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Sondaggio: Ritorno del NUCLEARE in italia: favorevole o contrario?

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2011 23:02
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La persona che molto intelligentemente ha pensato di inserire una quindicina di voti nell'arco di 5 minuti non potrebbe scrivere 2 parole sul perchè è contrario al ritorno del nucleare, o gli si è rotta la tastiera?
12/11/2005 10:10
 
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Se si vuole risparmiare sulla bolletta, diminuendo la dipendenza dal petrolio e carbone, basta modificare e "rispettare" la legge 10 del 1991 secondo cui gli edifici non devono consumare più di 140kilowattori per metro quadro all'anno. In Germania una legge simile prevede un consumo massimo di 70kilowattori, in Germania al Nord Europa dove fa più freddo e nella provincia di Bolzano... ma siamo in Italia direbbe qualcuno e se questa è la fiducia riposta nell'italianità, allora fidarsi di una centrale nucleare italiana è una contraddizione.
E' "sufficente" una ristrutturazione degli edifici preesesistenti fatta ad hoc, applicando i limiti di consumo tedeschi, per risparmiare il 20% dei consumi totali dai conmbustibili fossili. Ovviamente è più facile spendere milioni di euro per costruire centrali nucleari (o Cpt) che avere gli operai in casa (scusate questa mia sottile ironia).

Sono allo sviluppo progetti per la realizzazione di centrali nucleari di quarta generazione. Ed esiste un progetto europeo-asiatico per la creazione di una centrale nucleare a fusione, Iter. Io aspetterei qualche anno, prima di usare tecnologie che in dieci anni diventeranno vecchie e nell'attesa penserei al European Research Council.

ciao [SM=x53912]

P.s.
Il disastro nucleare in Ucraina è stato causato da un errore umano. Lo dico per chi non lo sapesse...
Con coloro che non riflettono e mai dubitano
si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.
Non dubitano per giungere alla decisione, bensì
per schivare la decisione. Le teste
le usano solo per scuoterle. Con aria grave
mettono in guardia dall'acqua i passeggeri dl navi che affondano.
Sotto l'ascia dell'assassino
si chiedono se anch'egli non sia un uomo.

Bertolt Brecht
15/11/2005 12:53
 
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Re:

Scritto da: MagicMushr00m 15/11/2005 12.53
Se si vuole risparmiare sulla bolletta, diminuendo la dipendenza dal petrolio e carbone, basta modificare e "rispettare" la legge 10 del 1991 secondo cui gli edifici non devono consumare più di 140kilowattori per metro quadro all'anno. In Germania una legge simile prevede un consumo massimo di 70kilowattori, in Germania al Nord Europa dove fa più freddo e nella provincia di Bolzano... ma siamo in Italia direbbe qualcuno e se questa è la fiducia riposta nell'italianità, allora fidarsi di una centrale nucleare italiana è una contraddizione.
E' "sufficente" una ristrutturazione degli edifici preesesistenti fatta ad hoc, applicando i limiti di consumo tedeschi, per risparmiare il 20% dei consumi totali dai conmbustibili fossili.



Non che ristrutturare TUTTE le abitazioni esistenti che non rispettano quei parametri (e non credo siano la minoranza) sia un'impresa da niente.

Realisticamkente parlando è già tanto se la normativa edilizia sul risparmio energetico viene applicata per le nuove costruzioni...


Sono allo sviluppo progetti per la realizzazione di centrali nucleari di quarta generazione. Ed esiste un progetto europeo-asiatico per la creazione di una centrale nucleare a fusione, Iter. Io aspetterei qualche anno, prima di usare tecnologie che in dieci anni diventeranno vecchie e nell'attesa penserei al European Research Council.



Tutti quanti auspichiamo dei positivi passi in avanti della tecnologia, ma intanto che facciamo?
L'Italia si trova in una situazione energetica che definire drammatica è poco, la necessità di costruire nuove centrali elettriche è stata affermata anche da Ciampi (e che Ciampi si sbilanci in un tema politico è tutto un dire). Oggi importiamo (direttamente o indirettamente) l'80% del nostro fabbisogno energetico!!!

E fortuna che la importiamo (a prezzi stellari) perchè se dovessimo produrcela tutta da noi a gasolio e carbone a quest'ora saremmo tutti morti avvelenati.

I costi di costruzione di una centrale nucleare (e, mi ripeto, delle nuove centrali è COMUNQUE indispensabile costruirle) non sono significativamente diversi da quelli di una centrale a carbone/petrolio. Però i costi di produzione energetica sono infinitamente minori, e per quanto riguarda l'inquinamento non sono neppure lontanamente paragonabili.

Non è necessario convertire TUTTA la produzione energetica sul nucleare, ma almeno riavviare questa tecnologia con l'apertura di un paio di centrali. Nel frattempo è opportuno continuare ad incentivare anche le fonti rinnovabili, ma da sole non sono sufficienti, c'è poco da fare.

Peraltro il nucleare è un settore dove gli italiani hanno dimostrato di saper eccellere. Non a caso la cenrale di Caorso era una delle più grandi, moderne e sicure del mondo. Con la riattivazione del nucleare inoltre si svilupperebbe anche quel know how che potrebbe essere esportato dalle nuove generazioni di ingegneri e tecnici italiani.

Tra 10 anni quando ci saranno nuove tecnologie ricorreremo a quelle e potrebbero essere glio altri Paesi a venire da noi ad imparare e comperare la nostra tecnologia.

Ad oggi l'Italia è uno dei Paesi maggiormente responsabili della produzione di "gas serra", proprio a causa delle nostre vecchie centrali termoelettriche.

Non mi stupirebbe se, dopo una prevedibile riconversione dell'Italia al nucleare, fossimo proprio noi a chiedere che vengano presi provvedimenti contro quei paesi che usano carbone e pertolio per produrre corrente avvelenando il mondo.

La proverbiale coerenza dell'italico popolo.
15/11/2005 15:49
 
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Se TUTTI... tutti è impossibile, sai bene quanto me che il rispetto della legge non è da TUTTI. [SM=x53912]

E' un alternativa applicabile ai nuovi standard di costruzione innanzitutto e poi a un numero finito di edifici selezionati da commissioni apposite. Un terzo delle abitazioni sarebbe già un bel traguardo. Oltretutto, così facendo si accontentano i costruttori che in questi mesi chiedono agevolazioni fiscali per la costruzione di nuove infrastutture abitative. E si crea un pò di lavoro, cosa importante.

I costi per la costruzione di centrali e gestione non sono proibitivi come si dice. Questo è vero o almeno è vero per le previsioni di spesa annunciate dalla Nca (gli Usa prevedono di iniziare la costruzione di nove centrali tra il 2007-2008), uno degli enti statali che si occupano del nucleare sul suolo Americano. Ma non stiamo in America, per fortuna. Bisogna vedere se l'Europa è disposta a dare aiuti in questo senso. Sono quindici anni che non vengono annunciate costruzioni di nuove centrali nucleari in Europa occidentale, solo nel 2000 in Finlandia hanno annunciato la costruzione di una nuova centrale, ma l'energia prodotta viene comprata dallo Stato finlandese con un sovraprezzo. Non vorrei che c'entrasse l'Europa in questo obbligo che ha lo Stato finlandese.

Dieci anni... è molto tempo. Sì, si potrebbe introdurre il nucleare ma non in virtù dell'ambiente. Qualche mese fa, su rainews24, il primo ministro rumeno ha detto che la Romania è in trattativa con alcuni paesi, tra cui l'Italia, per vendere le quote d'inquinamento previste dal trattato di Kyoto. Il nucleare non è per l'ambiente, è per risparmiare i soldi.

Le fonti rinnovabili, insieme alle modifiche e creazione di nuove leggi non avranno l'effetto immediato che si può avere da una centrale nucleare collegata alla rete elettrica ma sono il "presente" da seguire, indipendentemente dal nucleare. Si possono applicare più alternative e avere da queste molteplici vantaggi. E tutto questo penso sia un compromesso accettabile anche da chi vuole una penisola meno sporca. Purtroppo la decisione, per ora, sta ai politici e probabilmente verrà fuori durante le prossime elezioni per dividere il centro sinistra, dato che al suo interno ha elementi pro e contro al nucleare... ma questa è politica e lascio stare [SM=x53913]

Tendenzialmente sono contro il nucleare, ma sono anche desideroso di ascoltare un dibattito serio su questo argomento da parte di varie voci. E forse cambiare opinione.

ciao [SM=x53911]
15/11/2005 22:13
 
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Re: Re:

Scritto da: paolorit 15/11/2005 15.49

E fortuna che la importiamo (a prezzi stellari) perchè se dovessimo produrcela tutta da noi a gasolio e carbone a quest'ora saremmo tutti morti avvelenati.




Ci sarebbero anche altre tecnologie (peraltro a basso costo) come l'utilizzo invece che del petrolio dell'alcool derivato da piante (che tra l'altro lo si potrebbe usare anche sulle macchine) che costa una pippa, peccato che per evitarne la diffusione europa e stati uniti abbiano messo dei dazi fantascentifici...
PAre pero' che giappone e cina stiano valutando di introddure l'alcool "vegetale" con l'idea di riconvertire totalmente cio' che ora va a petrolio. E' allucinante pensare di essere schiavi del petrolio...
Tra l'altro in fatto di emissioni di co2 l'alcool nel suo ciclo ha emissioni zero!

Insomma le tecnologie ci sono...basterebbe avere la buona volontà di farle le cose...

Per il nucleare rimango contrario...ci sarà anche la tecnologia per produrre nucleare in sicurezza...ma permane il problema della scorie e della "bonifica" dei materiali di utilizzo, problema non da poco.
16/11/2005 12:11
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: mikeshare78 16/11/2005 12.11
Per il nucleare rimango contrario...ci sarà anche la tecnologia per produrre nucleare in sicurezza...ma permane il problema della scorie e della "bonifica" dei materiali di utilizzo, problema non da poco.



Ma sai quanto alcool ci vorrebbe per aliementare una centrale elettrica?? E i costi di produzione/distillazione dell'alcool non credo siano indifferenti...

Poi, da quanto mi ricordo, anche la combustione di alcool produce co2, oltre a vapore d'acqua (ma potrei sbagliarmi).

Fatto sta che è assolutamente necessario diversificare la produzione energetica e, realtisticamente parlando, il nucleare è ad oggi l'unica fonte in grado di offrire un'alta produttività energetica a basso costo e a ridottissimo inquinamento.

Per quanto riguarda le scorie ci sono anche dei miti da sfatare però.
Ad esempio il sito di Scanzano Ionico era una soluzione ideale, è stata bocciata solo per un pregiudizio irrazionale.

Infatti quelel scorie che dovevano essere stocate a Scanzano sono attaulmente conservate in superficie in modo inadeguato (ci ha fatto un servizio anche Striscia la Notizia mi pare), ma ciònonostante nei terreni circostanti il deposito di scorie non sono stati rilevati significativi aumenti della radioattività (superiore a quella già presente in natura si intende).

E' molto più radioattivo il porfido di Piazza San Pietro di quello che sarebbe stato il centro di stoccaggio di Scanzano.

16/11/2005 22:04
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: paolorit 16/11/2005 22.04


Ma sai quanto alcool ci vorrebbe per aliementare una centrale elettrica?? E i costi di produzione/distillazione dell'alcool non credo siano indifferenti...

Poi, da quanto mi ricordo, anche la combustione di alcool produce co2, oltre a vapore d'acqua (ma potrei sbagliarmi).





La stessa identica quantità del corrispettivo in petrolio[SM=x53912]
Oltretutto i costi di produzione dell'alcool da canna da zucchero sono nulli, lo si produce negli stessi stabilimenti dove raffinano la canna da zucchero per farne appunto zucchero. Tant'è che in Btasile lo usano dai tempi del primo shock petrolifero (fine anni 70). E la cosa grandiosa è che le emissioni di un motore a combustione alcolica sono per lo più Co2 nella stessa quantità che le piante di canna da zucchero (utilizzate per produrre alcool) hanno eliminato nel corso della loro esistenza (la pianta assorbe co2 ed emette ossigeno). In altre parole il ciclo di produzione/utilizzo/consumo di "alcol di canna" ha emissioni di co2 pari a zero.
Figatissima....se non fosse che il mondo ha messo dazi sull'alcol talmente alti da rendere assolutamente economicamente sconveniente l'importazione o la produzione (in italia si coltiva da anni la canna da zuccchero) di alcol da canna da zucchero. Con gran sollievo delle sorelline Hallybarton e co....
In brasile oramai si vendono solo auto che possono usare sia benzia che alcool, e il costo per le case produttrici di automobili è nullo (il motore non ha bisogno di riconversioni per utilizzare alcool).
Insomma...se ci sono i mezzi per tecnologie poco inquinanti come l'acool o le fuel cell, tecnologie che permettono di utilizzare fonti energetiche pulite e rinnovabili (il solare o l'idrico) perchè stare ancora a parlare di nucleare e tecnologia che di pulito e sicuro hanno gran poco? Ok che tanto le scorie finiscono in mare o in qualche atollo del pacifico...ma prima o poi il pacifico si riempie, il barattolone di radioattività si puo' rompere, la centrale puo' avere un guasto (remotissima possibilità, ma quando accade ci volgiono 25.000 anni perchè la terra smaltisca la radioattività) e via dicendo..
Insomma...che cavolo ci vorrebbe una politica globale che vada in questo senso...ma aimè le politiche non sono mai fatte nè dal buon senso, nè dall'amore per l'abiente e per la salute dei cittadini [SM=x53918]
16/11/2005 22:55
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: paolorit 16/11/2005 22.04


Ma sai quanto alcool ci vorrebbe per aliementare una centrale elettrica?? E i costi di produzione/distillazione dell'alcool non credo siano indifferenti...

Poi, da quanto mi ricordo, anche la combustione di alcool produce co2, oltre a vapore d'acqua (ma potrei sbagliarmi).

Fatto sta che è assolutamente necessario diversificare la produzione energetica e, realtisticamente parlando, il nucleare è ad oggi l'unica fonte in grado di offrire un'alta produttività energetica a basso costo e a ridottissimo inquinamento.

Per quanto riguarda le scorie ci sono anche dei miti da sfatare però.
Ad esempio il sito di Scanzano Ionico era una soluzione ideale, è stata bocciata solo per un pregiudizio irrazionale.

Infatti quelel scorie che dovevano essere stocate a Scanzano sono attaulmente conservate in superficie in modo inadeguato (ci ha fatto un servizio anche Striscia la Notizia mi pare), ma ciònonostante nei terreni circostanti il deposito di scorie non sono stati rilevati significativi aumenti della radioattività (superiore a quella già presente in natura si intende).

E' molto più radioattivo il porfido di Piazza San Pietro di quello che sarebbe stato il centro di stoccaggio di Scanzano.




Per il sito di scanzano sono completamente daccordo con te....sinceramente, l'unico posto dove potevamo stoccare lòa merda che abbiamo ce lo siamo bruciati con un'altrettanto di merda referundum....quoto mike sull'alcool, non è fantascienza (ytant'è che l tecnologi aper fare andare nelle macchine sia alcol sia benzina o i due miscelati è Italiana di nascita m Brasiliana di adozione).....in brasile pagano un pieno ora come ora circa 1/3 che da noi.

Il nucleare ha ben altri problemi....primo fra tutti con la legislazione attuale il piazzamento e lo smaltimento di scorie (Una scoria sepolta in modo inadatto può inquinare una falda acquifera, stessa cosa se tira un lieve terremoto d'assestamento e crepa una cella di cemento interrata). Secondo: i costi di gestione....facile calcolarli solo sul carburante e non sui macchinari rotti o operazioni di sicurezza e riparazione encessaria [SM=x53912] Una centrale atomica ha costi di mantenimento altissimi, ed al contrario delle centrali normali non è facilmente dismissibile. Per ultimo cmq l'uranio mi dispiace dirlo am lo dobbiamo importare.

Sono daccordo sul fatto che dobbiamo diversificare la nostra produzione, ma non vedo nel nucleare una sbocco a lungo termine....a questo punto coviene buttarsi a pesce nelle centrali a specchio Spagnole (Inventate anch'esse dagli Italiani, ma esporate in Spagna).......


Purtroppo noi itasliniani di inventiva ne abbiamo, ma spendere soldi in posti dove non ci sono le major è controproducente per lo stato [SM=x53912]


PS: Giusto per chiarire su due cose: 25000 è il tempo di decadimento delle onde alfa, schermabili con un foglio di carta della tua fotocopiatice....oramai una centrale atomica è difficile che esploda, è relativamente sicura (più di moltissime altre cose...è come il paragone aereo-macchina)ed oramai è solo questione di errori umani....Chernobil è esplosa perchè i russi olevano una centrale militare, cioè da cui fosse possibile prelevare il plutonio direttamente....per questo non ha retto, già allora le centrali statunitensi erano sicure (C'è stato solo un allarme nucleare dove non ricordo in cui si è spaccato il nocciolo, ma questo non ha sorpattato il secondo scudo di cemento e la "tazza" dell'acqua di contenimento)
Modificato da Rosc0 16/11/2005 23.44
La Forza è possente in chi crede nella giusta via

Un uccellino, durante l'inverno, ruzzola giu' dal nido e finisce sul sentiero, comincia a gridare "pio pio pio" come un matto, e sta per morire di freddo, ma fortuna per lui ecco che arriva una vacca, lo vede, e pensa di scaldarlo...e cosi' alza la coda e "plaf", una margherita bella e fumante, grossa cosi'. L'uccellino al cado e' tutto contento, tira fuori il capino e ricomincia, "pipio pipio pipio pipio", piu' forte di prima...ma un vecchio coyote lo sente e arriva di corsa, allunga una zampa e lo tira fuori dalla cacca, lo pulisce per benino e poi se lo ingoia in un solo boccone.
La morale? Semplice: Non tutti quelli che ti buttano della merda addosso lo fanno per farti del male; non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda lo fanno per farti del bene ma, soprattutto, quando sei nella merda fino al collo, sta zitto!!!
16/11/2005 23:40
 
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Dopo l'ennesima crisi energetica (peraltro riguardante una delle fonti più "pulite") che sta colpendo il nostro Paese speriamo che si pensi presto ad un serio piano energetico (anche se le prospettive non sono per niente rosee dopo le recenti affermazioni di chi si accinge a salire nella stanza dei bottoni).
02/01/2006 14:41
 
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Sono contrario.

Meglio puntare sulle fonti alternative.
14/09/2006 19:27
 
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NUCLEARE IN ITALIA
Ciao a tutti io sono nuovo di questo forum ma volevo esprimere anche una mia opinione, io ho votato no nel sondaggio ma volevo puntualizzare che al confine con la Francia e l'Italia ci sono le centrali nucleari Francesi, per cui se dovesse capitare qualche incidente l'effetto delle radiazioni nucleari sabere comunque inevitabile in Italia e anche per il resto del mondo. Ma oltre a questa cosa secondo me sarebbe vantaggioso per i politici non adottare il nucleare e continuare con la ricerca e l'utilizzo delle fonti alternative. Poi se non vado erratto l'Italia è uno dei paesi in Europa che ha prima addottato queste nuove fonti e che abbiamo la maggior presenza di centrali che sfruttano questo tipo di Energia.

Grazie e ciao a tutti [SM=x53911] [SM=x53912]
NON SOTTOVALUTARE LA POTENZA DELLA FORZA
19/09/2006 16:06
 
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Maestro
per fortuna gli italiani si sono dimostrati allo scorso referendum molto più saggi sia di questo che, soprattutto, dell'altro sondaggio, ed hanno detto un no chiaro e, spero, definitivo al nucleare [SM=x53937] [SM=x53937] [SM=x53937] .

A parte che ho sempre pensato che non abbiamo il diritto di produrre rifiuti così pericolosi come le scorie, ma, soprattutto, di lasciarle per migliaia di anni alle generazioni che verranno.

Gli incidenti che avvengono sono più frequenti di quello che la gente pensa,
semplicemente perchè si tratta di piccoli incidenti che non vengono riportati dai media,
ma, sovente, i "piccoli" incidenti comportano la fuoriuscita di materiale radiattivo come acqua di raffreddamento contaminata

Chi vive intorno alle centrali nucleari subisce un aumento della radiottività che va a sommarsi alla radioattività naturale, con l'effetto che nei più deboli, come i neonati o i feti delle donne in gravidanza, si ha un aumento dei casi di leucemia.

Nella mente dei nostri politici e nelle tasche di certi imprenditori, il nucleare non è un modo per produrre energia, ma è un sistema di imprese private collegate per fare quattrini,
se poi succedono incidenti non gliene importa un cazzo.

non scendo in altri dettagli, chi vuole informarsi si guardi i seguenti documentari:
L'inganno. questione nucleare e fonti alternative del 29-03-09 di report
e
nucleare su presa diretta


"I padroni del governo degli Stati Uniti sono i capitalisti e gli industriali del paese"
"nella nuova america [...] la maggior parte degli uomini è schiava delle imprese"
Woodrow Wilson, ex-presidente USA

(citazioni prese da "Stati falliti" di Noam Chomsky)
06/11/2011 22:44
 
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Maestro
Rosc0, 16/11/2005 23.40:




PS: oramai una centrale atomica è difficile che esploda, è relativamente sicura (più di moltissime altre cose...è come il paragone aereo-macchina)ed oramai è solo questione di errori umani....Chernobil è esplosa perchè i russi olevano una centrale militare, cioè da cui fosse possibile prelevare il plutonio direttamente....per questo non ha retto, già allora le centrali statunitensi erano sicure (C'è stato solo un allarme nucleare dove non ricordo in cui si è spaccato il nocciolo, ma questo non ha sorpattato il secondo scudo di cemento e la "tazza" dell'acqua di contenimento)
Modificato da Rosc0 16/11/2005 23.44




Come no, come a fukushima!
servono 30 anni, che probabilmente aumenteranno di qualche anno, per bonificare il territorio, circa la metà della vità di un essere umano.

Eppure sulle centrali giapponesi avresti potuto dire che erano le più sicure al mondo, vista la diligenza dei giapponesi nel costruire.

"I padroni del governo degli Stati Uniti sono i capitalisti e gli industriali del paese"
"nella nuova america [...] la maggior parte degli uomini è schiava delle imprese"
Woodrow Wilson, ex-presidente USA

(citazioni prese da "Stati falliti" di Noam Chomsky)
06/11/2011 23:00
 
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