghetto lascerà ad Inwe alcune parole. [Inwe, non è mia intenzione rendervi un corriere, ma quando tornerò da Barrington ho bisogno di un confronto con la dama del lago ed anche con voi. E' qualcosa di personale, per molti aspetti, ma potrebbe anche aiutare l'isola e la sua difesa, di spade e cuori, c'è sempre bisogno. Morgor!] Il frisone si avvicina, lo calma, e gli comanda di tornare in magione. Con un inchino e in silenzio, lascerà che Inwe torni al tempio, scortata da una ronda di armigeri vicini, poi raggiungerà la terra ferma.


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