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Boot da controller PCI su scheda madre ASROCK e altre

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2012 08:42
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Maestro
Poniamo il caso che abbiate comprato un controller SATA o PATA o SCSI da mettere su slot PCI;
e poniamo anche il caso che la vostra scheda madre non abbia l’opzione per fare il boot da SCSI, e che non vi rilevi in automatico il bios (o cmq la presenza) del controller PCI all’avvio, in modo, appunto, da potere selezionare di partire dalle periferiche collegate al controller per installarci il SO.
Che si fa se succede ciò, come nel caso della mia ASROCK K7S8X, di altre ASROCK, e di altre schede madri comprese alcune di quelle che dovrebbero bootare?
Si potrebbe lasciar perdere e limitarsi ad usare gli hard-disk collegati al controller come deposito\riserva di dati e continuare ad usare il SO del vecchio hard-disk.
Certamente, tuttavia ciò è comunque limitativo delle opzioni che si dovrebbero avere di default,
visto e considerato che partire dal controller PCI non è da considerarsi un opzione peculiare, ma dovrebbe essere una possibilità già presente in tutte le schede madri prodotte dal 1998 in poi.

Quindi bisogna modificare il bios della scheda madre, inserendoci il bios del controller PCI acquistato,
per poi aggiornare il bios della scheda madre con quello modificato.

Tutto estremamente semplice, tranne un dettaglio:
AGGIORNARE IL BIOS è UN OPERAZIONE CHE PRESENTA UN MINIMO RISCHIO DI RENDERE LA VOSTRA SCHEDA MADRE INSERVIBILE,
MODIFICARLO è UN RISCHIO DECISAMENTE MAGGIORE, QUINDI, SE NON SAPETE COSA STATE FACENDO O AVETE IL TIMORE DI PERDERE LA VOSTRA SCHEDA MADRE NON FATE NIENTE,
QUESTA GUIDA è SOLO PER CHI NON HA PROBLEMI SE LA PROPRIA SCHEDA MADRE DOVESSE ANDARE ALLA SPAZZATURA, NEL CASO, NON PRENDETEVELA CON ME.

Nel mio caso, il controller acquistato è un Hamlet con chipset via VT6421 (2 sata e 1 pata, raid) , messo su ASRock K7S8X rev3, x cui ho seguito questa guida già pronta in inglese di qualche altro poveretto che si è cimentato in tali esperimenti.

Ad ogni modo le informazioni che riporto sono valide anche per altri tipi di controller, a patto di trovare (se c’è) e scaricare il giusto file del bios del controller che avete, da inserire nel bios della scheda madre,
per esempio, nell’ipotesi che abbiate comprato un controller della eminent come questo:
per sapere che chipset ha si vede da windows facendo partire Everest in “periferiche PCI” dovrebbe comparire il controller coi vari dettagli,
tuttavia, anche solo guardando nel file inf dei driver si intuisce che usa il si3112, per cui bisogna andare nel sito della silicon image x vedere se hanno rilasciato un qualche bios del chipset relativo, inserendo nel campo di ricerca del sito della silicon “si3112” otteniamo come risultato questa pagina,
si vede subito che nel secondo file del 12\3\2007, BIO-003112-xxx-4284.zip, (03\12\2007 poichè gli americani invertono il giorno ed il mese nella data) vi sono 3 bios,
di cui quello che ci interessa è quello più piccolo dei tre cioè, il file 4284.bin,
come spiegato nella descrizione in inglese, “The ####.bin is an abbreviated BIOS intended for integration into system BIOS”, il ####.bin è un BIOS abbreviato rilasciato per integrarlo nel bios della scheda madre;
mentre, giusto per chiarezza, i file r####.bin e b####.bin servono per aggiornare direttamente il bios del controller (non necessario se non avete problemi), ed in questa guida ciò non ci interessa.
Comunque, avendo io un altro controller, non ho provato e non ho modo di sapere se funziona,
ed in ogni caso, chi ha questo controller della eminent, prima si accerti, installandolo in windows, che abbia proprio il si3112, e, se diverso, cerchi il bios appropriato del controller.

Prima di eseguira la modifica, se avete altri tipi di schede madri che non vogliono bootare, vi consiglio di averla aggiornata con l’ultimo bios, e di aver provato ad inserire fisicamente il controller PCI acquistato nel primo slot PCI della vostra scheda madre (si conta a partire da quello + vicino allo slot della scheda video x poi scendere) o anche nel secondo slot senza avere niente inserito nel primo slot PCI, in modo da essere sicuri che la vostra scheda madre non voglia bootare dal controller.

Vi serve:
-l’ultimo bios ufficiale della vostra scheda madre
(nel mio caso 2.6 del 20\10\2004 ) col relativo programma per aggiornarlo sulla scheda madre;
-il programma per modificare il bios,
cioè AMIBCP v. 7 nel caso di bios AMI, o Cbrom nel caso la vostra scheda madre abbia un bios Award (nel mio caso serve AMIBCP versione 7, dovreste trovarlo in rete, se no ho uppato quello che ho usato io (click col destro sul collegamento e scegliete salva oggetto con nome) ;
-il bios del controller PCI,
nel mio caso, per controller con chipset VT6410\VT6420\VT6421 potete scaricare dal sito viaarena il file VIA_RAID_V410a.zip (cercate nella sezione driver per DOS) , dentro ci troverete i file rom relativi dei chipset VT6410\VT6420\VT6421 ( qui ho messo una versione ridotta dell'archivio coi soli file rom;
-floppy drive e disketto d’avvio dove metterci i file necessari, se non avete il floppy drive potete usare un cd con floppy d’avvio inserito come immagine, più partizione visibile (fat32) dall’immagine del floppy che parte dal cdrom;
-Windows 98: AMIBCP v. 7 non sembrava andare su XP e poiché avevo win 98 sulla VMware ho fatto tutto da li, oppure dovete fare tutto avviando dal floppy di ripristino (o dal floppy che usate come disco d’avvio) per poi inserire l’altro floppy dove avrete messo i file relativi per la modifica.


Per semplicità rinominate il file del bios della scheda madre da K7S8X_2.60 (il nome cambia se avete una scheda madre diversa dalla mia) in mamma.bin ;
poi rinominate il file del bios del controller da 6421V431.rom (questo è il file x il controller che ho io, naturalmente cambia a seconda del controller che avete) in sata.rom;
mettete i 2 file in una cartella con l’eseguibile di AMIBCP v. 7, oppure, su un floppy disk se dovete fare tutto da floppy;
fate partire AMIBCP v. 7, vi si dovrebbe aprire immediatamente la finestra in cui specificare il nome del file del bios della mobo da caricare:




scrivete mamma.bin e date invio,
poi con la freccia giù spostate il cursore su “Edit BIOS Modules” e date invio,




pigiate il tasto insert (quello sopra il canc, oppure lo zero del tastierino numerico disattivato) ,
immettete il nome sata.rom e date invio,






nella finestra che vi si apre spostatevi su compressed e cambiate col tasto pageup il valore in yes






a questo punto salvate pigiando F10, alla richiesta di conferma che vi appare date invio,



poi pigiate esc per tornare alla schermate principale,
da qui salvate il nuovo bios con F10, dandogli il nome che volete (meglio se entro le 8 lettere, esclusa l’estensione) ad es. cambiate da mamma.bin in biosmod.bin e date invio:





Occhio a non avere cambiato niente altro!!

A questo punto prendete,
il file del bios modificato biosmod.bin,
il file del bios della scheda madre non modificato mamma.bin (non si sa mai),
ed il file per aggiornare il bios asrflsah.exe (che trovate nell’archivio dell’ultimo bios scaricato dal sito asrock)
e mettete il tutto nel floppy d’avvio, per poi riavviare partendo dal floppy d’avvio ed aggiornare il bios col file bin modificato;

riavviando ancora, se tutto è andato bene vi dovrebbe comparire il menù del controller (nel quale si entra col tasto tab, se volete creare un raid, avendo quindi attaccato 2 HD, altrimenti non importa entrarci) .

Entrate comunque nel bios della scheda madre col tasto F2 (o canc in altre schede madri) per mettere il controller (che vi apparirà come BBS e qualcosa tra parentesi cioè, la sigla della periferica collegata) come periferica dalla quale partire se volete installarci il SO o, se lo avete già installato copiandolo dall’altro HD, per partire da quello copiato.
IMPORTANTE:

Vi consiglio vivamente, sia che vogliate installarci il Sistema Operativo, ma soprattutto se ci copiate il SO che avevate nell’altro hard-disk,
PRIMA del primo avvio (o dell’installazione) del SO installato nell’hd attaccato al controller nuovo,
di disattivare dal bios il controller EIDE integrato nella scheda madre (+ semplice che staccare fisicamente l’hd) al quale è collegato l’hard-disk vecchio col vecchio SO,
ad es. disattivando il canale pimario EIDE al quale presumo sia attaccato il vecchio HD, e lasciando attivo il secondario al quale suppongo avrete collegato il masterizzatore\lettore che può sempre servirvi per farci il boot,
questo xchè, se lasciate attaccato l’hd PATA sul controller EIDE col vecchio SO, questo continuerà ad avere la lettera C incasinandovi tutto.
In ogni caso, se in seguito volete tenervi il SO vecchio sul vecchio hard-disk, anche usando quello nell’hd attaccato al controller pci, è possibile che dobbiate usare un qualche software per le partizioni per, dal nuovo SO, rendere inattiva la partizione col vecchio so sul vecchio hard-disk per poi cambiargli lettera e renderla nuovamente attiva.


Per i meno esperti:
sapete che per installare XP o W2K sull’hd attaccato al controller dovete, appena inizia l’installazione, pigiare F6 quando xp lo chiede per inserirgli i driver sata, relativi al controller,
che avrete avuto cura di mettere su un floppy (nel mio caso è il viamraid.sys col file viamraid.inf relativo) ,
oppure dovete avere un cd di xp coi vari driver già inseriti nella cartella i386 e txtsetup.sif relativo modificato con l’aggiunta delle stringhe opportune prese dal file .inf o txtsetup.oem reativo al driver da installare.
C’è la guida di Comatrix su questo sito, nella parte n. 8 del dvd unattended, non il messaggio principale che è relativo ad inserire i driver nella cartella $oem$ e che serve *solo* per mettere i driver per win quando sarà installato, ma è il post dopo che qualcuno glielo chiede. Oppure, per qualcosa di + completo che spiega anche come rifare il CD, cercate la guida “Creating_a_Microsoft_Windows_XP_SP2_CD_with_Slipstreamed_SATA_and_or_RAID_Drivers” (di Michael Hollinger del 19\10\2004), l'ho uppata qui che all’epoca seguì.



Ah, quasi scordavo una considerazione: qualcuno potrebbe chiedersi perché mai comprare un controller e un HD SATA, facciamo da 500GB, (e i cavi) da mettere su una vecchia scheda madre, spendendo una cifra equivalente x comprare un HD USB 3,5 da 1 TB, oppure un HD EIDE.
Per quello che mi riguarda sono due i motivi:
1) prestazioni: gli HD sata di oggi hanno una velocità INTERNA di trasferimento quasi doppia rispetto ad un HD PATA del 2003 (parlo della copia\lettura\scrittura da una cartella ad un'altra nello stesso HD), questo è il test degli hd con Everest che ho fatto (il SO usato nel test era installato sul SATA, il primo è un HD pata da 120 del 2003, il secondo è un recente sata da 500gb) ,




poi non so quanto i PATA di oggi siano + veloci ma dubito che siano al livello dei sata.
2) Preferisco averlo interno rispetto all’USB perché, oltre che per prestazioni, ingombra meno.


Bye Bye



p.s.: nella vostra scheda madre evitate di usare lo slot pci che condivide l'irq con la scheda video (nella asrock k7s8x è lo slot pci 4 che infatti spesso dà problemi se usato)


[Modificato da redribbon 11/02/2009 02:57]

Ora è sparita anche la Rosa rossa, non si sa dov'è sepolta.
Siccome ai poveri ha detto la verità
I ricchi l'hanno spedita nell'al di là
(Bertolt Brecht commenta l'uccisione di Rosa Luxemburg)
11/02/2009 02:43
 
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